PROGETTO SUPERBAROCCO LE SCUDERIE DEL QUIRINALE E LA NATIONAL GALLERY OF ART DI WASHINGTON PRESENTANO “SUPERBAROCCO. ARTE A GENOVA DA RUBENS A MAGNASCO”

PROGETTO SUPERBAROCCO

LE SCUDERIE DEL QUIRINALE E LA NATIONAL

GALLERY OF ART DI WASHINGTON PRESENTANO

“SUPERBAROCCO. ARTE A GENOVA DA RUBENS A MAGNASCO”

LA CITTÀ DI GENOVA PROPONE “LA FORMA DELLA MERAVIGLIA” A PALAZZO DUCALE

E “I PROTAGONISTI”

 

Roma, 25 marzo 2022 – Apre domani al pubblico “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco”: una nuova grande mostra organizzata dalle Scuderie del Quirinale a Roma e dalla National Gallery of Art di Washington, con la speciale collaborazione del Comune e dei musei di Genova.

Inaugurata questa mattina dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed in programma fino al prossimo 3 luglio, la rassegna è dedicata al lungo secolo d’oro dell’arte genovese, ovvero a quella gloriosa stagione avviatasi a inizio Seicento e protrattasi fino a metà del secolo successivo, riconosciuta come una tra le più formidabili vicende della storia artistica di tutti i tempi.

Gli investimenti dei genovesi non erano solo di carattere finanziario, ma riguardavano del pari committenze artistiche: splendidi palazzi, preziose chiese, vivaci cicli affrescati, ricchissime quadrerie, argenterie suntuose, statue marmoree. Un Barocco, dunque, altrettanto cosmopolita e composito, come quello romano, ma rispetto a quest’ultimo essenzialmente privato.

La mostra delle Scuderie, un progetto espositivo corale e condiviso, era stata pensata per avere una prima tappa a Washington. Nonostante il forzato annullamento della tappa negli USA, dovuto all’aggravarsi della pandemia nell’autunno scorso, la National Gallery of Art ha mantenuto a tutti gli effetti il suo ruolo di co-organizzatore della mostra che ora si svolge alle Scuderie del Quirinale e che si conferma quale straordinaria occasione di collaborazione fra due grandi istituzioni delle due Capitali.

La partecipazione della Città di Genova al progetto Superbarocco è contraddistinta, oltre che dai numerosi prestigiosi prestiti per Roma, dalla mostra di Palazzo Ducale, dal 27 marzo al 10 luglio, intitolata “La Forma della Meraviglia. Capolavori a Genova tra il 1600 e 1750” e da una serie di iniziative che, unite sotto il titolo “I Protagonisti” e allestite in contemporanea alla mostra di Palazzo Ducale in diversi musei e palazzi cittadini, focalizzano con un taglio monografico l’attenzione su singole personalità artistiche.

Una celebrazione, da parte del capoluogo genovese, di uno dei periodi di maggior fulgore della propria storia non solo economica e finanziaria ma anche culturale ed artistica. Entrambe le esposizioni sono curate da Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero.

L’appellativo di Superba – a cui il titolo Superbarocco si richiama – ben si adatta a Genova, una città che tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Settecento è stata una delle grandi capitali economiche d’Europa. ll fasto e il lusso, declinati con grande determinazione dalle nobili famiglie genovesi, si ritrovano nell’eccezionale complesso di oltre centoventi opere d’arte in mostra alle Scuderie del Quirinale, oggi conservate in grandi musei del mondo, ma anche provenienti da numerose, esclusive collezioni private che eccezionalmente hanno acconsentito a prestare i loro capolavori.

Un’occasione unica per ammirare opere di assoluto valore storico-artistico: da il Presepe di Castiglione, proveniente dalla chiesa genovese di San Luca, ad un gruppo processionale di Anton Maria Maragliano da Pieve di Teco fino a l’Immacolata d’argento dal Museo del Tesoro della Cattedrale di Genova, opere tutte già previste per l’edizione di Washington. E ancora: una delle pale di Pieter Paul Rubens dalla chiesa genovese del Gesù, due eccezionali argenti da parata – uno dal Museo Catedralicio di Toledo, l’altro di collezione privata – il Ratto di Elena di Pierre Puget del Museo di Sant’Agostino e un gruppo di lussuosi arredi dai Musei di Strada Nuova a Genova. Un corpus cospicuo ed eterogeneo, le cui tecniche e le materie prese in esame compongono un ventaglio decisamente ampio e variegato della produzione artistica della Superba tra Sei e Settecento, e ne rappresentano con efficacia la raffinata qualità.

Associata al quadro istituzionale del progetto in qualità di ente promotore, la città di Genova ha accettato di sostenere la mostra non solo attraverso il prestito di una straordinaria selezione di opere d’arte appartenenti ai musei del Comune e dello Stato, nonché al Museo Diocesano e a quello dell’Accademia Ligustica, ma anche tramite l’entusiastico appoggio delle autorità civiche e della Regione Liguria, ad iniziare dal primo cittadino, e con l’organizzazione di altre specifiche iniziative espositive in città organicamente collegate con la mostra al Palazzo Ducale.

Inoltre, sempre nel territorio ligure, la Diocesi di Albenga organizza la mostra “Onde Barocche, capolavori diocesani tra il 1600 e 1750”, a cura di Castore Sirimarco e Don Emanuele Caccia, in programma dall’8 aprile al 13 novembre 2022.

Dichiarazioni

Dario Franceschini, Ministro della Cultura

“Concepita come un importante tributo al capoluogo ligure all’indomani dell’inaugurazione del Viadotto Genova San Giorgio, la mostra ‘Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco’ alle Scuderie del Quirinale, rinviata di due anni a causa della pandemia, apre finalmente i battenti con una splendida selezione di capolavori che testimoniano la felice stagione della città nel Seicento. Le Scuderie del Quirinale proseguono così a dare risalto alle molte declinazioni della nostra storia dell’arte nelle diverse città del Paese, in un dialogo costante con la Capitale nel nome della bellezza”.

Mario De Simoni, Presidente e Ad di Ales – Scuderie del Quirinale

“Con la mostra ‘Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco’, le Scuderie del Quirinale rinnovano il proprio impegno nei confronti di una proposta espositiva di grande rilievo internazionale nonostante il perdurare di situazioni di eccezionale difficoltà. Con grande determinazione e forti della straordinaria collaborazione della National Gallery of Art di Washington e di quella del Comune di Genova e dei Musei della città, presentiamo la gloriosa stagione dell’arte genovese del Seicento, nei suoi tanti riflessi ancora forse poco nota al grande pubblico. Un grande progetto corale e condiviso, reso possibile anche grazie al prezioso sostegno di Webuild, Ferrovie dello Stato Italiane, Magnum e Banca Passadore & C. che ringrazio

per essere al nostro fianco in questa occasione. Un momento di celebrazione della città di Genova, in linea con la programmazione delle Scuderie tesa ad indagare le tradizioni artistiche delle singole città italiane”.

Matteo Lafranconi, Direttore delle Scuderie del Quirinale

“Un progetto che viene da lontano, radicato in un contesto di relazioni scientifiche internazionali di eccellenza. E una conferma della piena cittadinanza delle Scuderie del Quirinale nel sistema mondiale delle mostre museali al più alto livello”.

Kaywin Feldman, Direttrice della National Gallery of Art di Washington

“Gli artisti genovesi e i loro mecenati hanno lasciato un’eredità importante, espressione ricca dello stile barocco e dello splendore visivo durante il XVII e l’inizio del XVIII secolo. Negli ultimi due anni, questo progetto di grande spessore è stato condizionato da complicazioni e sfide incommensurabili che hanno compromesso la presentazione della mostra da parte di Washington. Siamo profondamente grati ai nostri leali e generosi partner di Genova, alle Scuderie del Quirinale di Roma e ai numerosi prestatori dei diversi continenti per aver condiviso i loro inestimabili tesori in questa gioiosa occasione. Questa attesissima presentazione della mostra è una testimonianza dell’incanto duraturo del Barocco genovese”.

Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria

“La mostra che si inaugura oggi alle Scuderie del Quirinale ha un particolare significato per Genova, perché vuole celebrare uno dei periodi più importanti della storia della Repubblica, tra Sei e Settecento, quando si raggiunse il massimo splendore all’inizio del XVI secolo. Un periodo, il cosiddetto Siglo de Los Genovese che segnò un momento di grande vivacità, non solo economica e finanziaria, ma anche culturale e artistica. Il barocco genovese sarà protagonista di una rassegna di respiro internazionale che si snoderà tra Roma e Genova con collegamenti anche con Washington e il Museo des Beaux-Arts de Bordeaux secondo un progetto altamente originale che vede il coinvolgimento di musei statali, comunali e collezioni provate. Per riproporre ai visitatori un percorso che parte dal ruolo chiave a livello internazionale svolto da Genova nel Seicento quando finanziava la Corona di Spagna di cui restano capolavori dall’alto valore artistico. Si tratta di una proposta d’arte di grandissimo respiro che sarà bellissimo poter visitare, facendo la spola tra Roma e Genova e riscoprendo opere in parte inedite che sapranno attrarre visitatori da tutta Italia e dal mondo alla scoperta della “Superba” e dei suoi tesori”.

Marco Bucci, Sindaco di Genova

“Ci siamo preparati a lungo a questo evento e adesso ci siamo: la stagione del Barocco è cominciata. O meglio, è “ri”cominciata. Grazie a una serie di iniziative molto particolari siamo pronti a vivere nuovamente l’epoca d’oro della nostra città. Un calendario ricchissimo, che porterà l’attenzione nazionale ed internazionale sulla storia gloriosa di Genova, quei secoli che ci hanno reso “La Superba” che oggi vogliamo tornare ad essere”.

Iniziative:

Come di consueto, anche in occasione della mostra “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco”, le Scuderie del Quirinale propongono ai visitatori un ricco programma di incontri collaterali dedicati alla rassegna e ai suoi temi portanti.

Il programma degli incontri è disponibile su: www.scuderiequirinale.it

L’edizione italiana del catalogo è edita da Skira per Scuderie del Quirinale. I cataloghi delle mostre “La forma della meraviglia” e “I Protagonisti” sono editi da Sagep.

È, inoltre, online la nuova APP delle Scuderie del Quirinale.

Si tratta di un’applicazione multipiattaforma, disponibile sia per iOS che per Android, che accompagna il visitatore nella visita della mostra con gli approfondimenti su molte delle opere esposte di tipo visuale (immagini, fotogallery e filmati), testuale e multimediale: tramite l’App, infatti, è possibile anche ascoltare le audioguide della mostra.

Con un semplice tocco della mano si passa da una sala all’altra e senza dover ricorrere a dispositivi aggiuntivi.

Tutti i contenuti sono disponibili e fruibili in italiano e in inglese e non solo per chi utilizza l’app al momento della visita, ma anche per chi vuole un’anticipazione della mostra che andrà a visitare o per chi non può raggiungere Roma e visitare dal vivo l’esposizione o, infine, per chi voglia rivedere e saperne di più su quanto visto in mostra.

Superbarocco

Arte a Genova da Rubens a Magnasco

Mostra a cura di Jonathan Bober, Piero Boccardo, Franco Boggero

Programma di conferenze e progetti speciali

Scuderie del Quirinale

PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA

29 marzo – ore 18.00

Jonathan Bober, Piero Boccardo, Franco Boggero – Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco

Il racconto della mostra sarà affidato direttamente alla voce dei curatori che, attraverso la presentazione di opere straordinarie, ci proporranno nuove letture e molteplici temi sul periodo di maggiore splendore della storia di Genova. Ricchezza economica, fermento intellettuale e unione tra diverse espressioni artistiche, sono gli elementi che alimentarono l’innovativo linguaggio barocco e posero le basi per il rinnovamento della successiva stagione artistica.

CONFERENZE

6 aprile – ore 18.00

Giovanni Assereto – Genova, una città diversa

La conferenza intende mettere in luce una serie di aspetti e di caratteristiche storiche che a partire dall’ “età moderna” hanno reso Genova – la città, lo Stato e il suo ceto dirigente – una realtà anomala nel panorama italiano e europeo in quanto a istituzioni, società e attività economiche.

28 aprile – ore 18.00

Andrea Zanini – Genova dopo il Secolo d’Oro: un’economia resiliente

L’intervento vuole illustrare i principali cambiamenti economici e sociali che hanno caratterizzato la storia di Genova dagli inizi del Seicento alla metà del Settecento, soffermandosi su come l’economia della città abbia saputo adattarsi di volta in volta al nuovo scenario internazionale, mantenendo una vitalità che va ben oltre il periodo d’oro rappresentato dal ‘Secolo dei Genovesi’.

4 maggio – ore 18.00

Giovanni Panella – Quando gli orizzonti si restringono: Genova e il mare in età barocca

A partire dalla fine del XV° secolo gli equilibri politici che per secoli avevano permesso ad una città-stato come Genova di svolgere una politica mercantile di primo piano vennero gradualmente meno. L’incontro

sarà dedicato a raccontare come la Repubblica fu costretta a adottare una collocazione che, se risultò per qualche tempo vincente nel contesto della finanza internazionale, ne ridusse gradualmente la rilevanza negli scambi commerciali europei.

12 maggio – ore 18.00

Marzia Cataldi – Moda nella Superba fra il 1600 e il 1750

Lo splendore di Genova è ampiamente riflesso dagli abiti dei suoi aristocratici e ricchi abitanti. I loro ritratti ci parlano di opulenza e i loro libri contabili informano delle spese vertiginose sostenute per farli confezionare. L’incontro sarà l’occasione per descrivere le vesti, con gli influssi spagnoli e francesi, e approfondire il tema della seta: alla base di molte fortune economiche della Repubblica, arreda i magnifici palazzi dei Rolli, veste gli aristocratici ed è esportata in tutte le nazioni.

18 maggio – ore 18.00

Roberto Santamaria -Tesori d’arte nei palazzi genovesi tra Sei e Settecento

Le collezioni artistiche di Genova, allestite grazie alle ricchezze accumulate a metà Cinquecento dai suoi banchieri, costituiscono un fenomeno che non finisce di stupire: un patrimonio custodito in palazzi che suscitarono l’ammirazione di Rubens, dove le tele dei principali pittori d’età barocca rifulgono tra preziosi tendaggi marezzati, raffinati mobili intarsiati e lucenti argenti cesellati.

PROGETTI SPECIALI

29 aprile e 20 maggio – ore 18.00

Gli stucchi barocchi – Laboratorio per adulti realizzato in collaborazione con il laboratorio stucchi Cecere

“Stuc ou marbre factice”: il principio barocco della disgregazione dei volumi interni, il bisogno di stabilire una relazione tra ambiente esterno e spazio architettonico interno, trovano nell’uso degli stucchi e nella loro fantasiosa rielaborazione, la loro consacrazione. Tenteremo di immergere i visitatori nell’antica arte dello stucco in laboratori dove i maestri artigiani ci guideranno alla loro riscoperta, insegnandoci le antiche tecniche e le nuove. Potremo così plasmare con il loro aiuto alcune figure caratteristiche del barocco, conservandone infine un ricordo.

7 giugno, 10 giugno, 14 giugno, 17 giugno – dalle ore 17.00

Esecuzioni di musica barocca, programma a cura di Alessandro Quarta

Una delle maggiori conquiste del periodo barocco fu l’affermazione della musica strumentale come mezzo di espressione musicale serio. Un continuo rimando di movimenti, fughe e virtuosismi, la creazione di nuovi strumenti e tonalità. In mostra sono molte le opere esposte i cui dettagli aprono alla visione di queste nuove creazioni. Giovani solisti accompagneranno i visitatori alla riscoperta di questa dimensione caratteristica dell’epoca barocca, attraverso esecuzioni virtuosistiche di autori barocchi, in un continuo dialogo tra spazio ed arte.

Programma

7 giugno

Fabrizio Carta – tiorba

G. Kapsberger – passacaglio, ciaccona, canario, arpeggiata.

G. Piccinini: toccata, ciaccona

S. L. Weiss: suite

10 giugno

Francesco Tomasi – arciliuto e chitarra barocca

R. De Visée: suite in Re minore

G. Zamboni: sonata I

G. Roncalli: suite in La minore

14 e 17 giugno

Mario Filippini – viola da gamba

A. Falconieri: la suave melodia

M. Marais: movimenti da suites III e V libro.

J. F. Abel: brani ms. Drexel

T. Hume: The first part of Ayres

A. Forqueray: la Buisson

BIOGRAFIE

Giovanni Assereto, già ordinario di Storia moderna presso l’Università di Genova ha tra le sue pubblicazioni: La Repubblica Ligure (1975), Sulla povertà. Idee, leggi, progetti nell’Europa moderna (1983), Le metamorfosi della Repubblica (2000), «Per la comune salvezza dal morbo contagioso». I controlli di sanità nella Repubblica di Genova (2011), «Un giuoco così utile ai pubblici introiti». Il lotto di Genova dal XVI al XVIII secolo (2013).

Marzia Cataldi, dal 1984 al 2008, è stata funzionario e poi Soprintendente (2003-2006) alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Liguria. Da anni si dedica a ricerche di storia dell’arte e nel settore dello studio dei tessuti antichi e della Storia del Costume (professore a contratto 2005-2013). Ha studiato in particolare i tessuti genovesi nelle loro diverse tipologie, da quelli serici (Arte e lusso della seta a Genova dal ‘500 al ‘700, Torino 2000) ai mezzari (I mezzari e la via del cotone, Genova 2007) al jeans (I teli della Passione e l’origine del jeans, Genova 2019, Jeans before blue-jeans, Genova 2021) e alla storia del costume (L’ultima stagione europea della moda…, 2022). Ha dedicato ricerche pluriennali ai parati della Sacrestia Pontificia (Il papa e le sue vesti …, Musei Vaticani, 2016).

Giovanni Panella genovese, ha sempre amato il mare e le sue storie: come giornalista, si è specializzato nella divulgazione e valorizzazione dell’etnologia navale. È vicepresidente dell’ISTIAEN (Istituto Italiano di Archeologia ed Etnologia Navale) e consulente della Soprintendenza della Liguria per quanto riguarda il patrimonio marittimo. Collabora a diverse riviste italiane e straniere ed è autore di una serie di pubblicazioni dedicate alle imbarcazioni tradizionali tirreniche, tra le quali “La Vela Latina” edito da Hoepli e il recente “Gozzi, pescatori e marinai” edito da La Nave di Carta. I suoi testi si sono aggiudicati diverse volte il premio Carlo Marincovich, dedicato alla letteratura del mare.

Alessandro Quarta direttore e compositore, fondatore e direttore dell’ensemble vocale e strumentale Concerto Romano, dedito alla riscoperta del repertorio italiano dei secc. XVI, XVII e XVIII, la cui attività concertistica ha riscosso ampio favore nel pubblico italiano e straniero, ricevendo anche importanti riconoscimenti: il Prix Caecilia 2015 ed il Diapason d’or nel 2016. Fra le collaborazioni musicali come direttore

e continuista: ensemble Emelthée di Lione, Boston Early Music Festival ensemble, Consortium Carissimi di Minneapolis, e collabora in qualità di preparatore con l’ensemble Exultemus e dell’ensemble Blue Heron di Boston. E’ direttore ospite dell’Orchestra barocca nazionale dei Conservatori italiani e della Kurpfaelzisches Kammerorchester di Mannheim, del teatro dell’Opera di Kiel, Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara, e le produzioni d’opera barocca del Reate Festival. Dal 2019 è docente a contratto di musica d’insieme presso il dipartimento di musica antica del Conservatorio di Verona e dal 2007 ai corsi di Urbino della Fondazione Italiana per la Musica Antica. Dal 2018 è direttore artistico del Festival internazionale Urbino Musica Antica.

Roberto Santamaria si è laureato a Genova con una tesi sul pittore olandese Gerrit Van Honthorst e quindi specializzato in storia dell’arte moderna con uno studio sulla corporazione dei marmorari genovesi nei secoli XVII e XVIII. I suoi studi, derivanti per lo più da approfondite e inedite indagini archivistiche, riguardano la

storia del collezionismo artistico italiano e la scultura genovese tra Cinquecento e Settecento. Ha al suo attivo un centinaio di pubblicazioni e la partecipazione in veste di relatore a diversi convegni nazionali e internazionali.

Andrea Zanini è professore associato di Storia economica presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Genova. Si occupa di storia della finanza internazionale in età moderna e storia dello sviluppo economico. È autore di oltre settanta pubblicazioni edite in Italia e all’estero ed è stato relatore a numerosi convegni nazionali e internazionali. Ha collaborato in qualità di esperto di tematiche storico-economiche alla realizzazione di mostre e progetti editoriali ed è stato invitato a seminari, tavole rotonde, presentazioni di volumi, eventi culturali.

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