ERF&TeatroMasiniMusica 2023/24 XII edizione Concerto fuori abbonamento Il Presepio di Greccio Concerto – azione scenica per la Natività

ERF&TeatroMasiniMusica 2023/24

XII edizione

Concerto fuori abbonamento

Il Presepio di Greccio

Concerto – azione scenica per la Natività

ENSEMBLE E CORO DELLA CAPPELLA MUSICALE

DELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO DI RAVENNA

CORO JUBILATE

COMPAGNIA TEATRALE SAN SEVERO

GIUSEPPE SARTI ENSEMBLE

Giuliano Amadei direttore

Musiche di Giovanni Paisiello

Sabato 16 dicembre, ore 21.00

FAENZA – Chiesa della Beata Vergine del Paradiso

Foto artisti in alta risoluzione https://www.dropbox.com/scl/fo/5pwj2b1hqwqp9hitlx2mm/h?rlkey=lqpr8dbr3ve4lxih1580yp751&dl=0

Sabato 16 dicembre (ore 21.00) presso la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso, va in scena il primo dei due appuntamenti fuori abbonamento della stagione musicale di Emilia Romagna Festival a Faenza. Si tratta de “Il Presepio di Greccio. Concerto – azione scenica per la Natività”, uno spettacolo che si lega alla prima rappresentazione del presepe, voluto da Francesco e realizzato a Greccio nel 1223 il giorno di Natale, tre anni prima della morte del Santo.

Questo è l’episodio che la Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna intende rappresentare con un’azione scenica – concerto, in occasione del tradizionale concerto per la Natività che conclude la rassegna musicale ravennate “Musica e Spirito” di quest’anno, ma che prepara – insieme a incontri, concerti, letture che si eseguiranno dal 2024 – l’anniversario della morte di San Francesco nel 2026.

Attori e comparse della Compagnia Teatrale San Severo di Ponte Nuovo con la regia di Francesca Matteucci, daranno vita alla creazione del Presepio di Greccio, da cui prese tradizione il classico presepio che ancor oggi viene allestito in molte case. L’Ensemble e il Coro della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna, insieme al Coro Polifonico Jubilate e all’Ensemble d’archi “Giuseppe Sarti”, diretti da Giuliano Amadei, eseguiranno l’inedita Messa in pastorale di Giovanni Paisiello, costituita da Kyrie, Gloria e Credo, intervallando questi momenti liturgici con le varie scene che si succederanno.

La Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna è stata fondata nel maggio 2012 grazie alla collaborazione del gruppo vocale Concentus Novus, della cooperativa Mosaici Sonori e dei Frati Minori Conventuali Francescani. La sua missione è promuovere lo studio e la divulgazione della musica sacra attraverso concerti, corsi, seminari e conferenze. Specializzata nel repertorio barocco, la Cappella esegue opere di autori noti e meno noti, con particolare attenzione all’interpretazione e alle dinamiche del

periodo. Oltre al barocco, affronta anche altri periodi e generi musicali, inclusi compositori contemporanei che creano opere originali per la Cappella, spesso ispirate ai testi di Dante Alighieri. L’orchestra è composta da musicisti di alto livello, grazie ai quali ha ottenuto un grande successo, attirando un pubblico sempre più numeroso e attento. Attiva dal 2011 – anche se ufficialmente è nata nel 2012 – la Cappella Musicale ha partecipato a numerose rassegne e iniziative culturali. Tra queste, il Concorso nazionale di composizione “Dante in musica” aperto a tutti i compositori che vogliono cimentarsi nella realizzazione di musiche sopra i testi del Poeta, e gli eventi speciali legati a Dante in occasione del 750° anniversario della presenza dei Frati Francescani nella basilica. La direzione musicale è affidata a Giuliano Amadei fin dalla fondazione nel 2012.

Il Coro Polifonico Jubilate, fondato nel 1979 dal Maestro Piero Monti, si ispira al mottetto di Giacomo Carissimi, “Jubilate, gaudete et exultate”. Ha ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali, tra cui il Primo Premio a Castiglion del Lago nel 1985 e il Primo Premio a Vallecorsa nel 1987. Organizzatore di rassegne corali e della serie “Armonie” a Faenza, il coro ha partecipato a festival in diverse città italiane. Collabora con ensemble strumentali e orchestra, tra cui l’Ensemble Strumentale della Scuola di Musica “G. Sarti”, l’Ensemble Harmonicus Concentus e l’Orchestra la Corelli. Impegnato in iniziative benefiche, il coro attualmente diretto da Martina Drudi.

La Compagnia Teatrale San Severo, fondata nel 1984, ha fatto dell’amicizia e solidarietà la base della sua collaborazione. Nel corso degli anni, diversi interpreti si sono avvicendati, contribuendo all’affiatamento del gruppo. Originariamente focalizzata sulla commedia dialettale romagnola, la compagnia ha negli ultimi anni rappresentato opere scritte da Romano Comandini, ottenendo numerosi riconoscimenti in varie rassegne dialettali. Attualmente, il gruppo è composto da membri come Romano Comandini, Giuseppe Zarri, Raffaele Tamburriello e altri, con Giuliana Camorani come regista e altri professionisti nel team.

Nato all’interno dell’omonima Scuola con l’obiettivo di riscoprire il repertorio barocco, l’Ensemble Giuseppe Sarti è una formazione in continuo divenire: oggi conta su una ventina di elementi tra violini, viole, violoncelli, contrabbassi e cembali. Oltra alla musica barocca, studiata e realizzata con minuziosa attenzione alla prassi esecutiva dell’epoca, l’ensemble porta avanti un progetto di riscoperta del fortepiano, strumento ormai quasi sconosciuto ai più.

Giuliano Amadei, musicista ravennate, da oltre 50 anni è organista nella Basilica di San Francesco di Ravenna. Specializzato in musica rinascimentale e barocca, ha fondato e diretto varie formazioni corali, tra cui il Gruppo vocale e strumentale Musica Insieme. Cofondatore dell’Associazione Musicale Nuovo Orfeo, con cui ha contribuito all’allestimento di melodrammi e al censimento degli organi antichi nella provincia, nel 2009 ha creato il complesso vocale Concentus Novus e dal 2012 dirige la Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna.

L’appuntamento è organizzato da Emilia Romagna Festival in collaborazione con Scuola di Musica Sarti Faenza, Associazione Musicale Fattorini, Museo Diocesano di Faenza.

Ingresso con offerta libera a favore delle attività della Scuola di Musica Sarti.

MUSICA A 1 EURO

Parte integrante della stagione invernale di Faenzaè il progetto Educational “Musica a 1 Euro” a coronamento della stagione ERF&TeatroMasiniMusica 2023/24, progetto a cui Emilia Romagna Festival tiene molto e che tanta partecipazione ha avuto nelle passate stagioni. Rimarrà immutata per tutti i ragazzi delle scuole faentine fino a 19 anni la possibilità di accedere a tutti gli spettacoli con un biglietto dal costo simbolico di 1 euro.

La proposta prevede inoltre incontri – concerto e prove aperte in cui i protagonisti dei concerti serali incontrano, parlano, spiegano e interagiscono con i ragazzi. Gli incontri si arricchiranno della presenza di relatori con competenze musicali e didattiche, che stimoleranno gli studenti ad ascoltare, toccare, e vivere la musica, facilitando anche l’interazione con gli artisti.

La dodicesima edizione di ERF&TeatroMasiniMusica è realizzata da Emilia Romagna Festival e dal Comune di Faenza in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica “G. Sarti” di Faenza, Accademia

Perduta/Romagna Teatri, MIC Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Turkish Airlines, ConAMI, Sfera CLAI, BCC Ravennate, forlivese e imolese, AutoSICA

CURRICULA ARTISTI

La CAPPELLA MUSICALE DELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO DI RAVENNA nasce nel maggio 2012 dalla collaborazione del gruppo vocale Concentus Novus, della cooperativa Mosaici Sonori e dei Frati Minori Conventuali Francescani di questa Basilica, per promuovere lo studio e la divulgazione della musica sacra, mediante attività concertistica e iniziative di vario genere, (corsi, seminari, conferenze). Si dedica prevalentemente al repertorio barocco – con particolare attenzione all’interpretazione, approfondendone il linguaggio e le dinamiche – con accompagnamento del basso continuo e di consort strumentale, di autori noti (Monteverdi, J. S. Bach, Haendel, Vivaldi, Telemann) e meno noti (Buxtehude, Durante, Lotti, Tarsia, Caldara, ecc.), i quali hanno comunque lasciato veri gioielli musicali e spesso ispirato quelli più blasonati. Ma affronta anche altri periodi e generi musicali: dalla polifonia del Rinascimento ai mottetti di Mozart. Infine ha al suo attivo anche l’esecuzione di opere di compositori contemporanei che hanno scritto musiche originali, appositamente per la Cappella Musicale, su testi di Dante Alighieri.

L’orchestra, costituita da musicisti con preparazione professionale di ottimo livello, è variamente composta a seconda del repertorio.

La Cappella ha raggiunto risultati invidiabili, tanto per la serietà e la competenza dei suoi componenti, quanto per l’entusiasmo che vi viene profuso, e può contare per i suoi concerti di un pubblico sempre più numeroso e attento. La Cappella Musicale, pur essendosi costituita formalmente nel maggio del 2012, ha iniziato la sua attività concertistica già dal 2011. Da quell’anno ad oggi, infatti, ha eseguito numerosi concerti, partecipando anche a varie rassegne, quali “Itinerari Organistici”, “Pievi in Musica”, “I Concerti del Mare”, “Musica e Spirito”. Quest’ultima iniziativa, realizzata dalla stessa Cappella, propone il coinvolgimento degli ascoltatori alla riscoperta della spiritualità e della bellezza insita nel patrimonio artistico, particolarmente nella musica, idoneo alla dignità del luogo in cui viene presentato. E ciò è attuato con un’attenta ed approfondita ricerca degli autori e presentata di volta in volta con formazioni diverse.

Inoltre è stata la protagonista musicale della rappresentazione eseguita in occasione del 750° anniversario della presenza dei Frati Francescani nella basilica, ha contribuito alla realizzazione di tre serate ispirate a Dante ed alla misericordia con musiche originali di Izutegui Koro ed è stata protagonista dell’azione musicale ispirata all’Alighieri, “Alla ricerca di Dante”, del compositore Federico Bonetti Amendola. Nel 2017 il consueto Concerto per il sommo poeta ha ospitato l’esecuzione di musiche di Matteo Ramon Arevalos.

Dal 2018 viene realizzato un nuovo progetto: il Concorso nazionale di composizione “Dante in musica”, aperto a tutti i compositori che vogliono cimentarsi nella realizzazione di musiche sopra i testi del Poeta. Il vincitore vedrà eseguita la sua opera nella basilica di San Francesco dal nostro ensemble, in occasione del tradizionale Concerto per Dante.

Inoltre ha commentato musicalmente le serate dedicate alla lettura integrale della Divina Commedia, denominata “Incanto Dante”, realizzata in collaborazione con il Centro Dantesco, dal 28 gennaio 2018 fino al settembre 2021, con frequenza mensile (9 all’anno). La recitazione è affidata ad attori del teatro ravennate, coordinati da Chiara Lagani. Infine ha eseguito nel 2021 – anniversario dei 700 anni della morte di Dante – un oratorio espressamente composto per la Cappella Musicale da Aurelio Samorì, con testo del poeta e intellettuale Nevio Spadoni: “Dante e Francesco. Dalla Selva oscura alla Luce”.

La direzione musicale è stata affidata a Giuliano Amadei fin dalla fondazione.

Il CORO POLIFONICO JUBILATE, costituito nel 1979 dal Maestro Piero Monti, ha tratto il suo nome dal mottetto Jubilate, gaudete et exultate di Giacomo Carissimi. Ha partecipato a rassegne e concorsi nazionali vincendo nel 1986 il Secondo Premio a Vittorio Veneto, nel 1985 il Primo Premio a Castiglion del Lago e nel 1987 il Primo Premio a Vallecorsa. Ha organizzato rassegne corali dal 1987 al 1998 e per tre anni la rassegna Armonie, messe-concerto con itinerari musicali-architettonici nella città di Faenza.

Ha partecipato a festival e rassegne in varie città italiane. Dal 1997 collabora con l’Ensemble Strumentale della Scuola di Musica “G. Sarti” di Faenza, dal 2006 con l’Ensemble strumentale Harmonicus Concentus, dal 2016 con l’Orchestra la Corelli.

Collabora con varie associazioni cittadine e in particolare con l’Associazione Musicale “Gabriele Fattorini”, l’Associazione Nostrarte e l’Associazione Autismo Faenza. Il Coro Jubilate è stato diretto dal M° Piero Monti fino al 1989, dal M° Luigi Evangelisti fino al 2012 e negli ultimi 8 anni dal M° Martina Drudi.

COMPAGNIA TEATRALE SAN SEVERO nasce nel 1984 e fin dall’inizio i suoi componenti hanno fatto dell’amicizia e della solidarietà, ma soprattutto dello “stare insieme”, le ragioni principali della loro collaborazione. Nel corso degli anni si sono avvicendati diversi interpreti, più o meno giovani, che si sono avvicinati con passione all’esperienza della commedia dialettale e l’impegno profuso da tutti ha fatto sì che il Gruppo abbia raggiunto, in breve tempo, un affiatamento invidiabile. Il frutto del lavoro di tutti si concretizza in opere di solidarietà sociale e pregio della compagnia è quello di proporre ogni stagione un testo nuovo, in cui l’ambiente romagnolo è interpretato nei suoi aspetti caratteristici. Nel corso degli anni sono andate crescendo le richieste di rappresentazioni durante le quali il pubblico ha dimostrato la propria simpatia e apprezzamento a quanto proposto. Fino al 2008 il Gruppo ha interpretato commedie tratte dal repertorio tradizionale romagnolo.

Negli ultimi anni invece sono state portate alla ribalta opere scritte da Romano Comandini, uno dei componenti “storici” della compagnia, con le quali il Gruppo ha ottenuto numerosi riconoscimenti nelle varie rassegne dialettali: “La cantuné”, portata sulla scena nella stagione teatrale 2007/2008, che si è aggiudicata il premio del pubblico nella Rassegna di S.Pietro in Vincoli, secondo premio sia alla Rassegna di Bubano che a quella della Parrocchia S.Giuseppe di Faenza; “La gònga”, rappresentata nella stagione 2008/2009, seconda classificata alla Rassegna della Parrocchia S.Giuseppe di Faenza; “Ciacàr e…basta” portata in scena nella stagione 2009/2010;”Bòl d’ savòn” anno 2010/11; “La s’infila ma…l’an zira” anno 2011/12; “E carburènt” anno 2012/13; “Sëra l’òs” anno 2013/14; “Schêrp rósi”anno 2014/15; “L’utôm pzultin”anno 2015/16; “Pr’ùna lètra” anno 2016/17, “L’udòr di bajòc” anno 2017/18, “Quàtar ciàcar in piaza” anno 2018/19, “E’culôr dl’acva” anno 2019/20, “E viaz” anno 2021/22. Alcuni attori, inoltre, si sono aggiudicati, nelle commedie sopracitate, premi personali come miglior interpreti. Attualmente fanno parte del Gruppo: Romano Comandini, Giuseppe Zarri, Raffaele Tamburriello, Riccardo Ciappini, Roberta Zoffoli, Patrizia Pascoli, Paola Barboni, Mara Plazzi, Nicoletta Timoncini, Simonetta Melandri, Comandini Giovanni, Francesco Valmorri, Francesco Vasi, Giuliana Camorani (regista), Luciana Valenti (rammentatrice), Elena Monti (parrucchiera e truccatrice).

GIUSEPPE SARTI ENSEMBLE nasce all’interno della Scuola nel 2011 dall’idea del Prof. Paolo Zinzani, violinista, e del Prof. Denis Burioli, violoncellista, di riscoprire il repertorio barocco, ponendosi come obiettivo quello di imparare a suonare e crescere assieme, con una particolare attenzione alla prassi realizzativa del repertorio scelto.

La formazione è in continuo divenire e oggi conta in tutto una ventina di elementi tra violini, viole, violoncelli, contrabbassi e cembali. Ha inoltre portato avanti un progetto di riscoperta di uno strumento ormai da pochi conosciuto come il fortepiano,

Il principale repertorio risulta essere quello Barocco, che viene studiato e realizzato con minuziosa attenzione alla prassi esecutiva dell’epoca. Il gruppo però ha anche compiuto esperienze musicali differenti partecipando per ben due edizioni a “Fiato al Brasile” e partecipando alla cerimonia di commemorazione del pensatore e musicista faentino Caffarelli.

L’Ensemble Sarti si è costruito inoltre uno spazio importante all’interno della realtà culturale manfreda, suonando in tutti i principali luoghi della città e collaborando con varie associazioni – tra cui il Rotaract Club – nella realizzazione di eventi culturali quali un paio di Concerti di Natale, che stanno diventando un appuntamento fisso della vita della città. Ha inoltre collaborato con l’Associazione Acquarellisti Faentini, Palazzo Milzetti con il gruppo danze ottocentesche, con il Museo Internazionale delle Ceramiche, con la Associazione Musicale Fattorini. Ha collaborato inoltre con l’importante Coro Jubilate. È stato inserito all’interno della stagione musicale estiva della città di Faenza “In Tempo. Avvicinamenti al Teatro Masini Musica” e ha eseguito un concerto del tutto particolare anche nella suggestiva location della Grotta Cava Marana nelle colline brisighellesi. Non ultimo per importanza il concerto reading fatto in collaborazione con il Meeting delle Etichette Indipendenti, edizione dei 20 anni, lo scorso settembre 2014 alla Pinacoteca comunale, dal titolo “gli indipendenti all’epoca di Vivaldi

GIULIANO AMADEI ha studiato organo, canto e direzione di coro. È stato organista nella Basilica di San Vitale di Ravenna e da oltre 50 anni è organista nella Basilica di San Francesco di Ravenna. Ha diretto varie formazioni corali, tra le quali l’Associazione Polifonica di Ravenna. Ha fondato e diretto il Gruppo vocale e strumentale Musica Insieme, specializzato in musica rinascimentale e primo barocco. È stato cofondatore dell’Associazione Musicale Nuovo Orfeo (che ha organizzato, tra l’altro, l’allestimento di melodrammi del ‘600-‘700, rappresentati a Ravenna negli anni ’80, nei teatri Alighieri e Rasi, nonché il censimento ufficiale degli antichi organi siti nella provincia, pubblicati negli atti del convegno internazionale sul restauro degli strumenti storici). Ha collaborato in qualità di organista con vari complessi strumentali e vocali ed ha al suo attivo numerosi concerti di musica barocca come baritono solista e direttore. Nel 2009 ha fondato il complesso vocale Concentus Novus e dal 2012 dirige la Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna.

PROGRAMMA DETTAGLIATO: WWW.EMILIAROMAGNAFESTIVAL.IT

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ERF#StignaniMusica 2023/24

VIII edizione

Concerto di Natale

ORCHESTRA DELLA TOSCANA

DIEGO CERETTA direttore

ERICA PICCOTTI violoncello

Mercoledì 20 dicembre, ore 21.00

IMOLA – Teatro Ebe Stignani

FOTO ARTISTI https://www.dropbox.com/scl/fo/5pwj2b1hqwqp9hitlx2mm/h?rlkey=lqpr8dbr3ve4lxih1580yp751&dl=0

Come ogni anno, la stagione musicale organizzata da Emilia Romagna Festival in collaborazione con il Comune di Imola, porta in città il tradizionale Concerto di Natale, che per il 2023 è affidata a due talentuosi ventenni che stanno facendosi largo nei cartelloni internazionali con merito, studio e tenacia. L’appuntamento è per mercoledì 20 dicembre (ore 21.00), con la giovanissima Erica Piccotti, solista e stella assoluta del violoncello, nonostante la giovane età, e Diego Ceretta, direttore principale dell’Orchestra della Toscana, importante formazione che salirà sul palco del Teatro Stignani di Imola insieme ai due giovani artisti.

Sono quasi coetanei Erica Piccotti e Diego Ceretta, direttore principale dell’ORT da questa stagione.

“Young Artist of the Year” 2020 agli International Classical Music Awards (ICMA), Erica Piccotti svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Nata a Roma nel 1999, e diplomatasi in violoncello a soli 14 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, le è stata conferita l’onorificenza di Alfiere della Repubblica Italiana da parte del Presidente della Repubblica “per gli eccezionali risultati in campo musicale in giovane età”. Tanto repertorio da camera nei suoi concerti, ma anche, ultimamente, la collaborazione con la bacchetta di Antonio Pappano, con cui ha eseguito il Concerto n.1 di Haydn insieme all’Orchestra Filarmonica di Benevento. Tra gli altri recenti impegni, il Concerto di Schumann con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Daniel Oren, il debutto al Kronberg Academy Festival, alla Konzerthaus di Berlino, allo Schloss Elmau con Mischa Maisky, Frans Helmerson e Daishin Kashimoto, alla IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, all’Helsinki CelloFest. Ha, inoltre, condiviso il palcoscenico con importanti artisti quali Salvatore Accardo, Mario Brunello, Bruno Canino, Gidon Kremer, Bruno Giuranna, Massimo Quarta, il Quartetto di Cremona, e nel 2018 ha realizzato il suo primo CD per l’etichetta Warner Classics, in duo con il pianista Itamar Golan (Franck, Prokof’ev, Stravinskij).

Con l’ORT e Ceretta, Erica suona le Variazioni su un tema rococò di Čajkovskij, partitura tanta amata quanto temuta dai violoncellisti, poiché sfida la loro abilità tecnica. Qui Čajkovskij, a fine Ottocento, si volge con nostalgia al secolo precedente, identificato con Mozart e vagheggiato come un paradiso perduto in cui trovare sollievo momentaneo dai suoi tormenti interiori. Un Mozart idealizzato, molto differente da quello reale che invece in questo programma si manifesta con il Divertimento K.136: piccola pagina scritta nel 1772, all’età di sedici anni, in uno stile semplice, cristallino, alla maniera italiana. Chiude il programma la Sinfonia n.8 di Dvořák.

Milanese, 27 anni, Diego Ceretta è tra i giovani direttori italiani più promettenti della sua generazione. Il suo debutto come direttore d’orchestra è avvenuto nel 2016 con l’Orchestra Filarmonica Italiana. Ha poi diretto

diverse orchestre, tra cui l’Orchestra Filarmonica di Sanremo, l’Orchestra Sinfonica Città di Grosseto e l’Ecomusic Big Band presso la Carnegie Hall di New York, presentando anche una prima esecuzione assoluta di Girolamo Deraco. Ha inoltre debuttato nella Stagione di Milano Classica e al Festival MiTo oltre a dirigere la prima assoluta dell’opera “La notte di Natale” di Alberto Cara. Ha lavorato come assistente di Daniele Gatti al Teatro dell’Opera di Roma e ha diretto diverse orchestre in concerti sinfonici e produzioni operistiche in Italia e all’estero. Tra i prossimi impegni, spiccano i debutti in importanti festival e teatri, come il Festival Valle d’Itria a Martina Franca, il Rossini Opera Festival di Pesaro e il Wexford Festival Opera, oltre a numerosi concerti e produzioni con l’Orchestra della Toscana.

Fondata a Firenze nel 1980, per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, l’Orchestra della Toscana conosciuta anche come ORT, è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. L’organico medio è di 44 musicisti che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche. Con sede nello storico Teatro Verdi, dove presenta la propria stagione di concerti, distribuiti poi in tutta la Toscana, l’orchestra suona regolarmente in tutta Italia, ospite più volte del Lingotto di Torino, del Teatro alla Scala e dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro Coliseo di Buenos Aires, a Hong Kong e in Giappone. La sua storia artistica è segnata dalla presenza e dalla collaborazione con musicisti illustri tra cui Salvatore Accardo, Martha Argerich, Yuri Bashmet, James Conlon, suo Direttore onorario, Daniel Harding, e Uto Ughi. La nomina di Diego Ceretta rappresenta una novità per l’Orchestra della Toscana, anche se conferma il tratto distintivo dell’ORT: riconoscere e valorizzare da sempre i giovani talenti.

L’ottava edizione di ERF#StignaniMusica, è realizzata da Emilia Romagna Festival in collaborazione con il Comune di Imola e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Turkish Airlines, Banca di Imola, CLAI, Curti Costruzioni Meccaniche, Sfera, SACMI, Alleanza delle Cooperative, BCC Ravennate, forlivese e imolese, AutoSICA.

INFO BIGLIETTI & ABBONAMENTI https://www.emiliaromagnafestival.it/info-abbonamenti-biglietti-erfstignanimusica/

PREVENDITE SU VIVATICKET https://www.vivaticket.com/it/ticket/orchestra-della-toscana-diego-ceretta-erica-piccotti-concerto-di-natale/219056

PROGRAMMA

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Divertimento per archi in re maggiore n.1 K.136

PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ

Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra op. 33

ANTONÍN DVOŘÁK

Sinfonia n.8 in sol maggiore op. 88 Inglese

CURRICULA ARTISTI

ORCHESTRA DELLA TOSCANA Fondata a Firenze nel 1980, per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. L’organico medio è di 44 musicisti che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche. L’Orchestra ha sede a Firenze nello storico Teatro Verdi, dove presenta la

propria stagione di concerti, distribuiti poi in tutta la Toscana. È oggi guidata dalla direzione artistica di Daniele Spini, nominato nel febbraio 2023; Direttore principale è Diego Ceretta.

L’Orchestra suona regolarmente in tutta Italia, ospite più volte del Lingotto di Torino, del Teatro alla Scala e dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro Coliseo di Buenos Aires, a Hong Kong e in Giappone. La sua storia artistica è segnata dalla presenza e dalla collaborazione con musicisti illustri come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, James Conlon, suo Direttore onorario, Myung-Whun Chung, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma, Emmanuel Pahud, Daniele Rustioni, che ne è stato Direttore musicale e Direttore artistico e ne è adesso Direttore emerito, e Uto Ughi. L’ORT si distingue per l’eccellenza dei musicisti di cui è composta ed è interprete duttile di un ampio repertorio, dal barocco al classicismo, dal romanticismo al Novecento storico, con una particolare attenzione alla musica contemporanea, che l’ha portata a partecipare a importanti manifestazioni come la Biennale Musica di Venezia e il Festival Musica di Strasburgo. L’ORT ha ideato e realizzato il Festival “Play It!” dedicato alla musica italiana del nostro tempo, che nel 2014 ha ricevuto il Premio “Franco Abbiati” della critica musicale italiana quale migliore iniziativa.

I suoi concerti sono trasmessi da Rai Radio Tre e da Rete Toscana Classica; incide per Emi, Ricordi, Agorà, VDM Records, Sony Classical, Warner Music Italia, NovAntiqua Records e Dynamic.

DIEGO CERETTA Nato nel 1996, Diego Ceretta si diploma diciottenne in violino col massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, nella classe di Fulvio Luciani. Ha studiato composizione e a 21 anni si è diplomato con il massimo dei voti e la lode in direzione d’orchestra sotto la guida di Daniele Agiman, sempre al Conservatorio di Milano. Ha frequentato i corsi di direzione d’orchestra tenuti da Gilberto Serembe alla Italian Conducting Academy e ha partecipato come allievo effettivo alle masterclass di direzione d’orchestra di Luciano Acocella e Daniele Gatti alla Chigiana di Siena dal 2018 al 2020.

Debutta nel 2016 con l’Orchestra Filarmonica Italiana. Successivamente dirige l’Orchestra Filarmonica di Sanremo in diversi concerti e tournée (anche con il pianista Andrea Bacchetti), l’Orchestra Sinfonica Città di Grosseto e l’Ecomusic Big Band presso la Carnegie Hall di New York, dirigendo una prima esecuzione assoluta di Girolamo Deraco. Nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano ha diretto l’opera Billy Budd di Federico Ghedini, con la voce recitante di Alessandro Quasimodo. Nel 2019 ha fatto il suo debutto nella Stagione di Milano Classica e al Festival MiTo, dirigendo l’Orchestra dei Conservatori. Ha inoltre diretto la prima assoluta dell’opera La notte di Natale di Alberto Cara nel circuito operistico dei Teatri di Savona e Modena. Nel 2020 ha debuttato con l’Orchestra di Padova e del Veneto ed è stato l’unico finalista italiano al Concorso di direzione d’orchestra “Guido Cantelli” di Novara, vincendo il Premio della Città e un ingaggio presso il Festival Rossini di Bad Wildbad.

Assistente di Daniele Gatti al Teatro dell’Opera di Roma per la prima mondiale dell’opera Julius Caesar di Giorgio Battistelli, è stato quindi impegnato a Cagliari in una serie di concerti sinfonici con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, a Pesaro con l’Orchestra Sinfonica Rossini e a Bolzano per l’incisione di un cd con l’Orchestra Haydn (musiche di Rossini, Respighi e Mendelssohn). Ha inoltre collaborato con la Danish Radio Symphony Orchestra per l’esecuzione della Sinfonia n.2 di Mahler con Fabio Luisi. Ha poi diretto La Sonnambula al Teatro Lirico di Cagliari, una serie di concerti con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento nell’ambito del Festival di Musica Sacra, concerti con la Krakow Philharmonic a Cracovia e al Festival Rossini di Bad Wildbad, Il Matrimonio Segreto ad Ancona; una nuova produzione di Macbeth (con la regia di Pierluigi Pizzi) per la Rete Lirica delle Marche ad Ascoli Piceno, Fano e Fermo, ed è salito sul podio del Maggio Musicale Fiorentino con un programma sinfonico.

Tra i prossimi impegni: il debutto a Martina Franca al Festival Valle d’Itria con un concerto sinfonico con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari; il debutto al Rossini Opera Festival di Pesaro con un concerto lirico-sinfonico; il debutto al Wexford Festival Opera con Zoraida di Granata di Donizetti; il debutto al San Carlo di Napoli con l’opera di Giovanni Paisiello Don Chisciotte a Parigi al Museo del Louvre e il debutto al Teatro Comunale di Bologna con L’Elisir d’amore; l’inaugurazione della Stagione lirica e sinfonica al Teatro Regio di Parma con La Toscanini, il debutto al Teatro Regio di Torino e all’Opéra Orchestre National de Montpellier, nonché numerosi concerti e produzioni con l’Orchestra della Toscana.

“Young Artist of the Year” 2020 agli International Classical Music Awards (ICMA), ERICA PICCOTTI svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Nata a Roma nel 1999, e diplomatasi in violoncello a soli 14 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, le è stata conferita l’onorificenza di Alfiere della Repubblica Italiana da parte del Presidente della Repubblica “per gli eccezionali risultati in campo musicale in giovane età”.

Tra gli impegni più recenti, il Concerto n.1 di Haydn con l’Orchestra Filarmonica di Benevento, sotto la direzione di Sir Antonio Pappano, il Concerto di Schumann con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Daniel Oren, il debutto al Kronberg Academy Festival, alla Konzerthaus di Berlino, allo Schloss Elmau con Mischa Maisky, Frans Helmerson e Daishin Kashimoto, alla IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, all’Helsinki CelloFest.

È vincitrice di concorsi internazionali tra i quali Rassegna Nazionale d’Archi di Vittorio Veneto, Premio Nazionale delle Arti, Concorso internazionale Premio Città di Padova, Jugend Musiziert di Norimberga, NYIAA Competition, International Cello Competition Antonio Janigro for young cellists a Zagabria. Nel 2017 vince inoltre il 2º premio all’International Johannes Brahms Competition a Pörtschach in Austria. Tra gli altri riconoscimenti, nel 2019 il Diploma d’Onore dell’Accademia Chigiana di Siena, nel 2018 il Landgraf von Hessen-Preis dalla Kronberg Academy, nel 2012 il premio “Adriana Giannuzzi” come migliore violoncellista del Conservatorio S. Cecilia di Roma. Ha ricevuto borse di studio dalla De Sono, dalla Foundation Boubo-Music, e il Premio “Maura Giorgetti” della Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano.

È stata ospite in numerosi festival, tra i quali Chamber Music Connects The World a Kronberg, Verbier Festival Academy, Supercello Festival a Pechino, Al Bustan Festival a Beirut, La Musica Festival a Sarasota, Ciao Festival a Chengdu, Festival de Cordas e Piano a Belo Horizonte, Paganini Festival a Genova, Janigro Festival a Porec, Festival dei Due Mondi di Spoleto e in stagioni concertistiche quali Musikàmera al Teatro la Fenice di Venezia, Associazione Scarlatti di Napoli, Micat in Vertice a Siena dove ha suonato il violoncello Stradivari del 1682, Museo del violino a Cremona (violoncello Stradivari Stauffer del 1700), Teatro Petruzzelli di Bari, e all’estero alla Wigmore Hall di Londra e alla Carnegie Hall di New York. Ha suonato tra le altre con I Pomeriggi Musicali, Orchestra della Toscana, La Verdi di Milano, La Toscanini di Parma, Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova.

Ha condiviso il palcoscenico con artisti quali Salvatore Accardo, Mario Brunello, Bruno Canino, Gidon Kremer, Bruno Giuranna, Louis Lortie, Andrea Lucchesini, Antonio Meneses, Miguel da Silva, Massimo Quarta, Sir András Schiff, Christian Tetzlaff, il Quartetto di Cremona.

Del 2018 il suo debutto discografico, con un CD per l’etichetta Warner Classics, in duo con il pianista Itamar Golan (Franck, Prokof’ev, Stravinskij).

Attualmente si perfeziona con Frans Helmerson presso la Kronberg Academy. Ha iniziato gli studi con Francesco Storino per poi proseguirli con Antonio Meneses presso l’Hochschule der Kunste di Berna, l’Accademia Stauffer di Cremona e l’Accademia Chigiana di Siena.

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