Osteopatia e osteopati

13062390_10208488251316882_1456061116569858082_n La vostra salute nelle nostre mani In quest’occasione, sulle pagine della nostra rubrica di salute e benessere, vogliamo parlarvi di osteopatia. Questa pratica medica ha avuto origine negli Stati Uniti e il termine osteopatia fu coniato dal dottor Andrew Taylor Still, ai tempi della Guerra Civile Americana. La sua idea era che la chirurgia e i farmaci fossero la soluzione solo nei casi in cui non si conoscevano cure alternative; il corpo, secondo Still, è in grado di autocurarsi e il compito del medico è di togliere ogni impedimento alle normali funzioni vitali. Per questo promuoveva uno stile di vita basato su un’alimentazione sana, l’astensione da droghe o alcol e usava tecniche manipolative per migliorare le funzioni fisiologiche. Il termine ideato da Still deriva dal greco osteon, che indica la struttura delle ossa come punto di partenza per individuare le cause di una patologia. Scopo dell’osteopatia, dunque, è di migliorare le condizioni della chirurgia e dell’ostetricia, basandosi sul fondamento scientifico della disciplina anatomica. La filosofia alle spalle di questa scienza è l’interscambio tra corpo, mente e spirito, la relazione tra funzione e struttura e la capacità del corpo di guarirsi da solo quando è meccanicamente in salute. Il trattamento osteopatico, perciò, dev’essere un’applicazione razionale di questi principi, nella cura totale del paziente, con particolare attenzione al sistema neuro-muscolo-scheletrico come elemento fondamentale delle condizioni di salute e malattia. Still ei suoi studenti idearono, alla fine dell’Ottocento, un intero programma medico-scolastico, che includeva una variegata gamma di trattamenti fisici, oggi chiamati Trattamento Osteopatico Manipolativo (OMT), che iniziò ad essere insegnata alla Scuola Americana di Osteopatia (ora Andrew Taylor Still University, Kirksville College of Osteopathic Medicine) a Kirksville, nel Missouri, fondata da lui nel 1892. Still sosteneva che molte malattie erano causate da un errato posizionamento delle ossa, che bloccavano i flussi di sangue e gli impulsi nervosi, pertanto il compito dell’osteopata era di manipolare le ossa affinché il flusso fosse ristabilito. Esortava i suoi studenti a indagare questi postulati e la sua opera fu spesso sottoposta alla critica della medicina tradizionale, soprattutto per la mancanza di sperimentazioni controllate che, secondo i suoi sostenitori, mancavano in quanto i suoi scritti erano più di matrice filosofica che scientifica. Oggi, comunque, l’osteopatia si è ben evoluta al di fuori del territorio statunitense, dove è rimasto un sistema basato sulle tecniche manipolative, molto simile alla chiropratica ideata, sempre negli Stati Uniti, intorno al 1895. I sette principi base dell’osteopatia, largamente accettati dalla sua comunità scientifica, sono: – Il corpo è una unità – La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate – Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione (omeostasi) – Quando la normale adattabilità è interrotta, o quando dei cambiamenti ambientali superano la capacità del corpo di ripararsi da sé, può risultarne la malattia – Il movimento dei fluidi corporei è essenziale al mantenimento della salute – Il sistema nervoso autonomo gioca una parte cruciale nel controllare i fluidi del corpo – Ci sono componenti somatiche della malattia che sono non solo manifestazioni della malattia, ma anche fattori che contribuiscono al mantenimento dello stato di malattia.

Graziano Pascale Osteopata D.O

Info: www.osteopatagrazianopascale.com

 

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