I CONCERTI NEL PARCO ESTATE 2023

I CONCERTI NEL PARCO

ESTATE 2023

Parco di Casa Del Jazz

2 luglio – ore 21.00

L’autrice e attrice comica ARIANNA PORCELLI SAFONOV

per l’Inaugurazione della 33°edizione de I CONCERTI NEL PARCO

presenta “Omeophonie”, otto favole omeopatiche per adulti

nelle quali tra umorismo, malignità, autoironia e jam session

lo spettacolo diventa satira sociale

e la morale torna ad insegnare, e si dimostra curativa, facendo ridere

ARIANNA PORCELLI SAFONOV

Arianna Porcelli Safonov, attrice

Michele Staino, contrabasso, basso elettrico

Renato Cantini, tromba

Musiche di Staino – Cantini

La trentatreesima edizione de I Concerti nel Parco inaugura domenica 2 luglio con lo spettacolo “Omeophonie” Favole omeopatiche per adulti di ARIANNA PORCELLI SAFONOV.

Attrice comica e autrice dei suoi monologhi di cabaret, satira sociale e jam session tra musica e ironia, la Safonov porta a I Concerti nel Parco otto favole in musica con l’obiettivo di esorcizzare la decadenza contemporanea.

Otto microcosmi ricchi di sensazioni umanissime, otto piccole storie che disegnano caratteri potenti e psicotici: l’ossessione per l’approvazione altrui di All that Jazz, la cattiveria sfrontata con cui la società si accanisce contro gli studenti preparandoli al supplizio sempiterno che spetta ai creativi di tutto il mondo di Così muore un giovane designer. E poi il culto morboso che ancora oggi accompagna i defunti nelle provincie italiane celebrato da Benito e il gusto per le esequie, l’amara rivelazione che si venga pagati col niente di La nuova moneta, il gusto al fiele dell’opportunismo in amore di Furesta, la telecronaca di un atto

criminale bulimico di Strabel e la sinfonia consolatoria per tutti gli adulti che, come Richi si trovano ogni giorno a dover combattere eroicamente contro i bambini, perdendo miseramente.

Otto sfoghi quotidiani scritti ed interpretati dalla Safonov e impreziositi dalle musiche di Renato Cantini e Michele Staino.

Come tanto tempo fa, quando le fiabe venivano cantate “Omeophonie” è un piccolo scrigno consegnato a chi ascolta, un forziere musicale denso di voci e di pulsioni febbricitanti, di cinismi e di morali profonde che oggi suonano come ingiurie alla modernità ma che un tempo, alla fine del racconto insegnavano qualcosa di grande ed imperituro. La morale torna ad insegnare facendo ridere e così si dimostra curativa. Come le fiabe.

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