La bella addormentata nel bosco fiaba in due tempi di Eugenio Monti Colla

La bella addormentata nel bosco

fiaba in due tempi di Eugenio Monti Colla

musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij

scene e luci di Franco Citterio

costumi di Eugenio Monti Colla

realizzati dalla sartoria dell’Associazione Grupporiani

direzione tecnica di Tiziano Marcolegio

regia di Eugenio Monti Colla

ripresa da Franco Citterio Giovanni Schiavolin

i marionettisti

Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella,

Camillo Cosulich, Debora Coviello, Carlo Decio, Cecilia Di Marco,

Veronica Lattuada, Michela Mantegazza, Tiziano Marcolegio,

Pietro Monti, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette

Voci recitanti

Milena Albieri, Loredana Alfieri, Véronique Andrin,

Marco Balbi, Roberto Carusi, Mariagrazia Citterio, Fabrizio De Giovanni,

Lisa Mazzotti, Gianni Quillico, Franco Sangermano

Produzione

ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI

Comune di Milano – Teatro Convenzionato

Atelier Carlo Colla & Figli

via Montegani 35/1 Milano

M2 Abbiategrasso / Tram 3

sabato 14 gennaio 2023 – ore 20:00 domenica 15 gennaio 2023 – ore 16:00 giovedì 19 gennaio 2023 – ore 20:00 venerdì 20 gennaio 2023 – ore 20:00 sabato 21 gennaio 2023 – ore 20:00

domenica 22 gennaio 2023 – ore 16:00 giovedì 26 gennaio 2023 – ore 20:00 venerdì 27 gennaio 2023 – ore 20:00 sabato 28 gennaio 2023 – ore 20:00 domenica 29 gennaio 2023 – ore 16:00 giovedì 02 febbraio 2023 – ore 20:00 venerdì 03 febbraio 2023 – ore 20:00 sabato 04 febbraio 2023 – ore 20:00 domenica 05 febbraio 2023 – ore 16:00

biglietti

intero 16€, ridotto under 25 10€, ridotto over 65 8€,

ridotto soci TCI e Feltrinelli 12€, ridotto dipendenti Comune di Milano 10€, recita del giovedì: ridotto tessera Vieni a Teatro AGIS Lombardia 10€, biglietto verde A Teatro con Fidaty – Esselunga scuole (spettacoli su prenotazione) 8€

spettacolo inserito nel circuito Invito A Teatro

Sulla falsariga delle connotazioni letterarie di Perraul e di La Fontaine si inserisce la struttura teatrale della fiaba, sospesa fra nuvole bianche o minacciose che nulla hanno di vero e di reale. Due soli gli ambienti chiamati a restituire luoghi legati al mondo della natura: una terrazza edificata fra i colori e la curva dell’arcobaleno, e il bosco, tempio consacrato al lungo sonno e all’amoroso risveglio. In questi ambienti si muovono i personaggi in bilico fra la narrazione fabulistica di Perrault (in una brillante traduzione di Collodi, da cui Eugenio Monti Colla ha tratto il testo teatrale) e la struttura librettistica del balletto di Čajkovskij da cui lo spettacolo attinge la parte musicale. Stizza, ira e invidia sono alla fonte di una maledizione terribile che il dispiegarsi degli eventi trasforma in una lunga attesa a cui partecipano i mortali e le creature del sogno. Il castello che si addormenta altro non è che teatro nel teatro.

Alla misteriosa profezia che ferma il tempo, si contrappone la filastrocca della Fata Armonia in cui rime e assonanze si susseguono teneramente a ripetere l’eterno rito della figura materna che acquieta l’animo del bimbo con racconti fantastici. L’arrivo del Principe Desiderio restituisce al fabulistico il sapore della vita cavalleresca: una leggenda che suscita curiosità, fascino e subitaneo amore per la bella principessa vittima del maleficio, l’incontro con il Male e i suoi sortilegi.

Ma la vicenda si snoda verso l’immancabile lieto fine: sconfitte le creature evocate dalla perfida fata, il sentimento si sostituisce a ogni eroica impresa; il bacio profetizzato risveglia la bella e gli abitanti del castello e annuncia le nozze dei due giovani principi. Ed ecco, infine, il magico libro delle fiabe che si apre per

accogliere i celebri personaggi simboli di paure, di trepidazioni, di trasalimenti e di soluzioni gioiose, nel perenne susseguirsi delle generazioni.

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