La mostra Dal Simbolismo all’Astrazione. Il primo Novecento a Roma nella Collezione Jacorossi

La mostra Dal Simbolismo all’Astrazione. Il primo Novecento a Roma nella Collezione Jacorossi, che ha inaugurato MUSIA, lo spazio per l’arte contemporanea ideato dal collezionista e imprenditore Ovidio Jacorossi, è stata prorogata sino a domenica 30 settembre 2018.

Allestita nella Galleria 7, l’esposizione, curata da Enrico Crispolti in collaborazione con Giulia Tulino, presenta circa cinquanta opere della Collezione Jacorossi articolate entro il quadro di una rigorosa ricostruzione storica delle vicende delle arti plastiche a Roma nella prima metà del Novecento per suggerire la libertà di una “deriva storico-critica” – d’eco “situazionista” – attraverso opere diversamente significative, di autori noti – da De Carolis, Balla, Martini, a Cagli, Leoncillo, Colla, Afro – o piuttosto inattesi – fra Bargellini, Edita Broglio, Di Cocco, i Ferrazzi, Janni – da sviluppare entro quanto offre la consistenza, originalmente asistematica, di una delle più note e dinamiche collezioni romane d’arte contemporanea. A questa prima esposizione seguiranno nell’autunno del 2018, sempre a cura di Enrico Crispolti, una seconda antologica dedicata a opere significative della collezione relative alla seconda metà del Novecento ed nella primavera 2019 una terza focalizzata sulle opere di grande formato lungo i decenni centrali del Novecento.

Prosegue l’attività di MUSIA, circa 1.000 metri quadrati con vocazione polifunzionale – dalle arti visive al laboratorio culturale sino all’enogastronomia – ristrutturati su progetto dell’architetto Carlo Iacoponi e sviluppati attraverso la stratificazione di elementi architettonici di epoche diverse, dall’età romana al Rinascimento, nel centro storico della Capitale.

Concepito come uno spazio di quartiere nel centro storico romano, ma con uno sguardo rivolto all’Europa, Musia avvierà iniziative che mettano in relazione l’arte contemporanea con discipline affini come la fotografi,a la moda, l’architettura.

Lo spazio è composto dall’insieme articolato di vari ambienti – disposti su tre livelli e dotati di due ingressi su Via dei Chiavari (al civico 7 e al 9) – che comprendono: la Galleria 7, dedicata all’esposizione di opere della collezione Jacorossi, con affaccio sul Cortile cinquecentesco attribuito a Baldassarre Peruzzi; la Cucina (coffee &food); la terrazza interna; il Wine bar; le Sale Pompeo; la Galleria 9 dedicata invece alla vendita di opere d’arte, fotografia, oggetti di design.

Nel suggestivo spazio delle Sale Pompeo, situato sui resti dell’omonimo Teatro romano prosegue la grande video installazione di Studio Azzurro dal titolo Il Teatro di Pompeo: un dramma (durata 18 minuti) per 4 stanze e 8 schermi, che crea un ambiente video concepito appositamente per MUSIA. Nelle sale in mattone a vista, cariche di storia e di un’atmosfera che rievoca immediatamente l’antica romanità, si sviluppa il dramma dell’assassinio di Cesare.

Per approfondire I temi legati all’installazione e cioè interattività, suono, media landscape giovedì 22 marzo alle ore 17 si svolgerà il seminario “Studio Azzurro. L’esperienza delle immagini”, acura di Valentina Valentini, introdotto da Dario Cecchi, con interventi di Roberto Calabretto, Derrick de Kerkhove, Pietro Montani, Caterina Tomeo e Studio Azzurro.

La Galleria con ingresso da via dei Chiavari 9 propone l’esposizione e la vendita di opere d’arte, fotografia e grafica, oggetti di design ed arti applicate. Un’attenzione particolare è riservata ai gioielli d’artista, creazioni originali a tiratura limitata, che inaugura con le sculture indossabili di Paola Gandolfi, i gioielli in ceramica di Rita Miranda insieme alle creazioni della designer Alessandra Calvani.

Luogo di intrattenimento e accoglienza, MUSIA offre al pubblico una speciale esperienza enogastronomica concepita come una naturale contaminazione della creatività dell’arte contemporanea anche attraverso performances. La Cucina – guidata dallo chef Ben Hirst – offre una ristorazione originale ambientata in uno spazio suggestivo con una grande attenzione alle materie prime e alle eccellenze del territorio laziale e del centro Italia. L’identità della Carta dei Vini, realizzata in collaborazione con Winedo, segue la stessa filosofia della Cucina: dalla terra alla tavola riscoprendo i piccoli produttori, maestri nella loro arte, che amano le uve, rispettano la propria terra e che sono capaci di trasmettere arte e passione nel vini.

 

La mostra Dal Simbolismo all’Astrazione. Il primo Novecento a Roma

nella Collezione Jacorossi

a cura di Enrico Crispolti

prorogata sino al 30 settembre 2018

MUSIA

Lo spazio per l’arte contemporanea

ideato da Ovidio Jacorossi

Via dei Chiavari 7/9

Roma

www.musia.it

#MusiaRoma

FB @MusiaRoma

IG @musia_roma

TW @musia_roma

Ufficio stampa

Alessandra Santerini alessandrasanterini@gmail.com

+39 335 6853 767

Giordana Zagami giordanazagami@gmail.com

+39 338 5854237

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