Dal 29 aprile alla Galleria d’Arte Moderna PHARMAKON. Episodio 1

Dal 29 aprile alla Galleria d’Arte Moderna

PHARMAKON. Episodio 1

 

La voce delle nuove generazioni artistiche si esprime in mostra

attraverso installazioni audio, video e fotografia

Roma, 13 aprile 2022 – Pharmakon. Episodio 1 è la prima delle due esposizioni del progetto PHARMAKON, curato dall’Associazione Gandhara, vincitore del bando “VitaminaG”, nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostegno del Dipartimento per la Gioventù.

 

La prima esposizione sarà ospitata alla Galleria d’Arte Moderna dal 29 aprile al 5 giugno, promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

 

Il progetto PHARMAKON ha come obiettivo la riconnessione delle giovani voci artistiche con il territorio e le istituzioni culturali e museali della capitale, oltre che dare la possibilità ai talenti emergenti di poter esprimere il loro sentire artistico in relazione alla società contemporanea. Un sentire generazionale, spesso malinconico, confuso, perso di vista nei meandri della coscienza singola o nella frenesia della società di massa.

In greco pharmakon (φάρμακον) viene inteso come farmaco utile o nocivo, veleno, cura, espediente, una via di fuga dalla realtà per le nuove generazioni che in questo modo cercano riparo dalle frustrazioni e dai disagi che la società contemporanea produce in loro. Secondo il pensiero baudelairiano, l’artista, in questa realtà distopica, innescandosi nel preciso punto di convergenza di un proprio sentire utile ma contemporaneamente anche nocivo, come un pharmakon, trasforma un malessere sterile in malessere espressivo, fecondo, liberatorio, motore di creatività e di pensiero.

 

Con Pharmakon. Episodio 1 questo particolare pensiero viene espresso dal medium del video, da un’installazione audio e dalla fotografia. Sono quattro i giovani artisti in mostra: Evaluna Pieroni, autrice dei cortometraggi Consuelo e Il gioco del bowling, per cui i ricordi, l’infanzia e il gioco sono emblema di un qualcosa che ricerchiamo quando siamo soli e persi o semplicemente delusi dal presente; Amanda Jiang Kohen, con il cortometraggio Prayer Paranoia, si rende artista di un’opera dalle tinte crude e brutali attraverso cui esprimere la propria fascinazione per il concetto di pharmakon nella sua valenza di simbolo di seduzione, ma anche di virtù; Lorenzo Silvestri ha prodotto per il progetto un’audio-installazione intitolata Fantasmi e rumori presenti della città (dedicato ad Anna Collina), un’opera immersiva – costruita da una parte analogica e una digitale – che attinge la sua carica evocativa da frammenti di ricordi, conversazioni e pezzi di vita quotidiana dell’artista; e infine Yis Kid che espone sei fotografie tratte dalla serie Spiders and religious mysticism, un viaggio dentro la decostruzione iconografica della figura umana, traslata in una forma selvaggia, seguendo chiaramente la scuola dell’“informe surrealista”.

A chiudere il progetto PHARMAKON, sempre a cura dell’Associazione Gandhara, sarà la seconda mostra Pharmakon. Episodio 2, dal 22 settembre al 3 novembre presso il Museo delle Mura. La nuova esposizione, perseguendo gli stessi obiettivi della prima, ospiterà le opere di diversi artisti, tra cui Sofia Bordin, Samuele Pepe, Julia Creuheras, Guia Bertorello e Jeronim Horvat.

Gandhara è un’Associazione di promozione sociale fondata nel 2018 da Margherita Musi, Anna Masala, Irene Romito, Giulia Angella, Giulia Loriga, Annaflavia Merluzzi e Rachele Santaniello, una community emergente di giovani curatrici appartenenti alla scena culturale romana.

Gandhara è uno spazio di ricerca artistica all’avanguardia, con l’intento di ideare eventi interattivi dove tecniche espressive vengono a coesistere in una proposta curatoriale concettuale e visiva.

Per info: www.gandhara.info

 

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