Trasparenze, materiali ricercati e linee super stretch: la moda entra nella Galleria Borghese, grazie ad un’esposizione di 65 abiti del couturier franco-tunisino Azzedine Alaïa. È così che pellame, maglia, dettagli metallici e zip degli abiti-scultura, collocati seguendo una coerenza tematica e coloristica con le opere d’arte, si adattano perfettamente agli eleganti interni della Galleria quasi a volersi confondere, creando una comunicazione-contaminazione inedita tra arte e moda.
Nato a Tunisi nel 1940, la sua evidente sensibilità per l’arte lo porterà a frequentare un corso di scultura presso l’Accademia di Belle Arti della sua città: proprio da questa sua passione deriva il suo inconfondibile stile, caratterizzato da precisione geometrica, forme affusolate, linee a spirale e sapienti tagli volti a esaltare il punto vita e ad assecondare la silhouette femminile. Giovanissimo assistente presso una sartoria a Tunisi, nel 1957 si trasferisce in quella che diventerà la sua città d’adozione, Parigi, dove lavorerà per Guy Laroche e Christian Dior prima di aprire il suo atelier sulla Rive Gauche, nell’appartamento di rue de Bellechasse nel 1963. Seguirà nel 1979 la sua prima linea di prêt-à-porter e nel settembre del 1982 la sfilata a New York nei magazzini Bergdorf Goodman, che lo lancerà a livello internazionale.
La mostra “Couture/Sculpture”, curata da Mark Wilson e Anna Coliva e inaugurata durante il calendario di AltaRoma, è aperta al pubblico dall’11 luglio al 25 ottobre 2015. L’esposizione ripercorre l’estro di Alaïa dagli anni Ottanta fino alla collezione alta moda 2015/2016, proponendo abiti in pelle, cuoio e tessuto, dal gusto 3D e dallo stile inconfondibile. Curatrice della mostra oltre a direttrice della Galleria Borghese, Anna Coliva ha spiegato lo spirito dell’esposizione: “Questa non è una mostra dedicata alla moda, ma una mostra che si inserisce nel percorso culturale del museo”. Secondo l’altro curatore Mark Wilson, infatti: “Il lavoro di Alaïa enfatizza il corpo umano. Non è solo uno stilista, ma uno scultore a tutto tondo, che taglia, cuce e colora ogni singolo tessuto”.
Una mostra senza dubbio audace che tenta di avvicinare il mondo dei grandi della scultura, da Bernini a Canova, ad uno stilista che ha fatto dell’arte dello scolpire il suo trampolino di lancio nel grande mare della moda.
Francesco Consiglio
Michela Nuccetelli