Ossimoro Galleria d’Arte, Spilamberto (MO) Ufficio del Sindaco, Comune di Vignola (MO) 1-23 ottobre 2022 ELISABETTA SIRANI Pittrice nella Bologna del ‘600

Ossimoro Galleria d’Arte, Spilamberto (MO)

Ufficio del Sindaco, Comune di Vignola (MO)

1-23 ottobre 2022

ELISABETTA SIRANI

Pittrice nella Bologna del ‘600

A cura di Sergio Bianchi

Opening: sabato 1° ottobre 2022

Ore 15.30 visione dell’opera Le Tre Virtù, Comune di Vignola

Ore 17.00 conferenza di Adelina Modesti, Comune di Vignola

Ore 19.00 inaugurazione della mostra, Ossimoro Galleria d’Arte, Spilamberto

In occasione del ventesimo anno di attività, Ossimoro Galleria d’Arte di Spilamberto (MO) presenta un approfondimento dedicato ad Elisabetta Sirani (Bologna, 1638-1665), una delle figure artistiche più importanti della Bologna del Seicento. Curata da Sergio Bianchi, la mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Vignola, con il patrocinio del Comune di Spilamberto e il supporto di Ricognizioni sull’arte APS.

L’esposizione si articolerà in due sedi: presso l’Ufficio del Sindaco del Comune di Vignola sarà possibile vedere un capolavoro della pittrice dal titolo Le Tre Virtù, firmato e datato 1664, recentemente esposto alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, mentre negli spazi della Galleria d’Arte a Spilamberto saranno esposti cinque dipinti della pittrice bolognese, tra i quali si segnalano una Maddalena, firmata e datata 1658, ed una Cleopatra, esposta nel 2021 al Palazzo Reale di Milano. Ad introdurre la ricerca di Elisabetta Sirani sarà proposto in Galleria un capolavoro del padre, Giovanni Andrea Sirani, allievo di spicco della bottega di Guido Reni.

«In vent’anni di antiquariato – scrive Sergio Bianchi – ho avuto la fortuna ed il privilegio di acquisire e trattare tre importanti dipinti realizzati dalla pittrice bolognese che, nella sua breve parabola esistenziale (muore a soli 27 anni), è stata in grado di imporsi all’interno della Scuola bolognese, ritagliandosi un ruolo da protagonista. Per la mostra, queste tre opere fanno ritorno in Galleria, insieme ad altri tre dipinti della stessa Elisabetta e del padre Giovanni Andrea Sirani, tutti provenienti da collezioni private. Un sentito ringraziamento va al Comune di Vignola e a Daniela Fatatis, Assessore alla Cultura, per aver abbracciato il progetto, consentendo al pubblico la visione di un’opera straordinaria – Le Tre Virtù – commissionata all’artista da Leopoldo de’ Medici ed acquistata nel 2003 dal Comune di Vignola che ne è tuttora proprietario».

La mostra Elisabetta Sirani. Pittrice nella Bologna del ‘600 sarà inaugurata sabato 1 ottobre 2022. Il programma della serata inaugurale prevede tre momenti: dalle ore 15.30, visione dell’opera Le Tre Virtù presso l’Ufficio del Sindaco del Comune di Vignola; alle ore 17.00, conferenza di Adelina Modesti presso la Sala Consiliare del Comune di Vignola; alle ore 19.00, inaugurazione presso Ossimoro Galleria d’Arte a Spilamberto, visita alla mostra e rinfresco.

In occasione dell’esposizione, sarà pubblicato il catalogo delle opere proposte, arricchito da due contributi inediti di Adelina Modesti e Massimo Pulini, che saranno presentati al pubblico nell’ambito di due conferenze. Adelina Modesti, Senior Fellow in Art History, School of Communication and Culture dell’Università di Melbourne, interverrà durante la giornata inaugurale sul tema La committenza di Elisabetta Sirani: i Medici ed il loro entourage; Massimo Pulini, storico dell’arte e docente di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna terrà un incontro sul tema Giovanni Andrea Sirani all’ombra di Elisabetta, in programma sabato 22 ottobre, alle ore 17.00, presso Ossimoro Galleria d’Arte. L’accesso alla mostra e alle conferenze è gratuito, non è richiesta la prenotazione.

Ossimoro Galleria d’Arte è aperta la pubblico dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. L’Ufficio del Sindaco presso il Comune di Vignola è accessibile di sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30 previa prenotazione all’indirizzo segreteriasindaco@comune.vignola.mo.it. Per informazioni: M. +39 347 5630449, info@ossimoro.com, www.ossimoro.com.

La vita di Elisabetta Sirani si svolse interamente a Bologna. La sua educazione artistica si deve al padre Giovanni Andrea (Bologna 1610-1670), uno dei principali collaboratori di Guido Reni che, alla morte del maestro (nel 1642), aprì una fiorente bottega. Presidente di un’Accademia di nudo, grande conoscitore di disegni e perito, Giovanni Andrea faceva parte di un’élite di nobili ed eruditi che insieme a lui esercitarono un ruolo determinante nell’affermazione della pittrice anche al di fuori dei confini della città felsinea. La carriera della Sirani è racchiusa nell’arco di un decennio. Nata l’8 gennaio del 1638, esordì diciassettenne nel 1655, quando iniziò a registrare i dipinti a lei commissionati in un taccuino intitolato Nota delle Pitture fatte da me Elisabetta Sirani, pubblicato postumo dal biografo Carlo Cesare Malvasia. Nel 1662 subentrò al padre, infermo a causa della gotta, nella conduzione della bottega di famiglia, per la quale si avvalse di sole collaboratrici donne, formando una nuova generazione di pittrici. Pochi anni dopo, il 28 agosto del 1665, la giovane artista si spense all’improvviso nella sua casa di via Urbana, tra voci di avvelenamento ma, verosimilmente, a seguito di una peritonite causata da ulcera perforante.

«Con l’intento di rendere disponibile a tutti l’opera che rappresenta La Giustizia, la Carità e la Prudenza, dopo un positivo confronto con la Soprintendenza, proprio quest’anno, abbiamo deciso di trasferire il quadro da un ufficio normalmente non aperto al pubblico all’ufficio del sindaco – conferma Emilia Muratori, sindaco del Comune di Vignola. Dopo il nostro insediamento, inoltre, non appena la pandemia lo ha concesso, abbiamo deciso di aprire alle visite guidate la casa comunale – l’ottocentesca Villa Tosi Bellucci – di cui il quadro della Sirani rappresenta, indubbiamente, la maggiore attrazione. Non solo chi chiede di parlare con il sindaco, quindi, ma anche tutti i cittadini interessati hanno modo di ammirare un’opera di così gran pregio e di conoscere meglio la vicenda umana e professionale di una giovane artista che ha saputo imporsi in un mondo ancora essenzialmente maschile».

«In questi anni, l’interesse verso il quadro in nostro possesso della Sirani si è dimostrato sempre più vivo e attento – conferma Daniela Fatatis, assessore alla Cultura del Comune di Vignola. Nel 2018, infatti, era stata prestata per essere esposta presso le Gallerie degli Uffizi di Firenze per la mostra dal titolo: “Dipingere e disegnare da gran maestro: il talento di Elisabetta Sirani”. Negli ultimi due anni molti studenti, anche da università straniere (gli ultimi in ordine di tempo da Berlino e dal New Hampshire, negli Stati Uniti) sono arrivati a Vignola per studiare da vicino quest’opera, oggetto delle loro tesi di laurea. Con grande piacere, nella primavera scorsa, abbiamo accolto la richiesta della National Gallery of Canada, che ha nella sua collezione uno dei disegni preparatori, di poter riprodurre l’immagine sul loro magazine a corollario di un approfondimento dal titolo “Elisabetta Sirani’s Charity: A Medici Treasure” della studiosa Olivia Dudnik. Ringrazio Sergio Bianchi e la Galleria Ossimoro per aver deciso di dare ulteriore visibilità a un’opera e un’artista di grandissimo valore».

Ossimoro Galleria d’Arte nasce nel 2002 a Spilamberto (MO) ad opera dell’architetto Sergio Bianchi. Nel 2017 la Galleria ha raddoppiato i propri spazi, offrendo al pubblico un’esposizione di oltre 200 mq., in cui sono presentati preziosi arredi di alta epoca, con particolare attenzione al Seicento e al Settecento emiliano. La Galleria partecipa a mostre nazionali di antiquariato, come Modenantiquaria, ed ospita numerosi eventi culturali ed artistici, organizzati dal titolare in collaborazione con storici dell’arte, enti pubblici, pubbliche amministrazioni ed istituti bancari, nella convinzione che la passione per il bello vada condivisa e coltivata con gli altri. Nella propria ventennale attività, Ossimoro ha trattato importanti dipinti e arredi, relazionandosi con collezioni private, collezioni pubbliche e musei. Sergio Bianchi, iscritto alla FIMA (Federazione Italiana Mercanti d’Arte), è consigliere della delegazione di Modena.

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