Due scheletri dell’VIII secolo rinvenuti a Lucca

Sorpresa d’agosto a Lucca. Durante la realizzazione di un’isola ecologica nella bella città toscana, gli operatori hanno scoperto un edificio ed una tomba risalenti ad un epoca compresa tra il VI e l’VIII secolo d.C. Gli scavi hanno interessato l’area nei pressi delle Poste Centrali, in pieno centro storico. Oltre alle strutture sono stati rinvenuti i resti di una madre con il suo bambino.

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Le indagini archeologiche portate avanti da Maila Franceschini e Elisabetta Abela, sotto la direzione scientifica di Giulio Ciampoltrini, funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, hanno reso possibile la ricostruzione storica dell’area prossima alla Cattedrale di San Martino. Gli scavi, che hanno interessato uno spazio di 30 metri quadrati toccando la profondità di 2,50 metri dall’attuale piano stradale, hanno individuato, al livello inferiore, una robusta struttura muraria con grandi blocchi di calcare e ciottoli, pertinente ad un edificio, probabilmente ecclesiastico, databile tra il VI e il VII secolo d.C. Ancora più emozionante, la scoperta di una tomba “bisoma”, cioè destinata all’inumazione di due persone, rinvenuta a poca distanza dall’edificio e collocabile all’VIII secolo grazie ad alcuni reperti ceramici. All’interno sono stati trovati i resti scheletrici, relativamente ben conservati, di due antichi abitanti di Lucca: con ogni probabilità la madre e il suo piccolo, deposto con il capo vicino alla donna adulta. Andando avanti nel corso del tempo, nell’XI secolo l’area era occupata da una abitazione in muratura, di cui si è conservato parte del pozzo circolare in ciottoli.

Per proteggere il sito e permettere la continuazione dei lavori, il cassone di contenimento dell’isola ecologica è stato spostato di qualche metro. Gli studi sveleranno le cause della morte dei due misteriosi “antenati”, permettendoci forse di far luce su questa pagina di storia, appena dissepolta dalle sabbie del tempo.

Francesco Consiglio

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