Every letter is a love letter

  1. Every letter is a love letterAnna Oberto | Marcela Moraga | Clarissa FalcoOpeningsabato 16 novembre ore 1816 novembre-26 gennaio 2020a cura diAlessandra Poggianti e Elvira VanniniAssociazioneTERZOPIANO-Piazza dei servi 7-55100 LuccaComunicato stampa, 14 novembre 2019Sarà inauguratasabato 16 novembrealle 18, e resterà apertafino al 26 gennaio 2020, lamostraEVERY LETTER IS A LOVE LETTERdelle artiste Anna Oberto, Marcela Moraga eClarissa Falco, curata da Alessandra Poggianti ed Elvira Vannini perTERZOPIANO artecontemporaneaPiazza dei Servi, 7 LuccaEVERY LETTER IS A LOVE LETTERè una mostra transgenerazionale declinata al femminileche mette al centro la scrittura intima, l’esperienza del fuori tema e di tutto ciò che rimane aimargini delle narrative ufficiali.La mostrasi apre con il lavoro di una delle principali esponenti della scena verbo-visualeitaliana:Anna Oberto(Ajaccio,Italia, 1934), che ha incentrato la sua ricerca artistica eletteraria sul linguaggio e sulla scrittura. Già nelManifesto Femminista Anaculturale, redattonel dicembre 1971, Anna Oberto si poneva la questione della scrittura femminile-non tantoquella letteraria ma quella del privato:“Liberiamo il linguaggio e libereremo la donna!”insieme alla possibilità di sperimentare unascrittura abitata dal «femminile».Non si tratta solo divisual poetryma di un atto di discorso che contesta la grammatica el’alfabeto, il linguaggio si fa situato e femminilizzato e interrompe il “monologo della culturapatriarcale”. Nelle sue tavole e collage la scrittura è rigorosamente a mano, calligrafica, usataper ridare corpo alla parola.E su quel dare corpo alla parola si inserisce la pratica artistica diClarissa Falco(Genova,Italia, 1995). La giovane artista presenta una produzione di lavori che si articola a partiredall’idea di corpo. Corpi come “macchine desideranti’, oltre la distinzione tra soggetto eoggetto, privati delle proprie sembianze per diventare ingranaggi o parti meccaniche

    “Ovunque sono macchine, per niente metaforicamente: macchine di macchine, coi loroaccoppiamenti, colle loro connessioni. Una macchina-organo è innestata su unamacchina-sorgente: l’una emette un flusso, che l’altra interrompe. Ilseno è una macchinache produce latte, e la bocca una macchina accoppiata a quella” (Deleuze e Guattari, AntiEdipo, 1972)Falco sceglie il corpo femminile che viene traslato in elementi industriali creando una nuovagrammatica sull’idea di forza legata al desiderio e alla femminilità.La stessa soggettività femminile che si ritrova nei tessuti andini proposti daMarcela Moraga(San Fernando, Cile, 1975),un mezzo importante per trasmettere e preservare i trattiessenziali della vita di una società. La tradizione della tessitura è, infatti, al centro di tutta lacomunità andina. I tessuti sono la superficie su cui le donne trasferiscono i dati relativi allaloro economia locale, ad incidenti storici ed ai valori estetici. L’artista cilena interviene sudiversi tessuti usando feltro e ricami per illustrare un’altra storia, quella sui processi diestrazione dei minerali nella catena montuosa andina, causa della contaminazione e dellasiccità delle acque e dei conseguenti problemi sociali ed economici che colpiscono gli indigeniandini. Per la prima volta, viene presentata la serie completa, arricchita di due nuovi lavorirealizzati in Toscana.[…] “fatto a mano” […] è emblematico di un nuovo modo di proporre l’operare artisticocome ricerca linguistica, avanzata collettiva e manifestazione di un contenuto ideologico,di come questo unicum può essere agito e circolato nella consapevolezza della funzionedell’artista, per la creazione di una nuova qualità del vivere sociale. […].Il titolo della mostra-EVERY LETTER IS A LOVE LETTER-è ripreso dal romanzo “I Love Dick”di Chris Kraus, pubblicato per la prima volta da Semiotext(e) nel 1997, in cui la protagonista,attraverso montagne di lettere indirizzate ad un uomo, dà voce ai suoi sentimenti efrustrazioni, con la complicità del marito Sylvère Lotringer. «Un nuovo tipo di formaletteraria», ungenre-bendingcui la stessa Kraus ha definito un nuovo genere femminista:«Fenomenologia della Ragazza Solitaria»

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