Movimento Genitori Lombardia smentisce Alanews, La Stampa e Ansa: ‘Non siamo no-vax. Intervista manipolata contro ogni deontologia. Chiediamo la rettifica’

Movimento Genitori Lombardia smentisce Alanews, La Stampa e Ansa:

‘Non siamo no-vax. Intervista manipolata contro ogni deontologia. Chiediamo la rettifica’

L’Associazione senza scopo di lucro Movimento Genitori Lombardia disconosce in toto il contenuto della video-intervista così come riprodotta da Alanews dal titolo “Coronavirus-mamme-novax-noi-non-ci-vaccineremo-e-il-vaccino-non-e-la-risposta/“, poi ripresa dall’agenzia Ansa, il quotidiano La Stampa e Fidelityhouse.

Il video pubblicato il 1 Marzo 2020 e’ infatti frutto di un collage delle ben più ampie dichiarazioni rese dalla Presidente, Sara Anzellotti, e dalla Vice Presidente, Veruska Scarpino, del Movimento, nel corso dell’intervista effettuata dal giornalista Luca Perillo. Il frutto di tale montaggio, anche considerato il momento di grave emergenza sanitaria in Italia e nel mondo, è palesemente e notevolmente denigratorio ed offensivo della reputazione delle persone intervistate nonché del Movimento da esse rappresentato. Il comportamento del giornalista appare inoltre contrario ai principi deontologici della categoria.

Il titolo stesso dell’articolo rivela il senso della operazione posta in essere, diretta a marchiare con l’espressione ‘no vax’ l’Associazione, con tutto il carico negativo che tale termine ha assunto ormai nella comunicazione mediatica nonché nell’opinione pubblica.

Pertanto l’Associazione tiene a dichiarare quanto segue:

1) L’intervista è stata tagliata e montata con finalità di manipolare e distorcere il reale messaggio espresso dalle intervistate che mai si sono definite no-vax, né hanno in tal modo qualificato il Movimento;

2) L’ Associazione Movimento Genitori Lombardia infatti non è un movimento che ha la finalità di denigrare i vaccini e la pratica vaccinale. Invitiamo chi ne dubiti a leggerne lo statuto;

3) Durante l’intervista è stato dichiarato che contro il virus Covid-19 la vaccinazione non è la risposta adeguata; è stata anche fornita al riguardo una documentazione prodotta da esperti titolati e riconosciuti dalla comunità scientifica, che il giornalista non ha voluto nemmeno visionare;

4) È stato inoltre spiegato che l’Associazione ha lo scopo di veicolare le informazioni. Per le scelte sanitarie i genitori vengono invitati a rivolgersi ai medici, in particolare per le decisioni sui vaccini;

5) I figli delle intervistate sono vaccinati. Esse sono madri di bimbi disabili, che lavorano H24 per dare supporto alle persone, fanno mutuo soccorso a genitori che vivono la disabilità, e soprattutto per questo motivo il giornalista dovrebbe vergognarsi per il suo comportamento riprovevole;

6) Da anni l’Associazione fa di tutto, nella più totale legalità e correttezza di azione, per cercare di avere il giusto spazio sui media con le istanze che porta avanti ed il grande lavoro che i suoi membri, ed in particolare le intervistate, svolgono interloquendo con le istituzioni a favore delle famiglie (soprattutto quelle con disabilità), senza ottenere alcun riscontro, ma è bastato un video tagliato e rimontato ad arte, con un titolo falso e diffamatorio, per conquistare addirittura l’agenzia nazionale Ansa. Ci auguriamo che questa improvvisa notorietà permanga ma legata alla verità dei fatti. Non a caso, proprio poco tempo fa, il 22 Febbraio, all’ultimo nostro convegno dal titolo “Meningite: conoscenza contro paura”, abbiamo lanciato l’allarme contro l’Infodemia.

Stigmatizziamo infine che siano stati accettati e resi pubblici sulla pagina Facebook di Alanews La Stampa e il video YouTube commenti diffamatori, insulti gratuiti quanto violenti attacchi contro il Movimento a commento del video dell’intervista.

E’ già stata inoltrata al giornalista richiesta per avere copia dell’intervista integrale, rimasta ancora inevasa.

Per i suesposti motivi, la nostra Associazione ha già conferito mandato ai legali per la tutela dei propri diritti nelle opportune sedi contro tutti i soggetti coinvolti, nonché per diffidare tutte le testate giornalistiche interessate all’immediata rettifica degli articoli pubblicati e alla cancellazione del video in questione.

Il Direttivo MGL

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