LA TRAVIATA DI GIUSEPPE VERDI IN SCENA AL TEATRO RENDANO CON LA MOSTRA DEI GIOIELLI DEL MAESTRO ORAFO GERARDO SACCO

LA TRAVIATA DI GIUSEPPE VERDI IN SCENA AL TEATRO RENDANO CON

LA MOSTRA DEI GIOIELLI DEL MAESTRO ORAFO GERARDO SACCO

Giovedì 9 dicembre, presso la sala Quintieri del Teatro Alfonso Rendano di Cosenza si è tenuto l’incontro con i protagonisti de “La traviata” di Giuseppe Verdi. Lo spettacolo andrà in scena l’11 dicembre, alle ore 20.30, presso il teatro di tradizione. “La traviata” è una produzione dell’Associazione culturale “Polimnia”, con la direzione artistica della presidente Luigia Pastore, la direzione musicale del maestro Alessandro Tirotta e la regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini. Lo spettacolo si inserisce nella rassegna di eventi programmati per il progetto “Il Rendano e il suo sipario storico”. Il progetto è finalizzato al restauro del sipario storico del Rendano, un pregevole manufatto, con 120 anni di vita, realizzato nel 1901 da Paolo Vetri (pittore siciliano di nascita e napoletano di formazione) su disegno di Domenico Morelli, che raffigura il festoso arrivo a Cosenza, nel 1433, del duca di Calabria Luigi III d’Angiò e della sua giovane sposa Margherita di Savoia. Nel corso dell’appuntamento, sono intervenuti: il soprano Marily Santoro (Violetta), il mezzosoprano Greta Carlino (Flora), il tenore Enrico Terrone Guerra (Alfredo Germont), il baritono Raffaele Facciolà (Giorgio Germont), il soprano Francesca Canale (Annina) e il regista Vincenzo Grisostomi Travaglini. L’incontro è stato impreziosito  dalla mostra dei gioielli storici del maestro orafo di fama internazionale Gerardo Sacco, curata dalla giornalista Denise Ubbriaco, capo ufficio stampa dell’associazione culturale “Polimnia”. Per la prima volta in Calabria, sono stati esposti contemporaneamente i costumi ed i gioielli dell’eccellenza calabrese indossati dalle grandi dive del cinema e dell’opera lirica, in particolare da: Liz Taylor, Nadina Bulicioff, nel film Il giovane Toscanini con la regia di Franco Zeffirelli; Glenn Close, Regina Gertrude, nel film Amleto con la regia di Franco Zeffirelli; Katia Ricciarelli, Desdemona, nel film Otello con la regia di Franco Zeffirelli; Monica Bellucci, Paolina Bonaparte, nel film N (Io e Napoleone) con la regia di Paolo Virzì; Daniela Dessì, Regina Elisabetta, nel Don Carlo diretto da Riccardo Muti con la regia di Franco Zeffirelli. La mostra, che si ripeterà anche l’11 dicembre dalle ore 19.00 per gli spettatori de “La traviata”, è stata allestita dalla gioielleria Scintille Montesanto. Inoltre, per l’opera di Verdi, l’orafo crotonese ha realizzato quattro parure che saranno indossate dalle protagoniste Violetta e Flora. Il maestro Sacco non ha potuto partecipare alla mostra e non riuscirà ad essere presente allo spettacolo perché in contemporanea è impegnato al Teatro alla Scala, all’inaugurazione del suo showroom di Milano e alla presentazione del suo secondo libro “Come l’araba fenice. Rinascere dopo il Covid-19” che si terrà al Caffè Pedrocchi a Padova.

L’orafo crotonese ha confessato di non aver: «mai realizzato i gioielli de “La traviata”. Dopo aver visto le foto dei costumi, mi sono dedicato alla creazione dei gioielli. I cosentini avranno una primizia in assoluto. Tutto avrei dovuto fare in questo periodo tranne prendere un altro impegno. L’ho fatto per il mio attaccamento alla Calabria e per il bel progetto di restauro del sipario storico. Devo ringraziare Denise Ubbriaco e l’associazione Polimnia perché con questa scusa avrò una serie di gioielli per un’opera così bella.  Con Cosenza ed il Rendano ho un rapporto meraviglioso. Ho vissuto momenti indimenticabili».

Il regista Vincenzo Grisostomi Travaglini ha dichiarato: «Cercheremo di restituire al pubblico l’opera di Verdi attraverso la nostra sensibilità. Ogni spettatore avrà una sensazione diversa di quello che gli verrà proposto. Le opere vanno viste più che spiegate. Il messaggio è quello che arriva e non quello che viene anticipato. L’opera è sempre attuale, perché al contrario delle altre arti, non ha un contatto diretto con lo spettatore, ma è mediata dall’interprete. Questa è la magia del teatro. Il sipario storico del Rendano non potrà mancare tra i protagonisti della serata: apparirà nel corso dell’opera, ma non anticiperò quando e dove. Sarà una sorpresa».

Il direttore musicale Alessandro Tirotta: «La produzione vede artisti affermati che hanno debuttato in teatri importanti in Italia e all’estero affiancati a giovani voci. È un palcoscenico misto. Sono forza importante di questo lavoro: il coro e l’orchestra del teatro Francesco Cilea. Due realtà che hanno esperienze importanti nel Meridione. Sono contento che faremo questa Traviata. Il teatro Rendano è stupendo. Mi auguro che riparta alla grande. In Calabria abbiamo grandi teatri. Il lavoro è stato cucito su misura del cast. Ogni opera ha un’opera a sé stante. Si ricrea tutto sulla base di quello che è il potenziale sul palcoscenico e, di conseguenza, viene adattato tutto il lavoro orchestrale in un’ottica di un’esecuzione abbastanza tradizionale dell’opera. La collaborazione con il regista è stata molto bella e serena. Ci siamo trovati bene. Un grazie lo devo fare a Luigia Pastore per aver messo su questa produzione. Siamo tutti con lei nelle attività che realizza con Polimnia».

La presidente dell’associazione Luigia Pastore ha dichiarato che “La traviata” è: «Una produzione che ricorderemo. Mi fa piacere che anche il maestro Sacco ha voluto partecipare al nostro spettacolo con i gioielli che indosseranno le protagoniste. Inoltre, ci ha omaggiato di una mostra unica».

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares