Icone dell’Impressionismo dal Musée d’Orsay. Torino celebra Monet alla Galleria d’Arte Moderna

Si rinnova la collaborazione tra la città di Torino e l’asse Musée d’Orsay e gruppo Skira, in occasione dell’ultima mostra alla Galleria d’Arte Moderna dedicata a Claude Monet (1840-1926) e all’Impressionismo, inaugurata lo scorso 2 ottobre.Donna con parasole girata. Monet Dopo la mostra su Degas nel 2012 e quella su Renoir nel 2013, il capoluogo piemontese ospita ancora una volta un’esposizione sulla stagione impressionista, con un percorso monografico sull’artista che ne è considerato il padre ed il massimo esponente.

In galleria è presente una raccolta di quaranta capolavori presi in prestito dal Musée d’Orsay, icone di quella corrente artistica di fine Ottocento ispirata al principio di fedeltà assoluta alla sensazione visiva, in virtù del quale Monet dipinge direttamente l’oggetto sulla tela. Fra le opere in mostra, realizzate durante la prima fase di attività, che eredita in parte il realismo avviato da Gustave Courbet (1819-1877), spicca il frammento centrale della Colazione sull’erba (1865-1866), che prelude ad una delle tecniche più rappresentative dell’Impressionismo, la pittura en plein air. Seguono il ritratto a figura intera di Madame Louis Joachim Gaudibert, e due nuclei di dipinti aventi al centro i luoghi dove la ricerca di Monet ha raggiunto risultati eccezionali: Regate ad Argenteuil, con gli studi dei riflessi della luce sull’acqua, e le immagini legate al soggiorno di Vétheuil, nella cui indagine della resa luminosa della neve si ravvisa il precoce motivo de La Gazza, anch’essa esposta in mostra.Monet. Frammento Colazione sull'erba

L’affinamento delle tecniche di Monet sfocia nel 1886 nello Studio di figura en plein air: donna con parasole girata verso destra, simbolo della volontà del Maestro di riprodurre ogni minimo cambiamento di luce. Il dipinto ad olio è in esposizione insieme a Rue Montorgueil a Parigi. Festa del 30 giugno 1878, opera dalle molteplici piccole pennellate di colore che ben rendono l’animazione della folla e lo sventolio delle bandiere che si sfaldano nella luce parigina. Ed ancora, Le ville a Bordighera , eseguita nel 1884, esprime la luminosità mediterranea ed il fascino esercitato dalla natura di questa regione sul pittore.

L’ultima parte della produzione dell’artista è ripercorsa da ulteriori capolavori in mostra, a partire dalle due versioni della La cattedrale di Rouen. Il portale con tempo grigio (Armonia grigia) e La cattedrale di Rouen. Il portale e la torre Saint-Romain in pieno sole. Monet vi celebra l’importanza della luce in base alla soggettiva impressione e percezione del contemplatore, ed effettua un gioco di scelte cromatiche quasi antitetiche, di richiamo alla messa a punto di serie e ripetizioni compiute tra gli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta. In Londra, il Parlamento, effetto di sole nella nebbia (1904), infine, l’architettura monumentale del parlamento inglese è avvolta nella densità dell’atmosfera e della foschia, realizzate con macchie di colore sistematicamente frammentate che le rendono elementi più tangibili dell’edificio in pietra indistinto tra l’ombra.

La mostra permette di conoscere alcuni tratti salienti dell’evoluzione del percorso artistico di Monet, approfondendo le peculiarità della sua tecnica pittorica, accanto ai temi e alle soluzioni innovative di cui è stato promotore. Grande enfasi è posta sulla capacità del pittore di sganciarsi dalle concezioni intellettuali astratte, per imprimere sulla tela in modo straordinario gli effetti della luce, grazie alla tecnica di frazionamento della pennellata.

La mostra è in programma fino al prossimo 31 gennaio 2016. Per info: www.mostramonet.it.

 

Clara Agostini

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares