La Guerra Grande Storie di gente comune

Sabato 23 maggio (ore 21) con replica domenica 24 maggio (ore 18) al Teatro India va in scena in prima nazionale La Guerra Grande – storie di gente comune, uno spettacolo che mette in dialogo le testimonianze del conflitto di cento anni fa con la contemporaneità e con le tecniche dei giorni presenti, in una armonica commistione di stili. La trama della pièce è liberamente tratta da La Guerra Grande. Storie di gente comune, volume curato nel 2014 dallo storico Antonio Gibelli, edito da Laterza. Un’incursione inusuale nelle vite dei combattenti e delle loro famiglie partendo dalle parole che questi hanno scelto durante il conflitto per lasciare una traccia della propria esistenza e per mantenere vivo il contatto con i propri affetti. Lo svolgimento della trama è scandito dalla riproduzione di filmati della guerra (documentari, sequenze cinematografiche tratte dagli archivi dell’Istituto Luce), dalla riproduzione di musica dell’epoca con beat elettronici e dall’uso del video-mapping (proiezione di immagini in movimento sui corpi degli attori e su oggetti specifici). Nella messa in scena il punto di partenza è la vita quotidiana drammaticamente segnata dall’evento bellico. Vite vissute e vite narrate nelle migliaia di lettere che per le prima volta viaggiano così massicciamente da e per le città del fronte bellico durante le date delle battaglie più tragiche.

 

Stefano Fresi veste i panni del Tenente Rossetti, maestro da civile, ufficiale al fronte durante il primo conflitto mondiale. Al suo ufficio di Bologna, dove lavora alle sue dipendenze il giovane soldato Manzi, viene affidato il controllo di tutte le lettere da e per le trincee. Il suo lavoro lo porterà nelle vite dei ragazzi al fronte, nelle case dalle loro donne, madri o mogli, lasciate sole ad occuparsi di tutto. Leggerà le parole di Amedeo che scrive le lettere a sua moglie Gemma. Vivrà le loro ansie, le loro speranze, i loro dolori. Vedrà nascere l’amore tra Giovanni, giovane soldato, e Rosa, crocerossina partita volontaria. Scontrandosi con Don Alfonso, scoprirà la durezza della Guerra passando dall’entusiasmo interventista ad un sempre più convinto sostegno delle ragioni pacifiste. La Guerra stravolge e travolge tutto. La sua crudeltà non è mai una soluzione. La pace resta sempre l’unica vera vittoria, ora come cento anni fa.

 

 

 

sabato 23 e domenica 24 maggio in prima nazionale al Teatro India di Roma

Fresi_Di Maio_Sepe_Laterza_Cristini

liberamente tratto dall’omonimo libro di Antonio Gibelli

drammaturgia Paolo Di Maio

regia Roberto Di Maio

con Stefano Fresi, Lucrezia Guidone, Diego Sepe,

Rosario Petix, Beatrice Fedi, Piero Cardano, Giulio Cristini

 

ideazione Compagnia DeMix – produzione esecutiva Margherita Laterza

aiuto regia Graziano Molino – disegno luci Paride Donatelli – scene Luca Stadirani

musiche Claudio Cotugno (ATO) – video mapping Federico Spaziani – costumi Giulia Camoglio

 

Produzione Editori Laterza

con il sostegno di Presidenza del Consiglio dei Ministri

in collaborazione con Teatro di Roma

ufficio stampa compagnia

paola rotunno cell.339 3429716

paolasilvia.rotunno@gmail.com

 

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Sabato 23 maggio (ore 21) con replica domenica 24 maggio (ore 18) al Teatro India va in scena in prima nazionale La Guerra Grande – storie di gente comune, uno spettacolo che mette in dialogo le testimonianze del conflitto di cento anni fa con la contemporaneità e con le tecniche dei giorni presenti, in una armonica commistione di stili. La trama della pièce è liberamente tratta da La Guerra Grande. Storie di gente comune, volume curato nel 2014 dallo storico Antonio Gibelli, edito da Laterza. Un’incursione inusuale nelle vite dei combattenti e delle loro famiglie partendo dalle parole che questi hanno scelto durante il conflitto per lasciare una traccia della propria esistenza e per mantenere vivo il contatto con i propri affetti. Lo svolgimento della trama è scandito dalla riproduzione di filmati della guerra (documentari, sequenze cinematografiche tratte dagli archivi dell’Istituto Luce), dalla riproduzione di musica dell’epoca con beat elettronici e dall’uso del video-mapping (proiezione di immagini in movimento sui corpi degli attori e su oggetti specifici). Nella messa in scena il punto di partenza è la vita quotidiana drammaticamente segnata dall’evento bellico. Vite vissute e vite narrate nelle migliaia di lettere che per le prima volta viaggiano così massicciamente da e per le città del fronte bellico durante le date delle battaglie più tragiche.

 

Stefano Fresi veste i panni del Tenente Rossetti, maestro da civile, ufficiale al fronte durante il primo conflitto mondiale. Al suo ufficio di Bologna, dove lavora alle sue dipendenze il giovane soldato Manzi, viene affidato il controllo di tutte le lettere da e per le trincee. Il suo lavoro lo porterà nelle vite dei ragazzi al fronte, nelle case dalle loro donne, madri o mogli, lasciate sole ad occuparsi di tutto. Leggerà le parole di Amedeo che scrive le lettere a sua moglie Gemma. Vivrà le loro ansie, le loro speranze, i loro dolori. Vedrà nascere l’amore tra Giovanni, giovane soldato, e Rosa, crocerossina partita volontaria. Scontrandosi con Don Alfonso, scoprirà la durezza della Guerra passando dall’entusiasmo interventista ad un sempre più convinto sostegno delle ragioni pacifiste. La Guerra stravolge e travolge tutto. La sua crudeltà non è mai una soluzione. La pace resta sempre l’unica vera vittoria, ora come cento anni fa.

 

ufficio stampa compagnia

paola rotunno cell.339 3429716

paolasilvia.rotunno@gmail.com

 

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