Il Teatro Kopó trova nuove strade per ripartire

Il Teatro Kopó trova nuove strade per ripartire

La misure adottate dal Governo contro la pandemia da Covid-19, ancorché necessarie, hanno avuto conseguenze economiche devastanti. Il teatro è indubbiamente il settore che, più di ogni altro, risentirà ancora a lungo degli effetti del “confinamento”. La cosiddetta fase 3, ovvero quella delle riaperture delle diverse attività lavorative, non consente una ripresa degli spettacoli dal vivo, a meno che essi non abbiano luogo all’aperto e secondo le rigide regole imposte dal distanziamento sociale. Il Kopó ha dovuto chiudere i battenti delle sedi di Roma e di Brindisi: una scelta, imposta da circostanze straordinarie, che ha interrotto un percorso di rinnovamento della cultura teatrale nel nostro Paese, particolarmente apprezzato dal pubblico e dalla critica. Quando un teatro abbassa il sipario, senza alcuna certezza per il futuro, si colpisce al cuore un microcosmo fatto di straordinarie professionalità – attori, tecnici, compagnie, addetti alla comunicazione, ecc. – che vedono peggiorare le proprie condizioni di vita, peraltro già estremamente precarie. Sull’insieme dei teatri off, quindi quelle realtà come la nostra che non ricevono alcun finanziamento pubblico e che pure offrono spettacoli di qualità, rischia di calare la notte più buia. Ciononostante, la scelta è quella di resistere alle avversità, contando sul supporto delle reti di comunità, basate sul senso di appartenenza, che solo la dimensione degli spettacoli dal vivo nei teatri di quartiere può far nascere e prosperare. Il Kopó ha lanciato una campagna di crowdfunding, sui propri canali social, per potere fronteggiare le spese e continuare ad operare. La risposta delle persone non si è fatta attendere e in molti stanno facendo donazioni. È un segnale importantissimo del quale siamo grati, anche se non basta a colmare le difficoltà finanziarie. Vorremmo pubblicamente ringraziare Vincenzo Leo, proprietario dei locali di Brindisi, per aver acconsentito alla temporanea sospensione del pagamento dell’affitto nei mesi di chiusura. Lo spirito di resilienza alberga nell’animo degli artisti ed è per questa ragione che, nonostante le difficoltà summenzionate, abbiamo deciso di far ripartire i laboratori intensivi di musical per bambini nella sede di Roma. Il contributo delle persone solidali e di buona volontà renderà il nostro impegno ancora più grande e farà sì che i sipari di Roma e di Brindisi si alzino di nuovo per continuare ad emozionare, a divertire e a far riflettere il pubblico su questo nostro tempo affascinante e pieno di incognite.

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