La pittura o Come sbarazzarsene

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta dall’11 giugno al 14 settembre 2014 la mostra collettiva La pittura o Come sbarazzarsene, curata da Éric de Chassey. L’esposizione riunisce le opere di quattro artisti di diversa nazionalità: l’italiano Fabio Mauri e l’americana Marcia Hafif – che hanno vissuto e lavorato a Roma – il francese Martin Barré e lo svizzero Olivier Mosset – che abitarono a lungo a Parigi.

La mostra, il cui titolo è ispirato all’opera teatrale di Eugène IonescoAmedeo o Come sbarazzarsene, si interroga sulla questione della fine della pittura, che assilla gli artisti dalla nascita dell’astrazione all’inizio del XX secolo. La logica della riduzione della pittura a suoi componenti primari, che contraddistingue il minimalismo, si impone negli anni ’60 e conduce a una forma d’arte fatta di quasi nulla, la cui conseguenza logica ed inevitabile sembra essere la scomparsa stessa della pittura. La pittura o Come sbarazzarsene rivela quanto queste evoluzioni siano in realtà più complesse.

Tra il 1959 e il 1969, a Roma e a Parigi, Fabio Mauri, Marcia Hafif, Martin Barré e Olivier Mosset hanno portato all’estremo la logica della progressiva riduzione e finale scomparsa della pittura astratta. Nel periodo successivo si sono avvicinati all’arte concettuale o la performance, ma a differenza di molti loro contemporanei, hanno finito per tornare alla pittura senza per questo rinnegare i loro esordi o le loro

esperienze extrapittoriche. Le opere esposte ripercorrono tre periodi fondamentali del loro percorso artistico e della storia dell’astrazione: una pittura astratta volta alla scomparsa delle forme e dei colori, opere concettuali o performative, realizzate in particolare attraverso il film o la fotografia; dipinti astratti che rimandano a una pittura dopo la fine della pittura.

 

 

11 giugno – 14 settembre 2014

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Grandes Galeries

 

Martedì 10 giugno 2014

anteprima stampa ore 11.30

inaugurazione ore 18.30-20.30

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