Il fogolar: il focolare della cucina e non solo. Stefano Basello ed i suoi piatti a tinte indelebili…

Trasmettere con semplicità la magia del Friuli e raccontarla nei propri piatti: questa è l’arte gastronomica di Stefano Basello, un folletto dei fornelli che da sempre privilegia la scelta di materie prime di piccoli artigiani, contadini ed allevatori, per dar vita a piatti che si incidono nella memoria di chi li assaggia.

Chef presso il ristorante “Il fogolar” dell’hotel Là di Moret a Udine, Stefano sta lavorando sulla riscoperta di antiche ricette per riportare in auge ingredienti dimenticati e ripercorrere usanze passate e lavorazioni tipiche, come la polenta ed il pane. “Con niente si può avere un grande prodotto – ci spiega lo chef che poi aggiunge – usando un materiale di scarto, come la corteccia esterna di abete bianco e rosso, ad esempio, abbiamo ricavato una sorta di farina da utilizzare per sfornare un pane croccante, buono ed in grado di far tornare a vivere un territorio con tutta la sua natura.”

Presso la struttura dell’hotel La di Moret di proprietà della famiglia Marini, lo chef Basello ci accompagna, con i suoi piatti, in un viaggio nel Friuli Venezia Giulia, deliziando i nostri palati con pennellate ora audaci, ora delicate, ma sempre squisitamente territoriali.

Dal riso acquerello, ai profumi di bosco e licheni, allo gnocco di patate allo Stravecchio, con crema di fagioli di Platischis, pancetta Treviso e rosmarino: ogni piatto è deliziosamente accompagnato da un racconto che unisce vita, tradizione e storia.

I piatti sono elegantemente accostati a vini, del territorio e non solo: oltre 500 etichette che il sommelier, Juri Cossa, illustra sapientemente, con professionalità e dedizione, portando sempre con sé il calice della passione e del buon bere.

Amante dei rossi pastosi e profumati, Schioppettino e Merlot su tutti, oltre che del Friulano e degli eleganti bianchi della zona del Collio, Juri ci delizia con vini dai profumi intensi e marcati, perfettamente sapidi, persistenti, puliti, fini ed eleganti.

Le numerose stagioni in locali prestigiosi, prima dell’approdo, 14 anni or sono, al Fogolar, gli hanno insegnato tanto a livello di approccio alle diverse clientele, permettendogli di crescere professionalmente e rendendolo abile nella gestione delle mescite e della cantina.

Fogolar in friulano vuol dire focolare ed è nella mentalità dello chef, e non solo, un focolare della buona tavola e della convivialità; un luogo di attese e di aspettative, dove ogni richiesta è brillantemente esaudita e portata a voli alti, immensi e nello stesso tempo avvolgenti come un fuoco che abbaglia, accompagna e riscalda.

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