Salvammamme: con gli Angeli in Moto ancora più vicini ai bimbi fragili Da sabato 27 al via la corsa verso il cuore dei problemi delle famiglie in difficoltà

Roma, 25 ottobre 2018 – Ci sono famiglie, mamme, con bimbi particolarmente esposti e fragili a causa di gravi malattie o emergenze, situazioni, tra le migliaia seguite da Salvamamme, nelle quali occorre irrompere senza indugio per portare aiuti indispensabili e sollievo. E’ con questa motivazione che nasce una sinergia tra Salvamamme e Angeli in Moto che sarà operativa da sabato prossimo, 27 ottobre a partire dalle 9.30 dalla sede dell’associazione in via Ramazzini 15 dalla quale partiranno numerosi motociclisti che porteranno in moto alle famiglie con bimbi malati tutto l’indispensabile, messo insieme da Salvamamme, necessario per andare avanti i prossimi mesi. Tra questi, anche un bellissimo bimbo di 6 anni, che verrà sottoposto a cure salvavita per contrastare una gravissima malattia. La sua meravigliosa famiglia, trasferitasi a Roma per le cure del figlio, riceverà tutto l’occorrente per la permanenza, a partire dai giocattoli, fino al vestiario, utensili, biancheria e spesa.

“Ci sono mamme dedite al loro bimbo fragile oppure malate loro stesse che hanno perso la possibilità di muoversi, di avere del tempo per loro o per gli altri figli; proprio a queste famiglie Salvamamme e Angeli in Moto dedicano questo importante progetto” – spiega la Presidente di Salvamamme, Grazia Passeri. “Velocità, amore, concretezza, e arrivare a chi ha bisogno appena occorre: questo è Angeli in Moto. “La sinergia con Salvamamme vuol dire innescare un moltiplicatore su cui cresceranno le nostre risposte” – le fa eco Sara Feliciangeli, fondatrice e responsabile di Angeli in Moto, nato da alcuni amici amanti delle moto che si sono uniti, prima per condividere la propria passione e girare l’Italia, poi ampliando le prospettive anche nel sociale, ad esempio coinvolgendo i motociclisti per il ritiro dei farmaci presso le ASL o le farmacie ospedaliere di riferimento e consegnarli a quelle persone con non sono in grado di uscire autonomamente.

Intanto le famiglie aspettano felici, nella propria casa, questo segno concreto di affetto e solidarietà.

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