Eduardo e Luca al Teatro Quirino

Tutti, da bambini ci siamo sentiti ripetere con aria vagamente minacciosa: «Attenzione, le bugie hanno le gambe corte!»; per questo il titolo della commedia di Eduardo De Filippo, che la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo ha messo in scena martedì 16 novembre al Teatro Quirino-Vittorio Gassman di Roma, Le bugie con le gambe lunghe, ci appare curioso, intrigante.
Eduardo compose la commedia nel 1947, ma il debutto, al Teatro Eliseo di Roma, avvenne il 14 gennaio 1948. Nucleo tematico è, come in altri testi eduardiani, il rapporto tra verità e finzione, ma quest’ultima prende qui il connotato preciso della menzogna, con tutto il significato negativo che il termine possiede. Siamo nel dopoguerra, nella Napoli dei palazzoni-alveare, dove gli spazi mettono il privato sotto gli occhi di tutti, in un appartamento molto modesto, ma altrettanto dignitoso e non privo di qualche ingenua pretesa di distinzione culturale (le scene sono di Gianmaurizio Fercioni, i fondali di Giacomo Costa, le luci di Stefano Stacchini, i costumi di Silvia Polidori). Quell’appartamento è l’abitazione di Libero Incoronato (Luca De Filippo, che vediamo nelle foto), un piccolo-borghese osservatore e testimone piuttosto che attore in una società nella quale l’ipocrisia e l’apparire dominanti non fanno per lui, uomo che nel rapporto con cose e persone è libero di nome e di fatto.
Le bugie con le gambe lunghe è, soprattutto nella prima parte, commedia d’intreccio e d’intrighi, gli intrighi familiari nei quali alcune coppie [vediamo in una delle foto Libero e Olga (Carolina Rosi), moglie di Benedetto Cigolella (Massimo De Matteo)] tentano di coinvolgere il protagonista; non vi mancano, ovviamente, il comico e addirittura il farsesco, ma è anche commedia pensosa. La conclusione è infatti un rovesciamento che non ha nulla di carnevalesco: Libero, che tenacemente aveva tentato di opporsi, di combattere l’ipocrisia, abbandona quello che è ormai un ideale passato e, entrando nel mondo moderno, ne sposa la logica e le menzogne. Lo sguardo sul mondo è privo di ottimismo nel momento in cui il protagonista fa sua e comunica allo spettatore una ‘morale’ amara: è la verità ad avere le gambe corte, le bugie, quelle utili, quelle che fanno comodo, hanno gambe lunghe, e corrono, corrono senza fermarsi!
L’appuntamento con il teatro napoletano è sempre un’occasione; tra le commedie di Eduardo, Le bugie con le gambe lunghe non è sicuramente tra le più note al grande pubblico, tanto più allora va dato merito a Luca De Filippo, che è anche regista dello spettacolo, di averla oggi riproposta sulla scena.
Lo spettacolo rimarrà in scena al Teatro Quirino fino al 5 dicembre.

Mirella Saulini

Per informazioni, oltre a consultare il sito www.teatroquirino.it, ci si può rivolgere a: botteghino 06/6794585; numero verde 800013616; mail info@teatroquirino.it.

 

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