I CONCERTI NEL PARCO   ESTATE 2022 Parco della Casa Del Jazz  venerdi 1 luglio 2022 ore 21.00

I CONCERTI NEL PARCO
ESTATE 2022
Parco della Casa Del Jazz
venerdi 1 luglio 2022 ore 21.00
“LETTERA A PASOLINI”
Pasolini 100°
Un progetto su Pierpaolo Pasolini
di Matteo Cerami e Davide Sacco
FRANCESCO MONTANARI
STEFANO DI BATTISTA
Francesco Montanari, narratore
Stefano Di Battista, saxofono
Daniele Sorrentino, contrabbasso, effetti speciali
Matteo Cerami , Davide Sacco – drammaturgia
Davide Sacco,regia
Una produzione LVF
In collaborazione con I Concerti nel Parco e  Altra Scena Srl
Prima Assoluta
Il festival I Concerti nel Parco inaugura venerdì 1 luglio con una Prima Assoluta, “LETTERA A PASOLINI“: nell’ambito delle celebrazioni Pasoliniane 2022, in occasione del centenario dalla nascita del grande poeta,  una nuova produzione LVF  nata da una commissione de I Concerti nel Parco a Francesco Montanari e realizzata in collaborazione con il festival e Altra Scena Srl. Francesco Montanari, romano della generazione ’80, nato quando Pasolini era già scomparso, ma allo stesso tempo profondamente consapevole di quanto l’artista e l’uomo Pasolini abbia significato per la cultura, la letteratura, la società, il costume, in Italia e nel mondo, ripercorre tramite le lettere ricevute da Pasolini il cambiamento di un Paese, l’annichilimento di una società e le eterne speranze dei giovani. Firmano la drammaturgia Matteo Cerami, regista e sceneggiatore, e Davide Sacco, regista e drammaturgo, oggi direttore artistico del Teatro Manini di Narni. Ad accompagnarlo musicalmente il suono unico ed inimitabile del sax di Stefano Di Battista, al quale Montanari è legato da forte amicizia e stima professionale, sentimenti che hanno finalmente trovato, per la prima volta, l’occasione di evolversi in una collaborazione artistica.
“Nell’avvicinarci al Pasolini della rubrica “Le Vie Nuove” – commenta Davide Sacco – siamo rimasti profondamente affascinati dalla profonda divisione tra chi gli scriveva: ragazzi innamoratissimi, fascisti che lo odiavano, professori, massaie. Quello che più ci ha colpiti, però, è stata la straordinaria tenerezza e umanità con cui PPP rispondeva a tutti. E così abbiamo individuato il fil rouge di questo spettacolo: l’attenzione e la responsabilità in particolare nelle risposte ai giovani, che in lui cercavano una bussola per navigare, in un’Italia che stava per cambiare o era già cambiata.”

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