Giovedì 28 maggio (ore 21) sul palcoscenico del Teatro India saliranno i giovani attori con e senza disabilità del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli per accompagnarci in un lungo viaggio poetico: da Le Baccanti di Euripide a Le nozze di Anton Cechov a La visita di condoglianze di Achille Campanile fino ad approdare al Rito, dove confluiranno paure e desideri dei ragazzi e di noi adulti, tradotti in segni e simboli come se stessimo sognando ad occhi aperti. Quattro brani per un’unica composizione, La Cerimonia, il nuovo spettacolo diretto da Roberto Gandini su adattamento di Attilio Marangon.
Le Baccanti, Le nozze e Visita di Condoglianze, hanno in comune un rito o una cerimonia «ma sono riti celebrati forzatamente o ipocritamente – racconta Roberto Gandini – che sia la violenza scatenata da Dioniso contro i tebani, o la grettezza degli invitati al matrimonio di Epaminond Maksimovic. L’ipocrisia è l’accusa più grave che i giovani muovono ai vecchi. E le cerimonie sono gli appuntamenti in cui l’ipocrisia si manifesta più chiaramente, specialmente se a quelle cerimonie gli adulti partecipano senza ideali, per abitudine o per calcolo». Nasce da questa riflessione Il Rito, il quarto brano che compone lo spettacolo, una sorta di teatro-danza che porta in scena le improvvisazioni che i ragazzi hanno compiuto sulle musiche di Roberto Gori. Una situazione teatrale dove si possono vivere e condividere pulsioni e desideri; uno spazio dove le diversità e le fragilità trovano senso, diventando abilità emotive anziché mancanze. Un luogo dove è possibile evocare anche chi non c’è, che sia un dio greco o “un’amica lontana”: «Siamo all’inizio di novembre 2014 – continua Gandini – Parlando con Luigia Bertoletti del nuovo saggio spettacolo del Laboratorio Teatrale Integrato “Piero Gabrielli”, le confesso di non avere idea del tema sul quale lavoreremo. “Tu fai sempre così – mi dice – ma in realtà hai già deciso tutto”. Non è vero, non so che pesci pigliare e sono preoccupato, soprattutto perché Luigia è malata e non possiamo condividere le scelte iniziali che di solito facciamo in tre: lei (l’insegnante), Irene Sarti (la neuropsichiatra infantile) e io, (il regista). Dei ragazzi, all’inizio di un nuovo laboratorio, cerchiamo di sapere il più possibile, li osserviamo, impariamo a decifrare cosa dice il loro corpo, il loro sguardo, cerchiamo di capire quali sono le loro abilità teatrali, chi è timido ma si sbloccherà, chi aiuta i compagni in difficoltà. Proviamo ad avvicinarci senza forzare i tempi, con affetto, senza invadenza e impariamo a volerci bene. Poi accade che Luigia muore e ci ritroviamo tutti al suo funerale, e capiamo che per dirle addio non ci basta quella cerimonia funebre. Abbiamo lavorato assieme per ventuno anni, dal 1994, condividendo paure e gioie, rischi e consensi. Non ci possiamo congedare da lei così. Per dirci addio ci serve qualcosa di più forte, gioioso, fisico, amoroso». Così nasce La Cerimonia, lo spettacolo dedicato a Luigia che diventa uno spazio dove la malinconia si mescola a quella dei personaggi delle storie che si raccontano, un posto dove le vulnerabilità diventano invenzioni comiche, un‘occasione per creare una dedica vitale che coinvolga e appassioni anche chi non l’ha conosciuta.
Lo spettacolo continua le repliche venerdì 29 e sabato 30 maggio ore 10.30.
Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli è un’iniziativa promossa e organizzata da Roma Capitale – Assessorato Sostegno Sociale e Sussidiarietà e dal Teatro di Roma. Il gruppo de La Cerimonia è composto da 24 ragazzi con e senza disabilità, di cui più della metà provengono dal Liceo Artistico “Alessandro Caravillani” di Roma e che per la prima volta andranno in scena, a cui si aggiungono i ragazzi che hanno già avuto esperienze nel Laboratorio Teatrale Integrato “Piero Gabrielli”.
Il Piero Gabrielli – scheda storica
Il Teatro di Roma, da sempre sensibile alle problematiche inerenti la disabilità, attraverso il Laboratorio Piero Gabrielli vuole contribuire alla realizzazione di una comunità accogliente e inclusiva nella quale chiunque possa realizzare esperienze di crescita individuale e culturale. Il progetto è promosso e organizzato da Roma Capitale Assessorato Sostegno Sociale e Sussidiarietà, Teatro di Roma e Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. L’iniziativa si rivolge a ragazzi con e senza disabilità con l’obiettivo di creare uno spazio in cui le “differenze possano convivere e diventare una ricchezza” attraverso un reale inserimento sia didattico-educativo che relazionale. Dunque, il teatro come modello di integrazione e collante di un progetto formativo condiviso intorno al comune valore di appartenenza civile di ogni essere umano. Promosso nel 1994 dal Teatro di Roma titolato al suo ideatore e fondatore, affidato al coordinamento di Roberto Gandini per il settore artistico, il Piero Gabrielli è considerato tra i più importanti programmi di “integrazione” e “socializzazione” rivolto a ragazzi con e senza disabilità frutto della sinergia fra professionisti del Teatro e della Scuola e specialisti della riabilitazione. Nel 2007 l’esperienza teatrale di alcuni ragazzi che avevano partecipato ai progetti del laboratorio, prendendo parte a spettacoli come La sirena di Rodari, La tempesta di Shakespeare e Il Purgatorio di Dante, è confluita in una nuova sfida: la nascita della Piccola Compagnia. Con la costituzione di questo gruppo, il “Piero Gabrielli” ha inaugurato una nuova prospettiva nel campo della ricerca teatrale con la disabilità, sperimentando le possibilità lavorative di questi ragazzi disabili e non, che affrontano il teatro con modalità professionali, in condizioni di reale autonomia. Con i suoi allestimenti, adattabili agli spazi più diversi, anche non teatrali, la Piccola Compagnia diffonde lo spirito del “Piero Gabrielli” sia nelle scuole di ogni ordine e grado di Roma, sia sui palcoscenici dei maggiori teatri italiani ed esteri.
Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli è un’iniziativa promossa e organizzata da Roma Capitale – Assessorato Sostegno Sociale e Sussidiarietà, Teatro di Roma, U.S.R. Lazio
Produzione Teatro di Roma
adattamento Attilio Marangon
regia Roberto Gandini
Dal 28 al 30 maggio al Teatro India di Roma
con Veronica Aprile, Jacopo Ciacci, Gianluca Fasulo,
Federico Fedele, Caterina Fiori, Carlos Garcia, Fabrizio Lisi, Edoardo Lombardo,
Vittoria Mazzetti di Pietralata, Chiara Mercurim, Francesca Nicosia, Alessandro Nobile, Gabriele Ortenzi,
Florin Pagnini,Gelsomina Pascucci, Fabio Piperno, Lorenzo Placidi, Ana Rotareanu, Emmanuel Rotunno,
Livia Travia, Rachele Tribuzi, Luca Valentini, Angelica Zaki, Lucia Zorzoli
scena Paolo Ferrari – costumi Loredana Maria Spadoni- musica Roberto Gori
coordinamento pedagogico Carla D’Antimi – coordinamento specialistico Maria Irene Sarti
assistente alla regia Luciano Pastori – supporto pedagogico Giulia Tetta
comunicazione sociale Valerio Mingarelli – foto di scena Achille Le Pera
scene realizzate in collaborazione con Accademia Belle Arti di Roma
docente referente Carlo Bozzo – studenti laboratorio scene e costumi
Alessandra Grieco, Alessia Protani, Cai Yuhuan, Eleonora Emili, Gianmarco Salvati
Giorgia Ricci, Giulia Fiorenza, Gvantsa Zakalashvili, Lara Rosamilia, Chen Yuz
Lucia Carta, Massimiliano Borrelli, Sharon Petrilli, Silvia Materazzi, Valentina Cozzolini
Valentino Mattei, Xu Ruotong, Zhong Lin Yu
in collaborazione con Liceo Artistico A. Caravillani di Roma
dirigente scolastico Giuseppina Chiarolanza
docente referente Patrizia Domenicone
coordinamento istituzionale Piero Gabrielli
Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Sociali, Salute, Casa ed Emergenza Abitativa
Ester Sampaolo, Matteo Cesaretti Salvi
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio- Michela Corsi
gruppo di lavoro Piero Gabrielli – Carla D’Antimi, Anna Laura De Martino, Anna Leo, Elisamarzia Vitaliano
assistenti coord. Pedagogico – Giorgia Roccetti, Giulia Tetta
Teatro di Roma – Settore Attività Culturali