ColornoPhotoLife: in mostra i “confini” di Tina Modotti

ColornoPhotoLife: in mostra i “confini” di Tina Modotti

Fino al 26 novembre 2023 a Colorno (Parma) è possibile visitare in Aranciaia, nei weekend, l’esposizione che racchiude un centinaio di scatti fotografici, lettere, documenti e un film della prima vera reporter sociale, nata a Udine e vissuta a lungo in America Latina

La 14a edizione del festival fotografico ColornoPhotoLife a Colorno (Parma) quest’anno ha proposto il tema “Confini”, interpretato nelle sue molteplici accezioni. Durante le tre giornate clou che si sono svolte dal 13 al 15 ottobre scorsi, si alternati, come di consueto, momenti espositivi di fotografia, proiezione di audiovisivi, presentazioni editoriali, tavoli di letture del proprio portfolio, workshop, concerti musicali e, per il secondo anno, il premio di lettura fanzine Read-Zine.

Fiore all’occhiello dell’edizione 2023 del festival, è la mostra della prima vera reporter sociale “Tina Modotti. Oltre i confini” a cura di Ascanio Kurkumelis, allestita al piano terra dell’edificio settecentesco dell’Aranciaia (piazzale Vittorio Veneto) fino al 26 novembre 2023.

L’esposizione è realizzata con il contributo del Comitato Tina Modotti di Udine e archivio Riccardo Toffoletti e ripercorre la vita e l’opera di una delle fotografe più importanti del Novecento attraverso un centinaio di fotografie, stampe ai sali d’argento degli anni Settanta realizzate direttamente dai negativi originali dell’artista che il compagno Vittorio Vidali consegnò al fotografo Riccardo Toffoletti, protagonista della sua riscoperta.

Insieme agli scatti, ci sono lettere, documenti e “Pelle di tigre”, uno dei film di cui è stata protagonista, che raccontano l’evoluzione del suo linguaggio e il corso della storia di uno spirito indomito, libero e anticonformista nel Messico degli anni Venti. Nella sua vita Tina trasforma il suo modo di fotografare, in pochi anni percorre un’esperienza artistica folgorante: dopo le prime attenzioni per la natura dove cerca l’estetica delle immagini (rose, calli, canne di bambù, cactus) sposta l’obiettivo verso forme più dinamiche, quindi utilizza il mezzo fotografico come strumento di indagine e denuncia sociale diventando un’autrice-attivista. Le sue opere, realizzate con equilibrio estetico, assumono di frequente valenza ideologica: esaltazione dei simboli del lavoro, del popolo e del suo riscatto (mani di operai, manifestazioni politiche e sindacali, falce e martello).

Una grande fotografa, tra le maggiori interpreti femminili dell’avanguardia artistica del secolo scorso, che espresse la sua idea di libertà anche attraverso l’impegno civile, mettendosi al servizio degli ultimi e dei diseredati. La fotografia, l’amore e la libertà sono le coordinate che segnano tutta la vita di Tina. Ancora oggi rimane il simbolo di una donna emancipata e moderna, la cui arte è indissolubilmente legata alla ricerca verso una “nuova umanità. L’ingresso ha un costo di 7 euro (5 € ridotto).

Al suo fianco aperte fino al 26 novembre anche le altre 12 mostre allestite in Aranciaia sia al piano terra che al primo piano, nello spazio del Mupac, museo etnografico dell’uomo e della sua cultura.

In Aranciaia: “Islanda aerial view” di Sandro Santioli, “Il Cammino” di Luciano Bovina, “They have gone” di Lorenzo Vitali e “Lo spettacolo della natura”, una raccolta di 15 anni del concorso Oasis Photocontest. Al Mupac: “Vietato morire – Storie di ordinaria resistenza” di Renata Busettini e Max Ferrero, vincitori della 19a edizione di Portfolio Italia, “Il gigante dai piedi d’argilla” di Francesca Artoni, vincitrice Portfolio Maria

Luigia 2022, “PH” di Michela Mariani, opera vincitrice del concorso “Umane Tracce Awards”. Al loro fianco l’esposizione delle cinque mostre fotografiche inaugurate il 2 settembre: “Unseen” di Alberto Bregani (collaborazione fondazione 3M), “Oltre l’apparenza” di Lidia Caputo, Premio Musa per donne fotografe 2022, “Travelgram” by ColornoPhotoLife, selezione del concorso internazionale Travel Tales Awards, “Thirsty Iran” di Yalda Moaiery, fotoreporter Iraniana, e “Free Iran” di Cesare Augello. Ingresso gratuito.

Tutte le mostre rimarranno visitabili bili fino al 26 novembre il sabato e i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.

Il festival è organizzato dal Gruppo Fotografico Color’s Light in collaborazione con il Dipartimento Cultura della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), è patrocinato dal Comuni di Colorno e di Torrile, dalla Provincia di Parma ed è sostenuto da Regione Emilia Romagna e Fondazione Cariparma, con il supporto di figure professionali coordinate da Gigi Montali, presidente del Gruppo Fotografico Color’s Light.

Negli anni il festival ha cercato di rinnovarsi e proporre nuove attività, in modo da essere attrattivo per il mondo fotografico sia professionale che fotoamatoriale. Per informazioni si consiglia di visitare il sito del Festival www.colornophotolife.it ma anche Facebook e Instagram, costantemente aggiornati.

INFO E PRENOTAZIONI: Sito web: www.colornophotolife.it E-mail: info@colornophotolife.it – prenotazioni@colornophotolife.it

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares