IN OCCASIONE DELL’INTEGRATION HEROES MATCH GLI ARTISTI MR. SAVETHEWALL (DEODATO ARTE), OSCAR BRUM (LOOKING FOR ART) E GIORGIO MUSSATI (BIT GALLERY) HANNO PERSONALIZZATO A BORDO CAMPO TRE PALLONI DELLA LEGA SERIE A, CHE VERRANNO ORA MESSI ALL’ASTA

IN OCCASIONE DELL’INTEGRATION HEROES MATCH GLI ARTISTI MR. SAVETHEWALL (DEODATO ARTE), OSCAR BRUM (LOOKING FOR ART) E GIORGIO MUSSATI (BIT GALLERY) HANNO PERSONALIZZATO A BORDO CAMPO TRE PALLONI DELLA LEGA SERIE A, CHE VERRANNO ORA MESSI ALL’ASTA

Milano, 24 maggio 2022 – Trasformare tre semplici palloni da calcio in altrettante opere d’arte. Un progetto ambizioso che è stato magistralmente portato a compimento da Mr. Savethewall (Deodato Arte), Oscar Brum (Looking For Art) e Giorgio Mussati (Bit Gallery), in occasione dell’Integration Heroes Match, l’incontro di beneficenza andato in scena ieri allo Stadio Meazza per raccogliere fondi in favore della Samuel Eto’o Foundation e Slums Dunk di Bruno Cerella e Tommaso Marino.

E così mentre all’interno del rettangolo verde le stelle del grande calcio, di ieri e di oggi, si sono sfidate in due tempi da 35 minuti ciascuno, nello stesso lasso di tempo i tre artisti a bordo campo hanno personalizzato, a colpi di colore, tre palloni della Lega Serie A, che verranno adesso collocati in preziose teche create da Gain Custom (@gain_custom) • Foto e video di Instagram) in attesa di essere messi all’asta.

Un gesto concreto con cui i tre artisti hanno voluto schierarsi in prima persona contro il razzismo e la discriminazione sociale, condividendo i valori alla base del messaggio lanciato dall’evento.

«Sono tre gli elementi che ho voluto rendere centrali nel mio lavoro» sottolinea Mr. Savethewall. «Il primo è la discriminazione paralizzante, rappresentata con una grigia coltre di cemento. Il secondo è l’integrazione vivificante, foriera di progresso ed energia, che trova invece espressione nel colore. Il terzo è la sfera rassicurante, simbolo della perfezione naturale. Il valore dell’integrazione vive idealmente dentro la sfera e spinge con forza fino a sgretolare il cemento, lasciando un’impronta indelebile, che può essere di una mano bianca, nera, gialla o rossa, senza mai cambiare. Impronte sempre uguali perché, al di sopra di tutto, WE ARE HUMAN!».

«Su uno sfondo nero brillante ho voluto rappresentare un cuore fatto di tante linee diverse di colori diversi e forme uniche» afferma invece Oscar Brum.

«Questo cuore è fatto di linee individuali e uniche, così come la nostra società è fatta di milioni di individui, ognuno irripetibile. Siamo tutti di forme e colori diversi. Tutti abbiamo credenze e costumi diversi, ma allo stesso tempo siamo tutti parte uno dell’altro. La diversità è la chiave del successo umano. Il nero, usato non come ombra, rappresenta il vuoto delle tenebre, intrinseco al genere umano, da cui però si elevano i puri valori universali dell’umanità».

Gli artisti Pierpaolo Perretta, in arte Mr. Savethewall, è un artista italiano originario di Como.

Mr. Savethewall non nasce come artista. Inizia infatti la sua carriera come manager. Mosso dalla sua smisurata passione per l’arte e, in particolare, per la street art, decide quindi di dedicarsi a tempo pieno a questa nuova attività. Nel 2013, infatti, abbandona un lavoro sicuro e ben retribuito per esprimere la sua visione del mondo e della società attraverso l’arte. Mr. Savethewall si dichiara subito contro l’imbrattamento dei muri e, per questo motivo, decide di non realizzare i suoi murales direttamente sui muri, ma di utilizzare un nastro adesivo facilmente removibile. Utilizza anche materiali riciclabili e a basso impatto ambientale, come il cartone. Da qui il suo nome d’arte che, letteralmente, significa Mr. Salva il Muro dichiarando a pieno la sua volontà di proteggere il decoro urbano.

Oscar Brum, classe 1992, è un artista autodidatta messicano con sede a Milano. Il suo lavoro è il prodotto della miscela di un patrimonio culturale millenario e delle sue esperienze personali in tutto il mondo. Cerca di creare un dialogo tra simbolismi antichi e dogmi contemporanei esplorando la relazione tra l’opera d’arte e lo spettatore come forma di interazione reciproca. L’artista solitamente lavora contemporaneamente su più progetti. I mezzi d’espressione che predilige sono: la pittura, l’intervento pittorico su fotografia e la scultura. La morte e il suo ruolo essenziale nell’esistenza sono pilastri importanti nella sua ricerca artistica, che volge anche all’esplorazione della profonda cosmovisione delle culture preispaniche del Messico e dell’America Latina.

Giorgio Mussati nasce a Modena, respira fin da subito passione per l’arte grazie al nonno. Affascinato da qualsiasi forma d’arte, trova nella pittura la forma più immediata per comunicare in libertà; per queste ragioni la Pop Art e la street Art diventano le correnti che più lo caratterizzano. La Pop Art gli dà un senso di libertà creativa, mentre la Street Art gli dà il contenuto, come mezzo per esprimere e denunciare attraverso l’arte in una continua interazione tra opera e ambiente urbano, proprio come un manifesto propagandistico. Anche la passione per il digitale integrerà la sua arte con il graphic design, montaggi video e animazioni web. La dimensione dello stencil molto amato nella nuova forma di Street Art è per Giorgio il punto di svolta, portando ad un livello superiore la sua arte connotandola da elementi propri assai caratterizzanti.

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