MA NON ERA GEZZ martedì 7 maggio h 21 – OCEAN TERMINAL 8-9 maggio h 21 Teatro Vascello

TEATRO VASCELLO Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma info 065898031 – 065881021 promozione@teatrovascello.it promozioneteatrovascello@gmail.com

Stagione 2018-2019 Teatro – Danza – Musica e Vascello dei piccoli

Biglietteria:

servizio di prenotazione per tutti gli spettacoli € 1 a biglietto

Musica: intero € 15 – ridotto over 65 e ridotto studenti € 12

7 maggio 2019 h 21 (musica) MA NON ERA GEZZ?! Madrigali e… musiche di Sting, Beatles, Wonder, Cohen, Tears Fors Fears, Edenroth, Evans, Telson

Francesco Marini, sax alto e soprano Riccardo Biseo, pianoforte

– Labirinto Vocale – Maria Chiara Chizzoni e Patrizia Polia, soprani Carlo Putelli, tenore David Ravignani, baritono Giuliano Mazzini, basso

Gli organici vocali, dagli Swingle Singers in poi, hanno avuto un’evoluzione naturale che li ha portati ad allargare i propri orizzonti stilistici, e a interessarsi a un repertorio sempre più eclettico che mescola liberamente classici, contemporanei ed esperienze jazz, pop-rock, latine.. Labirinto Vocale si cimenta da tempo con contemporanei come Arvo Pärt e la rarefazione emotiva delle sue composizioni sacre; o David Lang, autore sensibile e fortemente contaminato dal punto di vista stilistico. In questo concerto, oltre ad incursioni nei generi sopracitati abbiano introdotto in più la variante improvvisativa: le strutture rigide degli arrangiamenti vocali si ammorbidiscono per fare spazio a due strumentisti improvvisatori con i quali creare dialoghi sempre diversi e aperti, navigando con naturalezza fra diversi stili e con musicisti come Stevie Wonder, Sting e altri, con alle spalle il senso del gioco della tradizione madrigalistica. “Ma non era Gezz?!” (il termine Gezz in luogo di “Jazz” venne coniato scherzosamente da Gigi Proietti) è dunque una sorta di “divertissement” tra musica colta e popolare, in cui ogni suono conduce lo spettatore progressivamente e irresistibilmente alla danza…

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro

Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici : autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano : da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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TEATRO VASCELLO Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma info 065898031 – 065881021 promozione@teatrovascello.it promozioneteatrovascello@gmail.com

Stagione 2018-2019 Teatro – Danza – Musica e Vascello dei piccoli

Biglietteria:

servizio di prenotazione per tutti gli spettacoli € 1 a biglietto

Prosa: intero € 20 – ridotto over 65 € 15 – ridotto studenti € 12

8 e 9 maggio 2019 mercoledì e giovedì h 21

OCEAN TERMINAL

diretto e interpretato da

Emanuele Vezzoli

dal romanzo Ocean Terminal di Piergiorgio Welby, a cura di Francesco Lioce, Castelvecchi Editore

adattamento drammaturgico Francesco Lioce e Emanuele Vezzoli | movimenti scenici Gabriella Borni contributi audiovisivi Francesco Andreotti e Livia Giunti | comunicazione Monica Soldano | foto di scena Luigi Catalano | disegno luci Marco Zara | direzione organizzativa Carlo Dilonardo | direzione artistica Giorgio Taffon

TEATRI&CULTURE con il sostegno di CASTELVECCHI EDITORE

e il sostegno morale dell’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI

Ocean Terminal è un insieme di prose spezzate che si riannodano a distanza o si interrompono proprio quando sembrano preannunciare altri sviluppi: dall’infanzia cattolica alla scoperta della malattia, fino all’immaginario hippy e alla tossicodipendenza, passando attraverso gli squarci di una Roma vissuta nelle piazze o nel chiuso di una stanza.

In un continuo susseguirsi di toni lucidi e febbrili, poetici e volgari, Welby riavvolge il nastro della propria vita, adottando un linguaggio babelico che colpisce per originalità e potenza». Uno spettacolo di rara intensità, di scavo interiore, sintesi letteraria dell’esistenza di questo importante intellettuale, pittore e fotografo: Un condannato a vita in cui forte è il conflitto tra l’abbandono della speranza e l’inno alla vita, in un corpo che diviene ogni giorno di più un abito sgualcito e che esprime l’insofferenza di colui che assiste da spettatore a un dibattito di cui è, invece, involontario protagonista.

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