VIE Festival XV edizione

VIE Festival

XV edizione

21 febbraio – 1 marzo 2020

Modena, Bologna, Cesena, Carpi, Spilamberto

VIE, il festival di teatro, danza, musica e performance organizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, giunge alla XV edizione, confermandosi come osservatorio italiano di riferimento sui fermenti della scena contemporanea internazionale.

Chiamando a raccolta artisti da dieci diversi paesi, che raccontano la realtà sociale e politica del nostro tempo, VIE Festival interpreta la profonda vocazione di ERT come teatro pubblico che guarda al presente, sia attraverso le creazioni di maestri riconosciuti sia accogliendo le visioni di talenti emergenti, spesso mai approdati in Italia.

Da venerdì 21 febbraio fino a domenica 1 marzo nelle città di Modena, Bologna, Cesena, Carpi e, novità di quest’anno, anche Spilamberto, vanno in scena 13 spettacoli, fra cui 7 produzioni ERT, 3 prime assolute e 6 prime nazionali. «Il Festival mette in campo nuove e fruttuose relazioni nei territori che la Fondazione abita – afferma il Presidente Giuliano Barbolini -. Oltre che sui palcoscenici dei teatri ERT (Teatro Storchi, Teatro delle Passioni, Teatro Arena del Sole e Teatro Bonci), le attività si svolgono infatti in diversi altri spazi: da Il Faro di Spilamberto, ai padiglioni della Fiera e il MAST.Auditorium di Bologna, fino al Teatro Comandini a Cesena e il Teatro Comunale di Carpi».

In quest’area costantemente monitorata e arricchita, VIE si pone, come afferma il Direttore Claudio Longhi, «il proposito di intercettare e mappare il delinearsi di sempre nuove identità e soggettività nell’ambito dello spettacolo dal vivo, di cammino in cammino, anzi di via in via, sullo sfondo di una stagione ERT chiamata a interrogarsi sulle controverse eredità del Novecento e sull’ambigua genesi del concetto di nuovo». Il programma di questa edizione «si squaderna agli occhi dello spettatore – prosegue Longhi – come un suggestivo atlante dei tratturi e delle autostrade, dei camminamenti e dei vialetti, delle passeggiate e dei sentieri, delle vie, insomma dell’Europa di oggi: via, termine che deriva dalla radice indoeuropea *wegh- con il suffisso -ya, significante “andare”, ma che esprime anche il senso di “trasporto”».

Questa edizione vede il ritorno di Pascal Rambert con Architecture, lo spettacolo d’apertura del Festival d’Avignone 2019, in cui dirige un brillante cast, composto dai protagonisti della scena francese; la prima volta in Italia di FC Bergman, collettivo fiammingo dal potente linguaggio visivo; i debutti nazionali del nuovo lavoro di Frank Castorf, regista tedesco considerato un maestro del teatro contemporaneo e straordinario provocatore, e del primo testo teatrale del filosofo Slavoj Žižek, diretto dalla tedesca Angela Richter; l’esclusiva tappa italiana dell’originale progetto internazionale di Massimo Furlan e Claire de Ribaupierre, una versione semi-seria del noto format televisivo Eurovision, che vede in giuria Loredana Lipperini, Stefano Bonaga, Michela Murgia, Daniele Silvestri e Marino Sinibaldi e l’attrice Federica Fracassi a presentare lo show.

Dall’America Latina arrivano l’uruguaiano Gabriel Calderón, uno dei maggiori talenti della nuova drammaturgia sudamericana, già ospite lo scorso anno a VIE e artista caro a ERT Fondazione, e il cileno Guillermo Calderón, che porta una testimonianza preziosa in un momento storico sicuramente delicato del suo paese.

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini mettono in scena Chi ha ucciso mio padre di Édouard Louis, giovane scrittore francese già conosciuto come un caso letterario contemporaneo; Luca Carboni e Gabriel Da Costa presentano un nuovo spettacolo, incentrato sull’errore e ispirato a una curiosa

vicenda reale; il regista scozzese Matthew Lenton si misura con uno dei racconti più famosi di Kafka, La metamorfosi; il coreografo Virgilio Sieni dialoga in scena con il grande maestro della tradizione dei pupi palermitana Mimmo Cuticchio nello spettacolo Nudità.

Non manca la musica con il concerto di Bassekou Kouyaté & Ngoni Ba, gruppo originario del Mali, e il live concert di Dewey Dell, compagnia nata a Cesena ma conosciuta e attiva in tutta Europa.

VIE, in quanto parte della stagione 2019-2020 dal titolo “Bye Bye ‘900?” incentrata sul rapporto con il XX secolo e la sua eredità, tra ideologie, miti e utopie, inaugura venerdì 21 febbraio ore 21.00 al Teatro Storchi di Modena e dà il benvenuto al pubblico con una serata dal titolo Sweet Home Utopia. Dialogo tra Europa e democrazia in compagnia del filosofo e scrittore spagnolo Fernando Savater, dello storico e scrittore anglosassone Donald Sassoon, e della scrittrice e docente Michela Marzano. Ad accompagnare gli interventi le letture di Lino Guanciale.

Il dialogo tra Europa e Democrazia prosegue nel fine settimana con due seminari aperti al pubblico, nell’ambito del progetto Between Lands, la rete di cooperazione europea che lega ERT Fondazione ad altri quattro teatri (KVS di Bruxelles, Teatro Calderón di Valladolid, FARaway / Comédie di Reims e Teatro National São João di Porto) e a un gruppo di autori Lena Kitsopoulou (Gran Bretagna), José Manuel Mora (Spagna), Pier Lorenzo Pisano (Italia), Charlotte Lagrange (Francia), Rachida Lamrabet (Belgio), Mickaël De Oliveira (Portogallo).

Il primo seminario Se la democrazia è la risposta, qual è la domanda? con Joan Subirats (Universitat Autònoma de Barcelona) si svolgerà sabato 22 febbraio alle ore 16.00 presso la Biblioteca Civica “Antonio Delfini” di Modena; il secondo Trasformazioni e deformazioni con Nadia Urbinati (Columbia University) domenica 23 febbraio alle ore 11 presso la Galleria Europa (Piazza Grande 17, Modena).

Il programma prosegue il 22 e il 23 febbraio con Pascal Rambert, autore e regista – Premio Teatro dell’Académie Française nel 2016 – che presenta in prima nazionale al Teatro Arena del Sole di Bologna Architecture. Lo spettacolo, che ha aperto il Festival d’Avignone 2019 ed è coprodotto da ERT Fondazione, è la storia di una famiglia ambientata negli anni oscuri a cavallo delle due guerre mondiali. Sul palco un cast straordinario con famosi attori della scena francese come Emmanuelle Béart, Audrey Bonnet, Anne Brochet, Marie-Sophie Ferdane, Arthur Nauzyciel, Stanislas Nordey, Pascal Rénéric, Laurent Poitrenaux, Jacques Weber e Césarée Genet Bonnet in alternanza con Rose Poitrenaux.

Dal 28 febbraio all’1 marzo nel padiglione 36 di Bologna Fiera, arrivano per la prima volta in Italia i fiamminghi FC Bergman con Het Land Nod. Uno spettacolo senza parole dal forte impatto visivo, che crea un immaginario ironico e surreale. Traendo ispirazione dalla maestosa Galleria Rubens al Royal Museum of Fine Arts di Anversa, il collettivo racconta una storia avvincente proprio su questo luogo, sulle sue opere e soprattutto sulle persone che cercano conforto e rifugio nel museo.

Ex direttore artistico del Volksbühne di Berlino, Frank Castorf, una delle figure più emblematiche del teatro tedesco, torna alla regia con Bajazet, in prima nazionale l’1 marzo al Teatro Storchi di Modena. Con un gruppo di attori francesi, fra cui Jeanne Balibar, Castorf mette in scena per la prima volta e in lingua francese la tragedia di Jean Racine, autore con cui in pochi, tra gli artisti non francofoni, si sono misurati. In Racine, il regista tedesco riconosce le fondamenta del suo teatro e lo pone in dialogo con il drammaturgo e poeta Antonin Artaud, avvicinando così sapientemente due dei maggiori scrittori francesi.

Dalla Germania anche la regista Angela Richter, che presenta in prima nazionale il 26 e il 27 febbraio al Teatro Storchi di Modena Antigone del filosofo sloveno Slavoj Žižek. Una rilettura della tragedia classica di Sofocle, in cui emerge un’analisi approfondita del sistema Europa attraverso le vicende di Antigone e Creonte in una Tebe in piena guerra civile. Sarà il Coro a ristabilire l’ordine decidendo di uccidere i due protagonisti entrambi rei di aver determinato il caos: un lieto fine, secondo lo stesso Žižek, perché a essere puniti sono i “malvagi”. Lo spettacolo è prodotto nell’ambito del progetto Prospero – European Theatre Network e vede come coproduttori il Teatro Nazionale Croato di Zagabria (Croazia), Théâtre de Liège (Belgio) ed Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Risultato di una collaborazione di 10 paesi europei, di cui ERT è parte, la nuova creazione di Massimo Furlan e Claire de Ribaupierre, Concorso europeo della canzone filosofica, va in scena in prima nazionale al Teatro Bonci di Cesena il 22 e il 23 febbraio. Una versione semiseria del noto format televisivo canoro Eurovision, che solleva una riflessione in chiave pop su una delle questioni più cruciali del nostro oggi: il tema dell’identità dei diversi paesi rappresentati nella Comunità Europea. Per l’edizione 2020 di VIE, Furlan sarà affiancato sul palco dall’attrice Federica Fracassi

e da una giuria di esperti creata ad hoc, composta dal filosofo Stefano Bonaga, dalla scrittrice Michela Murgia, dal cantautore Daniele Silvestri e da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3, e presieduta da Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice della trasmissione Fahrenheit di Rai Radio3).

Il 22 e il 23 febbraio presso Il Faro a Spilamberto debutta L’interessante vita di qualcuno. Sotto la guida del drammaturgo e regista uruguaiano Gabriel Calderón (già ospite della scorsa edizione del Festival con EX- que revienten los actores), gli allievi del corso “Perfezionamento: Dramaturg Internazionale” (approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal FSE) della Scuola Iolanda Gazzerro di ERT realizzano una lettura scenica fondata sulla drammaturgia composta collettivamente, che parte dalla memoria biografica di ogni interprete.

Dall’America Latina anche il regista e drammaturgo cileno Guillermo Calderón che, dopo il suo primo lavoro Neva, torna ora a VIE in un momento cruciale della vita sociale e politica del suo paese, caratterizzato da rivolte dovute alle disuguaglianze sociali e alla corruzione. Nel suo ultimo lavoro, Dragón, in scena in prima nazionale il 27 febbraio al Teatro Comunale di Carpi, viene messa in discussione con umorismo e profondità la posizione dell’arte nelle battaglie politiche. Il risultato è uno spettacolo singolare che spinge a riflettere sulla fiducia nell’altro, un vero e proprio esempio di teatro politico.

Continua la collaborazione tra ERT e Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, che per il nuovo lavoro si affidano a un testo non scritto da loro ma scelgono l’autore francese Édouard Louis, diventato un vero e proprio caso letterario internazionale a soli ventun’anni con il romanzo autobiografico Farla finita con Eddy Bellegueule. Deflorian/Tagliarini, che con Louis condividono affinità ed elementi di ricerca, come la componente fortemente biografica dei loro lavori, traducono per la scena Chi ha ucciso mio padre, edito in Italia da Bompiani: lo spettacolo sarà presentato in prima assoluta il 22 e il 23 febbraio al Teatro delle Passioni di Modena. Un dialogo per voce sola con Francesco Alberici, che pone al centro domande sulle conseguenze della politica nella vita personale di ogni singolo e in particolare in quella del padre, piegato dal lavoro e dalle difficoltà, e sul legame difficile tra un figlio e un genitore profondamente diversi. Il 22 febbraio alle ore 22.45, al termine della rappresentazione, lo scrittore Édouard Louis incontra il pubblico, a moderare il giornalista e critico Attilio Scarpellini.

Debutto assoluto per la produzione di ERT Fondazione Get your shit together di Luca Carboni e Gabriel Da Costa in scena dal 25 al 27 febbraio al Teatro delle Passioni di Modena. Dal 2013 i due artisti collaborano alla creazione di lavori che uniscono performance, teatro, art-video e nuove tecnologie. A partire dalla storia reale di un uomo che una notte d’estate ha trascorso sei ore davanti a un erogatore di benzina senza fare nulla, Carboni e Da Costa indagano le cause di questa sua immobilità: una crisi di panico, un burn-out, un momento di riflessione o un atto di ribellione? Nello spettacolo viene utilizzato un robot realizzato in collaborazione con il Laboratorio Aperto di Modena.

Dopo 1984 di Orwell, Matthew Lenton torna a collaborare con Emilia Romagna Teatro Fondazione con The Metamorphosis. Lo spettacolo del pluripremiato regista scozzese, presentato in prima assoluta al Teatro Bonci di Cesena il 28 e 29 febbraio, è un adattamento del racconto di Franz Kafka, La metamorfosi.

Torna a VIE Festival Virgilio Sieni, questa volta insieme a Mimmo Cuticchio, Premio Ubu 2019 alla carriera: il loro Nudità va in scena il 29 febbraio al Teatro Arena del Sole di Bologna. Uno spettacolo-incontro tra due mondi e due visioni differenti, ricche comunque di prossimità e parentele. Cuticchio e Sieni instaurano forme di relazione tra corpo e pupo, ascolto e tattilità. Il danzatore e la marionetta sono messi in dialogo a partire da aspetti fondamentali dello stare al mondo: camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare. Il 29 febbraio al termine dello spettacolo, si terrà un incontro con Mimmo Cuticchio, Virgilio Sieni e Vito Di Bernardi, autore del libro Ossatura. Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni: marionette e danza in Nudità, Bulzoni Editore.

Non manca la musica con due appuntamenti di matrice diversa: il 27 febbraio al MAST.Auditorium di Bologna Miri, il concerto di Bassekou Kouyaté & Ngoni Ba. Bassekou Kouyaté, che vanta nella sua carriera artistica collaborazioni con Damon Albarn (Blur), John Paul Jones (Led Zeppelin), Bono e Paul McCartney, è uno fra i più grandi maestri dello ngoni, un antico liuto a corde tradizionale dell’Africa Occidentale fatto di zucca e pelle di capra. Per l’ultimo album del gruppo, Miri, Kouyaté torna nel suo paese natale, in Mali, intonando un inno all’amore, alla famiglia e all’amicizia.

Storm Atlas, al Teatro Comandini di Cesena il 28 febbraio, è il live concert di Dewey Dell, compagnia italiana di danza e teatro di ricerca, divisa tra Cesena, Berlino e Vilnius e composta da Teodora, Demetrio, Agata Castellucci ed Eugenio Resta. Dal 2013 infatti Dewey Dell è anche un progetto musicale volto alla creazione di concerti in cui la musica viene suonata attraverso una coreografia.

In dialogo con il programma di VIE Festival 2020, dal 27 febbraio all’1 marzo a Bologna si svolge il III Convegno EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance) a cura di Claudio Longhi – Direttore di ERT Fondazione e Daniele Vianello – Vice Presidente di EASTAP. Quattro giorni di riflessioni, approfondimenti e confronto sul tema della composizione in ambito teatrale (per spazi canonici e non) fra pratica e teoria, passato e presente, che coinvolgeranno studiosi, ricercatori e professionisti del mondo dello spettacolo dal vivo.

Durante i giorni del convegno e in quelli immediatamente precedenti, alcuni dei più riconosciuti artisti teatrali italiani e internazionali conducono dei workshop per permettere ai partecipanti di entrare in contatto diretto con la pratica scenica. Artisti associati del convegno sono gli FC Bergman.

Maggiori informazioni: emiliaromagnateatro.com/ convegno-eastap.

Un altro appuntamento che prende vita in occasione di VIE è Daily Kepler, previsto nell’ambito del progetto Così sarà! La città che vogliamo, promosso dal Comune di Bologna, realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, finanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020. Il 21 e dal 25 al 28 febbraio, a partire dalle notizie lette ogni mattina sui giornali, la compagnia Kepler-452 costruisce giorno per giorno una performance radiofonica in diretta sulle frequenze di Radio Città del Capo (96.3 Mhz), in cui dati reali e supposizioni immaginarie diventano la base per una riscrittura teatrale della cronaca locale.

VIE Festival è realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione

con il sostegno di Regione Emilia-Romagna

e di Comune di Modena, Comune di Bologna, Comune di Cesena, Città di Carpi, Comune di Spilamberto

in collaborazione con Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione MAST, Fondazione Nuovi Mecenati, Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Dipartimento delle Arti La Soffitta, Tetra Pak, flashgiovani.it

media partner Rai Radio3

e con il patrocinio della Commissione Europea

Informazioni e biglietteria

Tutte le biglietterie apriranno un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Vendita on line: www.vivaticket.it

Modena

Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15

martedì, venerdì e sabato ore 10.00 – 13.00 e 16.30 – 19.00

mercoledì e giovedì ore 10.00 – 14.00

tel. 059 2136021

Bologna

Teatro Arena del Sole, Via Indipendenza 44

da martedì a sabato ore 11.00 – 14.00 e 16.30 – 19.00

tel. 051 2910910

Cesena

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi 9

da martedì a sabato ore 10.00 – 12.30 e ore 16.30 – 19.00

prenotazioni telefoniche: da martedì a sabato ore 10.00 – 12.30 e 16.30 – 19.00

tel. 0547 355959

Servizio navetta

È disponibile un servizio gratuito di navetta per i collegamenti con le diverse città.

La prenotazione è obbligatoria al momento dell’acquisto del biglietto. Gli orari sono consultabili al sito www.viefestival.com

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