Vapore

Martedì 3 marzo al Teatro India di Roma Giuliana Lojodice porta in scena VAPORE, regalando all’omonimo romanzo di Marco Lodoli, una figura femminile dall’anima memorabile che la regia di Oliviero Corbetta rende affascinante e complessa nel raccontare l’ossessione e la paura di dimenticare. Con Alessandro Lussiana l’attrice si staglia sullo sfondo dell’affresco di una famiglia non convenzionale, vaporosa e dura, che nasconde un drammatico segreto.

 

Vapore è un umile mago illusionista, a narrare la sua vita è Maria, che ha condiviso con lui una esistenza lieve e difficile, serena e complicata. Maria racconta la sua storia davanti alla facciata della vecchia casa di campagna dove la coppia ha vissuto, con sempre maggior disincanto, in compagnia del figlio Pietro che ora vive in Canada, lontano dalla madre e da un Paese che ha voluto o, più probabilmente, dovuto lasciare. La casa da anni è in vendita e la comparsa di Gabriele, un giovane e misterioso agente immobiliare, porrà fine alla lunga attesa. Ma gli acquirenti giusti si faranno avanti solo dopo che Maria avrà terminato di rievocare la sua affascinante e tormentata vicenda.

Maria e Gabriele trascorrono intere giornate in attesa, su una panchina, e insieme ripercorrono la storia di quella vecchia casa in mattoni, perché «ogni casa è un labirinto e bisogna trovare la porta per uscire e rientrare». Così Maria racconta di Augusto, il giocoso e inconcludente mago Vapore, e dell’amato figlio Pietro, sognatore e comunista. Maria avrebbe voluto proteggerli dalle loro piccole e grandi bugie, tenerli stretti dentro la lucidità del suo sguardo. Ma neanche l’amore può tanto.

Nel testo l’autore mescola la leggerezza e il peso di tre vite vissute in un periodo storico particolarmente drammatico. Racconta Maria: «Non è mai stato facile vivere con Augusto. Predicava la leggerezza, ma attorno a lui si creavano spesso situazioni pesanti da sopportare».

Su tutta la vicenda incombono alcune cruciali domande: cosa può insegnare un padre a un figlio? È sufficiente assicurargli una esistenza spensierata, sollevandolo così dal dolore di esistere? Può esimersi un genitore dal trasmettergli quel senso della responsabilità che consente una eredità morale e la realizzazione di un avvenire possibile?

 

Vapore rivela di essere un padre “evaporato”, uno sbaglio che finirà per cancellare la felicità. Sulla scena, Giuliana Lojodice è Maria, donna che interpreta con convinzione, con appassionato mimetismo e con straordinaria sensibilità interpretativa, per restituire al pubblico il valore sociale del testo e per condividerne insieme l’esperienza emotiva. Alessandro Lussiana, al suo fianco, tratteggia con sapienza il giovane e misterioso Gabriele

 

Dal 3 all’8 marzo al Teatro India

foto Vapore - Giuliana Lojodice e Alessandro Lussiana.02 (1)

di Marco Lodoli

con Giuliana Lojodice

e Alessandro Lussiana

regia Oliviero Corbetta

 

Produzione IL CONTATO/TEATRO GIACOSA DI IVREA

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