In occasione del cinquecentenario dell’istituzione del Ghetto di Venezia, dal prossimo 19 giugno Palazzo Ducale ospita la mostra Venezia, gli Ebrei e l’Europa 1516-2016, organizzata dal Comitato ebraico in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia.
Sotto la presidenza di Donatella Calabi, ordinaria di Storia dell’Architettura all’Università IUAV di Venezia, e massima esperta della storia urbana del Ghetto, il percorso espositivo prende avvio da uno sguardo allargato sulla gestione delle minoranze nazionali, etniche e religiose nella Repubblica di Venezia, all’interno del territorio di riferimento ed oltre. Nello specifico, è ricostruita la storia del Ghetto di Venezia, attraverso le tappe principali della sua evoluzione. Il progetto intende approfondire elementi di architettura, insieme a caratteri della società dei mestieri, della vita materiale e delle relazioni che hanno animato la minoranza ebraica e l’intera città. Inquadrando l’intreccio di contatti e contributi tra gli ebrei e Venezia, e tra gli ebrei e la società civile, il focus si concentra sui rapporti con altri insediamenti ebraici in Europa e lungo il bacino mediterraneo, rivelando i termini di espansione del Ghetto anche al di fuori dell’area lagunare e della regione veneta.
In questa prospettiva, l’itinerario espositivo descrive l’insieme di processi alla base della nascita del primo “recinto” destinato agli ebrei, ampliando l’analisi alla rete di relazioni costruite oltre i suoi confini. I contenuti proposti abbracciano fattori culturali e linguistici, con ulteriori riferimenti ad abilità artigianali e a mestieri della comunità ebraica condivisi con la popolazione cristiana e con altre minoranze presenti a Venezia, florido centro mercantile all’epoca della Serenissima. Ciascun elemento risulta trattato alla luce del suo adattamento a differenti contesti politici, sociali e culturali, in spazi geografici progressivamente più dilatati.
La mostra guarda al meglio dell’arte e della cultura ebraica veneziana, ed illustra anche una gamma di linguaggi multimediali avanzati, funzionali ad una divulgazione di alto livello. Il percorso espositivo comprende altresì una varietà di capolavori veneti, a testimonianza della reciproca influenza tra ebrei e società circostante: rientrano in questi alcuni quadri di soggetto biblico, in nome dell’antica simbiosi tra storie dell’Antico Testamento e paesaggio veneto.
La ricostruzione virtuale del Ghetto nelle diverse fasi storiche delinea lo sviluppo del quartiere ebraico, di cui la mostra spiega usi e costumi religiosi ebraici. I libri in allestimento simboleggiano il primato della stampa ebraica veneziana in Europa, a partire dall’esempio del Talmud, stampato a Venezia per la prima volta, ed ancora in uso nella medesima edizione in ampie aree del mondo.
Con la collaborazione del Museo Ebraico di Venezia e dello Iuav, ed il sostegno della Regione del Veneto e delle Fondazioni David Berg di New York, Venetian Heritage, Galdys Krieble Delmas, Save Venice, e Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, la mostra si svolgerà presso gli Appartamenti del Doge di Palazzo Ducale fino al prossimo 13 novembre 2016.
Per tutte le info: palazzoducale.visitmuve.it/.
Clara Agostini