Gli architetti Lina Ghotmeh e Asif Khan sono stati scelti per la realizzazione di due grandi musei ad AlUla, Arabia Saudita

Gli architetti Lina Ghotmeh e Asif Khan sono stati scelti per la realizzazione di due grandi musei ad AlUla, Arabia Saudita

La Royal Commission for AlUla (RCU) ha annunciato che gli architetti Lina Ghotmeh e Asif Khan sono stati scelti per la realizzazione di due musei di prossima apertura nel contesto dei numerosi beni culturali di AlUla. Ghotmeh progetterà il museo di arte contemporanea e Khan il museo della Via dell’Incenso; entrambi saranno situati ad AlUla, un’area dell’Arabia nord-occidentale con 7.000 anni di storia umana ininterrotta.

Asif Khan, che ha ricevuto un premio MBE per i servizi resi all’architettura ed è attualmente impegnato nel restauro del Barbican Centre e del nuovo London Museum, è conosciuto per il suo approccio rivoluzionario all’architettura che unisce il passato al futuro, ponendo alla base dei suoi progetti la sperimentazione materiale e il contesto sociale.

La pluripremiata Lina Ghotmeh, che sta progettando il Serpentine Pavilion 2023, realizza opere che uniscono arte, architettura e design. La sua tecnica si basa su un processo di approfondita ricerca storica e si sviluppa in completa simbiosi con la natura, come raffinati interventi che stimolano la memoria e i sensi.

Gli architetti sono stati scelti con un concorso internazionale. La giuria, composta da importanti stakeholder e specialisti in architettura, paesaggio e museologia, supportati da una commissione tecnica, è stata presieduta dal Dott. Khaled Azzam, l’architetto del Masterplan Journey Through Time di AlUla.

Siamo lieti di annunciare la nomina degli architetti di questi due importanti musei, i primi di 15 beni culturali che verranno sviluppati nell’ambito del Masterplan Journey Through Time di AlUla. AlUla è uno spettacolare paesaggio da scoprire, dove il patrimonio culturale, le opere della natura e l’essere umano si incontrano per raccontare una lunga e intima relazione tra le persone e il loro ambiente. Questo Masterplan stimolerà la rinascita di AlUla creando una nuova eredità culturale, compresa l’implementazione di un’economia circolare che dovrebbe creare 38.000 nuovi posti di lavoro.

Dr Khaled Azzam – architetto, Masterplan Journey Through Time, Royal Commission for AlUla

L’architettura del museo d’arte contemporanea di AlUla immerge i visitatori in un viaggio artistico dalla vastità del deserto alla lussureggiante oasi culturale di AlUla, unendo l’ambiente naturale, l’agricoltura e l’arte per mettere in luce il cuore della cultura contemporanea. Con diversi padiglioni nei giardini, il museo presenta una costante interazione tra arte e natura, catturando l’essenza di questo luogo unico. Le gallerie offrono vedute sorprendenti e legate alle diverse realtà di AlUla, dai microclimi dell’oasi alla vastità del deserto e suscitano un profondo senso di connessione con la terra e con il suo patrimonio culturale.

Lina Ghotmeh, architetto, museo d’arte contemporanea di AlUla

AlUla mi ha colpito profondamente, così come i membri della comunità locale che ho incontrato.
Il progetto ha la struttura di uno spazio pubblico, non di un museo al chiuso, situato nel quartiere di AlJadidah, con gallerie e spazi dedicati alle esperienze sensoriali e all’apprendimento. Le montagne, che fanno da sfondo costante, sono caratterizzate da dune di sabbia che si allungano fino a lambire i bordi del museo, mentre i giardini a terrazza rappresentano una nuova interfaccia tra il villaggio e l’oasi.

Sono entusiasta di come il museo della Via dell’Incenso possa affermarsi nella memoria collettiva del mondo e diventare una risorsa innovativa per la comunità locale.

Asif Khan, architetto del museo della Via dell’Incenso

Il museo d’arte contemporanea di AlUla è un museo regionale e globale che pone al centro l’Arabia, offrendo una collezione di opere di artisti, provenienti dalle regioni vicine del Mar Rosso, del Mar Arabico e del Mediterraneo orientale, in continuo dialogo con i loro contemporanei di tutto il mondo. Questa collezione mira a svilupparsi insieme agli artisti, includendo un importante programma di opere commissionate. In qualità di principale museo d’arte di AlUla, contribuisce ad accrescere il patrimonio culturale della regione, generando opportunità per artisti, designer, creativi e curatori.

Diversi giardini progettati da artisti contribuiranno ad inserire questa esperienza nel paesaggio circostante. Situato nella caratteristica oasi di AlUla tra orti, palmeti, catene montuose e un antico insediamento umano, il museo sarà caratterizzato da un design attento all’ambiente e fungerà da catalizzatore per il rinnovamento ambientale e la rigenerazione dell’oasi. Sarà strutturato come un arcipelago di padiglioni intervallati da un mosaico di giardini d’artista. La perfetta combinazione tra gallerie, sia interne che esterne, e giardini consentirà ai visitatori di instaurare un rapporto personale con l’arte e il paesaggio naturale.

Il museo della Via dell’Incenso sarà il primo museo al mondo dedicato a questa epica e millenaria rete di importanti rotte commerciali, via terra e via mare, che celebrerà l’eredità culturale di AlUla come luogo di scambio tra diverse civiltà. Il progetto, che fa riaffiorare antiche storie di scambi commerciali e culturali, mette in luce l’Arabia nord-occidentale come importante crocevia. Le narrazioni vive e dinamiche includeranno le scoperte degli scavi in corso, evidenziando il fermento dei siti archeologici di AlUla e l’importanza culturale della Via dell’Incenso. Questo spazio espositivo, all’avanguardia nelle pratiche museali, consentirà ai visitatori di prendere parte a un’interpretazione multidisciplinare, sostenuta da collezioni selezionate.

Il museo della Via dell’Incenso sarà sviluppato in sinergia con l’antico patrimonio di AlUla – tra cui Hegra, il primo sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Arabia Saudita – e con il quartiere che lo ospita, AlJadidah. Sarà un’estensione del tessuto urbano, che si trova ai margini dell’oasi, che si affaccia sulla valle dove si trovano Dadan e Hegra, un tempo città vivaci che hanno prosperato proprio grazie alla Via dell’Incenso. Diretto da esperti del settore e dalla comunità locale, il museo della Via dell’Incenso continuerà a essere sviluppato attraverso un’ampia collaborazione locale e internazionale con specialisti di diversi settori, tra cui il mondo accademico e la museologia.

Entrambi i musei offrono un punto di accesso unico alla ricca e vasta offerta culturale di AlUla e saranno sviluppati con un approccio responsabile alla conservazione, all’interpretazione, al significativo coinvolgimento della comunità e alla presentazione dell’eredità culturale di AlUla. Verrà valutato come ridurre l’impatto ambientale prestando particolare attenzione verso la conservazione, il controllo della temperatura, dell’umidità e dell’illuminazione lavorando con una rete di leader culturali a livello istituzionale, normativo e disciplinare, in uno spirito di continua reciprocità.

Note per i media:

Su AlUla:

Situata a 1.100 km da Riyadh, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, AlUla è un luogo dallo straordinario patrimonio naturale e umano. La vasta area, che si estende per 22.561 km², comprende una lussureggiante valle di oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti del patrimonio culturale che risalgono a migliaia di anni fa, quando regnavano i regni Lihyan e Nabateo.

Il sito più noto e riconosciuto di AlUla è Hegra, il primo patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita. Antica città di 52 ettari, Hegra era la principale città meridionale del Regno Nabateo ed è composta da 111 tombe ben conservate, molte delle quali con elaborate facciate scavate negli affioramenti di arenaria che circondano l’insediamento urbano cinto da mura. Le ricerche attuali suggeriscono che Hegra fosse l’avamposto più meridionale dell’Impero romano dopo la conquista dei Nabatei da parte dei Romani nel 106 d.C. Oltre a Hegra, AlUla ospita anche l’antica Dadan, capitale dei regni di Dadan e Lihyan e considerata una delle città più sviluppate del I millennio a.C. della penisola arabica, e Jabal Ikmah, una biblioteca a cielo aperto con centinaia di iscrizioni e scritti in molte lingue diverse. Anche la Città Vecchia di AlUla, un labirinto di oltre 900 case in mattoni di fango sviluppatesi almeno a partire dal XII secolo, e la Ferrovia dell’Hijaz e il Forte di Hegra, luoghi chiave nella storia e nelle conquiste di Lawrence d’Arabia.

Su Royal Commission for AlUla:

Royal Commission for AlUla (RCU) è stata fondata per decreto reale nel mese di luglio 2017 per proteggere e salvaguardare AlUla, una regione di eccezionale ricchezza culturale e naturale situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita. RCU sta dando inizio ad un piano a lungo termine che crei uno sviluppo sensibile e sostenibile della regione, riaffermando la sua peculiarità nell’essere una delle principali destinazioni archeologiche e culturali del paese e preparandola ad accogliere i visitatori dal mondo. Il processo di sviluppo di RCU della regione di AlUla prevede una vasta gamma di iniziative che comprendono archeologia, turismo, cultura, istruzione e arte riflettendo l’ambizioso impegno dell’Arabia Saudita nello sviluppo del turismo delineato nella Vision 2030.

Lina Ghotmeh lavora e vive a Parigi, dove dirige il suo studio multidisciplinare Lina Ghotmeh – Architecture. Le sue opere visionarie e materialmente sensibili emergono in completa simbiosi con l’ambiente circostante, sollecitando la memoria e i sensi.

Lina Ghotmeh è l’architetto designato per il 22° Serpentine Pavillon di quest’anno e tra i suoi progetti figurano gli Ateliers Hermès (primo edificio a basse emissioni di carbonio e a consumo positivo di energia in Francia), che saranno consegnati nell’aprile del 2023, la torre artigianale Stone Garden e gli spazi per le esposizioni a Beirut (Premio Dezeen Architecture 2021), il Museo Nazionale Estone (Grand Prix Afex 2016, progetto realizzato in collaborazione con Dorell. Ghotmeh.Tane), la mostra Wonderlab Master a Tokyo e Pechino e i premiati ristoranti Les Grands Verres per il Palais de Tokyo di Parigi.

È stata premiata più volte; ha ricevuto il Premio Schelling 2020, il Tamayouz 2020 “Woman of Outstanding Achievement”, il French Fine Arts Academy Cardin Award 2019, l’Architecture Academy Dejean 2016 e il French Ministry AJAP Prize nel 2008. Le sue opere sono state esposte alla XVII Biennale di Architettura di Venezia, al MAXXI di Roma e attualmente al Cooper Hewitt di New York.  È anche molto attiva nella vita accademica ed è stata professoressa della Louis I Khan di Yale e del Gehry Chair dell’Università di Toronto.

 

Asif Khan ha fondato a Londra nel 2007 il suo studio, che progetta edifici, paesaggi, installazioni, mostre e oggetti. Il suo lavoro riguarda l’esperienza sensoriale, l’artigianato, lo scambio culturale e la fusione tra storia e mondi futuri.

Asif Khan attualmente lavora al Barbican Art Centre Renewal, il nuovo Museo di Londra che aprirà nel 2026 e sarà il più grande progetto culturale d’Europa, e alla trasformazione del Liverpool Canning Dock, un sito al centro della Transatlantic Slave Trade. Nel 2020 ha completato i 6,5 km di progettazione dell’area pubblica di Dubai Expo 2020, dove i suoi Entry Portals in fibra di carbonio hanno ricevuto il premio del pubblico Dezeen 2021 e la nomination per il premio Aga Khan per l’architettura. Ha ricevuto il Grand Prix per l’innovazione  (Cannes 2014) e Architect of the Year (German Design Council 2017).

Le sue opere sono state esposte alla Royal Academy of Arts, al V&A, al Salone di Milano, alla Triennale di Milano, alla Gwangju Design Biennale, al Design Museum di Londra, alla London Design Week, alla Tokyo Design Week e attualmente al MAAT di Lisbona. Ha insegnato al Royal College of Art e alla Musashino Art University di Tokyo. Khan è stato premiato con un MBE per i servizi resi all’architettura nel 2017 e attualmente ricopre la carica di Vice Chairman of the Design Museum di Londra.

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