La Biennale di Venezia / Il Leone d’argento Samira Elagoz al 50. Festival Internazionale del Teatro

La Biennale di Venezia / Il Leone d’argento Samira Elagoz

al 50. Festival Internazionale del Teatro

Una storia di amore e di transizione ai confini del mondo: arriva in Italia Seek Bromance, lo spettacolo del Leone d’argento Samira Elagoz in scena giovedì 30 giugno al Teatro alle Tese (ore 18.00). Al loro debutto sul palcoscenico della Biennale Teatro anche Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, autori e interpreti di Sovrimpressioni alle Sale d’Armi (ore 18.00 e 21.00).

E’ ancora possibile vedere le performance site specific di Aine E. Nakamura in Campo Santo Stefano e di Antoine Neufmars in Campo Sant’Agnese, mentre Palazzo Trevisan degli Ulivi (ore 19.00) ospita il penultimo appuntamento con il ciclo di film dedicata a Milo Rau: Familie. Conclude la serata Late Hour Scratching Poetry, reading dai testi di Alda Merini curati da Galatea Ranzi.

“Prima accade la vita, poi creo qualcosa”. Il Leone d’argento Samira Elagoz presenta a Venezia Seek Bromance, la performance-reportage, multimedia happening e docu-fiction in cui l’artista indaga la relazione tra generi nell’era digitale, mettendo al centro il proprio percorso di transizione con un linguaggio originale che sfida la dinamica dello sguardo. Girato nell’arco di tre mesi durante il lock-down, con una macchina, un po’ di soldi, e una scorta di testosterone, Seek Bromance è il racconto del viaggio on the road tra i deserti di Los Angeles e Las Vegas che Samira Elagoz intraprende con l’artista e modello brasiliano transgender Cade Moga, per iniziare un viaggio personale forse più importante: quello attraverso il suo corpo. “Una saga di quasi quattro ore, un vero trans romance collocato alla fine del mondo tra realtà instagrammabile e distopia fantascientifica”, come lo definisce Elagoz. Seek Bromance documenta il percorso di trasformazione parallelo dei due protagonisti, discostandosi dalle modalità con cui tradizionalmente vengono raccontate le vite di persone transgender, mostrandone la realtà quotidiana in tutte le sue sfaccettature. L’obbiettivo, spiega Elagoz in un’intervista, non è quello di educare persone cis-sessuali all’identità trans, ma di “condividere il nostro percorso”.

Seek Bromance prende il titolo dalla canzone che il famoso dj e producer svedese Avicii incise nel 2010. Il termine bromance, usato per la prima volta nel 1990 da David Carnie, indica una forma di amicizia intima tra uomini (bro – brothers + romance).

È liberamente ispirato al film di Federico Fellini Ginger e Fred (1986), Sovrimpressioni, lo spettacolo della compagnia romana guidata dagli autori, registi e performer Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, esponenti di punta del teatro di ricerca italiano ed europeo. Dopo anni di lavori condivisi con altri, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini tornano in scena come la coppia che li ha fatti conoscere, scontrandosi con gli anni che sono passati e con i cambiamenti che li hanno travolti. Assieme a loro, due truccatrici li accompagnano in un processo di trasformazione che renderà Daria e Antonio più simili all’età che hanno, ma in cui ancora non si identificano. Una performance intima, un racconto nostalgico che si svolge sulla soglia tra biografia e finzione, teatro e vita. Sovrimpressioni replica venerdì 1 luglio sempre nelle Sale d’Armi dell’Arsenale con doppio spettacolo (ore 18.00 e 21.00).

Milo Rau: Activism and Intimacy presenta a Palazzo Trevisan degli Ulivi (ore 19.00) Familie, il film tratto dall’omonima opera teatrale, terzo e ultimo episodio di l’Historie(s) du théâtre. Come per i precedenti due capitoli, Five Easy Pieces e La reprise, lo spettacolo, poi diventato film, si ispira a un fatto di cronaca nera. Nel 2007, a Calais, un’intera famiglia – madre, padre e due figli – decide improvvisamente di suicidarsi, lasciando un biglietto di poche parole: “Abbiamo fatto un casino, scusateci”. Interpretato da

una famiglia reale di attori – Filip Peeters, An Miller e le loro due figlie – Familie si interroga sulle ragioni che portano un individuo a pianificare la propria morte, attraverso i monologhi strazianti dei protagonisti dipinti a poche ore dal loro suicidio. Il ciclo è organizzato in collaborazione con la Fondazione Svizzera per la cultura Pro Helvetia e il Consolato generale di Svizzera a Milano

Sarà Romina Colbasso, insieme a Galatea Ranzi, a confrontarsi con la biografia poetica di Alda Merini, tratta da frammenti de La pazza della porta accanto e L’altra verità. Diario di una diversa. L’appuntamento con Late Hour Scratching Poetry si svolgerà, come ogni sera, negli spazi all’aperto dell’Arsenale (ore 22.30).

IL PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 30 GIUGNO

ore 18.00 Teatro alle Tese (Arsenale), Seek Bromance (240’), Samira Elagoz

ore 18.00 Campo Santo Stefano, Under an unnamed flower (ca.40), Aine E. Nakamura, Biennale College Teatro Performance Site Specific

ore 18.00 Campo Sant’Agnese, Odorama (40’), Antoine Neufmars, Biennale College Teatro Performance Site Specific

ore 18.00/21.00 Sala d’Armi (Arsenale), Sovrimpressioni (70’), Deflorian/Tagliarini

ore 19.00 Palazzo Trevisan degli Ulivi, Rassegna Film/ Milo Rau: Activism and Intimacy – Familie (80’), Milo Rau, in collaborazione con la Fondazione Svizzera per la cultura Pro Helvetia e il Consolato generale di Svizzera a Milano

ore 22.30 Arsenale, Late Hour Scratching Poetry, testo Alda Merini, reading a cura di e con Galatea Ranzi e Romina Colbasso, in collaborazione con Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, soundscape e djset Demetrio Catsellucci

Navette gratuite – una al termine dell’ultimo spettacolo e una al termine di Late Hour Scratching Poetry – dall’Arsenale per Sant’Elena, San Zaccaria, Zattere, Tronchetto, Piazzale Roma.

Acquisto dei biglietti online (www.labiennale.org) e nei punti vendita della Biennale: Ca’ Giustinian (10.00>17.00), Infopoints ai Giardini e all’Arsenale (11.00>19.00), un’ora prima dell’inizio degli spettacoli presso la biglietteria dedicata all’Arsenale

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