CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS

Il 28 e il 29 aprile 2014 presso l’Accademia Nazionale dei Lincei a Roma si terrà il convegno internazionale Codex Purpureus Rossanensis: storia, diagnostica e conservazione promosso dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma (ICRCPAL).

Il convegno, che prende le mosse dal recente intervento di conservazione diagnostica e di restauro dell’antico e prezioso Codice Purpureo di Rossano, si avvale di un comitato scientifico presieduto da Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico del Presidente della Repubblica Italiana, del quale fanno parte autorevoli studiosi: Maria Andaloro, Maria Bernklau, Guglielmo Cavallo, Andrea Giardina, Antonio Iacobini, Lamberto Maffei, Santo Marcianò, Antonio Paolucci, Cesare Pasini, Bruno Racine, Gianfranco Ravasi, Antonia Pasqua Recchia, Salvatore Settis.

Le due giornate di studi intendono offrire alla discussione pubblica i risultati delle ricerche condotte in seno all’ICRCPAL sul Codice di Rossano, coinvolgendo esperti italiani e stranieri che hanno sviluppato ricerche analoghe su codici purpurei coevi.

 

Il Codice

Il Codex Purpureus Rossanensis, attualmente esposto al Palazzo del Quirinale nell’ambito della mostra “Classicità ed Europa. Il destino della Grecia e dell’Italia” (visitabile fino al 15 luglio 2014), è così denominato dal nome dell’antica diocesi di rito greco presso la quale è tuttora conservato, Rossano. E’ il più rilevante dei tre codici purpurei illustrati conservati in Europa. Esemplare pressoché unico di una ricercata e costosissima generazione di manoscritti biblici, attestata tra il V e il VI secolo, il manoscritto di Rossano documenta una fase cruciale nella storia della cultura grafica e della civiltà artistica tardo antica. L’insieme delle sue tredici miniature con le storie della Passione costituisce forse il più antico ciclo narrativo della Vita di Cristo conservato su pergamena e offre un prezioso riflesso dell’arte pittorica di questo periodo, pochissimo documentata nella fase di passaggio tra la fine dell’età classica e il Medioevo.

L’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario è stato chiamato a prendersi cura dell’aspetto conservativo e diagnostico del Codice Purpureo di Rossano. Attraverso il coordinamento di un Comitato di ricerca appositamente costituito presso l’Istituto, è stata condotta un’indagine interdisciplinare complessiva del codice dal punto di vista storico, artistico, codicologico, paleografico, biologico, chimico, fisico e tecnologico, al fine di chiarire gli aspetti conoscitivi ancora irrisolti insieme alla redazione di linee-guida per la migliore conservazione dell’antico manufatto dal punto di vista ambientale.

 

Il convegno

Il prezioso codice purpureo di Rossano, risalente al VI secolo d.C., è giunto all’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma nel giugno del 2012 perché ne fosse accertato lo stato di conservazione – con particolare riferimento alle pagine miniate che sono state oggetto di numerose indagini storiche e scientifiche – e perché ne fossero ricostruite le travagliate vicende, dall’incendio che l’avrebbe danneggiato nel XVIII secolo all’intervento di restauro documentato nei primi decenni del Novecento. Il convegno “Codex Purpureus Rossanensis: storia, diagnostica e conservazione” presenta gli esiti di questo affascinante percorso di ricerca che ha permesso di individuare alcune rilevanti novità rispetto alla storia conosciuta del codice.

Le analisi non distruttive effettuate nei mesi scorsi nei laboratori dell’Istituto permettono di valutare con obiettività, anche per il futuro, i danni e i fattori di rischio che provocano i timori di tutta la comunità scientifica a proposito del futuro allestimento nel Museo Diocesano di Rossano, invitando a riflettere sulle più idonee soluzioni operative tanto nell’intervento di restauro conservativo che nelle prossime eventuali occasioni espositive.

 

Molteplici sono gli obiettivi perseguiti nell’ambito delle diverse sessioni di studio, tra questi il desiderio di contribuire alla massima valorizzazione di una pregevolissima testimonianza culturale che ha avuto storicamente rilevanti problemi di accessibilità; proporre un confronto con altri codici purpurei miniati presenti in Europa; assicurare la massima divulgazione scientifica dei risultati delle campagne di indagini effettuate. Tutto ciò anche nell’auspicio del riconoscimento del Codice di Rossano come Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco.

La sinergia fra i diversi laboratori scientifici dell’Istituto e gli studiosi dell’ambito storico-artistico di altre Istituzioni ha permesso non solo un’esauriente caratterizzazione del codice, in tutte le sue componenti materiche, ma anche la scelta di metodi di restauro e la proposta di un sistema di conservazione e condizionamento che dovrebbe proteggere il codice negli anni a venire.

Il convegno è così strutturato: dopo i saluti istituzionali, nella prima sessione saranno affrontati da studiosi di area storico-critica e specialisti nel settore della conservazione e del restauro i temi generali relativi alla storia e alla conservazione dell’importante Tetravangelo; nella seduta pomeridiana sono chiamati i relatori rappresentativi delle aree professionali strutturali dell’Istituto, in particolare dell’area scientifica (biologi, chimici, fisici, diagnosti) e tecnica (restauratori) che hanno provveduto a presentare approfondimenti mirati sulle indagini diagnostiche effettuate sul Codex Rossanensis. Un gruppo di comunicazioni affidate a eminenti specialisti stranieri è stato concentrato nella seconda giornata del convegno per mettere a confronto più ampie riflessioni e investigazioni sui codici purpurei.

Riflessioni sull’efficacia di un programma di manutenzione a lungo termine e raccomandazioni per assicurare la migliore tutela di questo capolavoro straordinario concluderanno i lavori.

 

CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS

storia, diagnostica e conservazione

 

Roma, Accademia Nazionale dei Lincei

Palazzo Corsini, Via della Lungara 10

 

 

28 e 29 aprile 2014

Accademia Nazionale dei Lincei – Palazzo Corsini, Via della Lungara 10

Orario: lunedì 28 aprile dalle ore 9.00; martedì 29 aprile dalle ore 9.30

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

 

 

Organizzazione generale Comunicare Organizzando:    Elena Vismara (segreteria organizzativa)

                                                                                                   tel. 06/3225380, fax 06/3224014

                                                                                                   e.vismara@comunicareorganizzando.it

 

Paola Polidoro (ufficio stampa)

                                                                                                   tel. 06/3225380, fax 06/3224014

cell. 328/4116985

                                                                                                   p.polidoro@comunicareorganizzando.it

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