EVENTI A MILANO Al Centro PIME “Molto lontano, inaspettatamente vicino.La storia della Papua Nuova Guinea cambia prospettiva”

EVENTI A MILANO

Al Centro PIME

“Molto lontano, inaspettatamente vicino.

La storia della Papua Nuova Guinea cambia prospettiva”

Milano, Martedì 27 Aprile ore 16-,30, via Monterosa 81.

Originale esperienza dal vivo di public history con la studiosa Marta Gara

Partecipazione libera ma a numero chiuso. Prenotazioni su  https://centroPIME.org/eventi/molto-lontano-inaspettatamente-vicino-public-history-papua/.

Proseguono gli eventi offerti dal PIME per raccogliere fondi da destinare alle missioni in Papua Nuova Guinea, nell’anno che l’Istituto missionario dedica a questo territorio dell’Oceania, costituito da una serie di isole nell’oceano Pacifico: un paese che, sulla carta, è un paradiso naturale, ma in realtà è tra i più isolati e poveri al mondo.

Il legame con il PIME inizia 170 anni fa: la Papua Nuova Guinea è infatti il primo luogo dove fu avviata l’azione missionaria dei Padri.

Per raccontare gli attuali problemi della Papua Nuova Guinea e per presentare le iniziative previste nel 2021, il PIME ha realizzato il sito www.sorellapng.com ricco di informazioni. La prossima iniziativa in calendario è un’originale esperienza di public history. L’iniziativa si terrà in presenza al Centro PIME di via Monterosa 81 a Milano, martedì 27 Aprile dalle 16 alle 17:30.

“Molto lontano inaspettatamente vicino- La storia della Papua Nuova Guinea cambia prospettiva” è il titolo di questo evento, scritto e curato da Marta Gara, vincitrice della Borsa Piero Gheddo 2020, realizzato con il supporto della Biblioteca del Centro PIME e del Museo Popoli e Culture e con la collaborazione di Daniela Di Mauro, autrice del testo “L’ultimo viaggio di Padre Carlo”, e per le registrazioni, del direttore artistico del teatro del PIME Andrea Zaniboni.

I visitatori saranno guidati da Marta Gara attraverso gli spazi culturali del Centro PIME, a partire dalle collezioni della Biblioteca, sino al patrimonio del Museo Popoli e Culture e alle iscrizioni monumentali. La studiosa interagirà con i presenti per coinvolgerli anche sensorialmente in una rilettura della storia del Paese. Il percorso vuole infatti legare il presente della Papua Nuova Guinea e l’operato delle missioni del PIME nel Paese al più ampio quadro storico che ha caratterizzato quel territorio dalla fine dell’Ottocento, riflettendo sugli effetti del colonialismo europeo, ma anche sulla trasmissione e traduzione globale delle idee di nazione, di comunità e confine. Si ascolteranno musiche e messaggi nel tempo, muovendosi tra diverse sale e interagendo gli uni con gli altri, per mettere in discussione le proprie esperienze, conoscenze ed aspettative. Molti gli interrogativi che si incontreranno, mentre le risposte si faranno attendere: è così che si scoprirà la storia della Papua Nuova Guinea.
L’obiettivo è ampliare il concetto di salvaguardia ambientale, promosso dalla campagna 2021 del PIME a quello di sostenibilità sociale: quest’ultima chiama infatti in causa non solo servizi, educazione ed organizzazione sociale – che le missioni del PIME portano avanti in Papua Nuova Guinea dagli anni Ottanta del Novecento, ma anche una consapevolezza delle memorie e delle identità che attraversano il Paese.

Per partecipare occorre iscriversi sul sito  https://centroPIME.org/eventi/molto-lontano-inaspettatamente-vicino-public-history-papua/.

L’ingresso è libero ma a numero chiuso (max 12 persone). Per maggiori info: biblioteca@PIMEmilano.com

Marta Gara collabora con il PIME in quanto vincitrice della borsa Piero Gheddo 2020 con un progetto di valorizzazione congiunta del patrimonio della Biblioteca e del Museo Popoli e Culture. È storica e dottoranda in Istituzioni e Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Specializzata in storia americana e democrazia partecipativa, è stata visiting scholar alla Georgetown University di Washington, DC (USA) e William P. Heidrich Research Fellow alla Labadie Collection dell’University of Michigan di Ann Arbor, MI (USA). Diplomata nel 2016 al Master di II livello in Public History dell’Università di Modena e Reggio Emilia, si è occupata di valorizzazione del patrimonio e public history per alcune Fondazioni culturali milanesi e nell’ambito dell’associazione professionale Pop History, di cui è socia fondatrice.

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