I GIOVEDÌ FUORI FESTIVAL: ELISABETTA POZZI Dà VOCE A TESTORI

Interrogatorio a Maria, un testo che prepotentemente interroga, chiude il fuori festival

I GIOVEDÌ FUORI FESTIVAL: ELISABETTA POZZI Dà VOCE A TESTORI

Tra Sacro e Sacro Monte torna con le performance dal vivo giovedì 2 luglio sulla Terrazza del Mosè a Varese

Interrogatorio a Maria di Giovanni Testori interpretato da una straordinaria Elisabetta Pozzi chiude “I Giovedì Fuori Festival”: l’appuntamento è per giovedì 28 maggio, sin dal mattino, sulla pagina Facebook del festival Tra Sacro e Sacro Monte.

Un omaggio a un grande autore caro al festival con la voce importante del teatro e più volte protagonista al Sacro Monte di Elisabetta Pozzi. Un testo che prepotentemente interroga anche sulla situazione mondiale che stiamo vivendo in questi mesi.

Sarà dunque online questo giovedì il video dello spettacolo, realizzato nel luglio del 2017, con una delle più amate interpreti del teatro italiano che ha messo in scena al Sacro Monte un oratorio sacro, ma di una sacralità tutta umana, intrisa di carne, di dolore e anche di speranza.

Un coro, in un teatro spoglio e privo di uno spazio scenico definito, evoca Maria, la madre del Cristo. Alle domande prevedibili del coro, risponde questa madre delle madri, questa donna delle donne.
Nel testo testoriano la parola diventa vera drammaturgia “sacra”, perché è più grande di chi la dice, risuona come provocazione, chiama l’uomo e ne fa il testimone, il custode del dire secondo il suo destino.

L’ultimo appuntamento per rivivere i momenti di bellezza proposti da dieci anni in cima alla Via Sacra di Varese è anche l’occasione per lanciare la nuova edizione della rassegna di teatro che tornerà con le performance dal vivo giovedì 2 luglio sulla Terrazza del Mosè.

Questi giovedì fuori festival sono stati davvero occasione preziosa per raggiungere il pubblico e gli amici del festival, certi però che solo l’incontro dal vivo con gli artisti ci restituisce quell’esperienza straordinaria che è il rito del teatro – spiega Andrea Chiodi, direttore del festival –. Ecco, una ritualità che sarà ancora più emozionante nel rincontrarci il 2 luglio per un’edizione tutta dedicata alla speranza, unico motore che può farci ripartire con uno sguardo nuovo”.

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