Appuntamenti del 23 agosto al GINESIO FEST 2023 diretto da Leonardo Lidi. Il programma della quinta giornata

Appuntamenti del 23 agosto al GINESIO FEST 2023 diretto da Leonardo Lidi.

Il programma della quinta giornata

Il programma della quinta giornata del Ginesio Fest, Il programma della quinta giornata del Ginesio Fest, vede in scena alle ore 16:30 – presso il Loggiato Teatro “G. Leopardi”, il laboratorio per bambini e famiglie “Calzini in scena” a cura della Compagnia Pouët.

Alle ore 17:00 – presso il Colle Ascarano, TENERSI COMPAGNIA, Storia di una compagnia: Roberto Latini.

Alle Ore 18:00 – presso l’Oratorio San Filippo Neri, spettacolo per bambini e famiglie, “L’incredibile Circo Pouët”; produzione Compagnia Pouët

Ore 18:45 – presso il Belvedere “Monti Azzurri” (Terrazza Residenza Municipale), READING a cura di Remo Girone, che leggerà la seconda parte di “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello, nell’adattamento di Christian La Rosa.

Alle ore 21:30 – presso il Chiostro Sant’Agostino, andrà in scena lo spettacolo “Venere e Adone”, di e con Roberto Latini; musiche e suono Gianluca Misiti. Produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi.

“ Come per il mito, la narrazione cede il posto a variazioni dello stesso tema – scrive Roberto Latini – Il pensiero sollecita continue aperture e aggiungiamo sipari su scene in trasformazione. Lo sguardo sposta il fuoco e abbiamo bisogno di dotarci di una drammaturgia che possa diventare strumento: fluida e plurale.

Venere e Adone si trasforma così in un programma articolato in grammatiche diverse. Assecondiamo la scena nella tentazione di tentativi che si aggiungono progressivamente e numericamente alla prima uscita della scorsa estate. Nel tempo di questo tempo, mi piace sospendermi nello stesso argomento che scelse

Shakespeare quando nel 1593 i teatri a Londra furono chiusi per la peste: Venere e Adone. L’amore terrestre e quello divino nel disarmo di un destino ineluttabile, è il tema trattato da Shakespeare, Tiziano, Rubens, Canova, Carracci, Ovidio.., attraversando il mito nell’arte, come trattenendo il respiro.

Un respiro-fotogramma, solo, fermato, definito, come a impedire che il racconto si possa compiere nel finale che già sappiamo. È forse la speranza che si possa vincere il destino, dando all’Arte il compito di sfidare il tempo e trattenerlo. Sospenderci nella tenerezza. Tra quelli contenuti nelle Metamorfosi di Ovidio è certamente uno dei più sorprendenti: Adone muore nel bosco durante la caccia a un cinghiale e Venere stessa non può nulla oltre il presentimento che la consuma. Anche questo mito ci rivela che gli Dei in tanti casi possono solo arrendersi al cambiamento;

oppure lasciarsi sorprendere. Il corpo di Adone in terra svanisce nell’aria fresca del mattino e dal suo sangue in terra spunta un fiore bianco e rosso. Lo si potrebbe percepire come un “mito della primavera”, il mito della rinascita. Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa. Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito, è logoro, è vecchio. Sconfitto. Eppure, cadendo, fa un volo infinito”.

Proseguono dalle ore 11,30 alle ore 17:30 – presso il Chiostro Sant’Agostino (Sala “Hoc Opus +”) la performance immersiva su prenotazione di “LA STANZA. Esperienza d’archivio in Virtual Reality”, per due spettatori alla volta, diretta da Giulia Ottaviano e Alba Maria Porto.

Inoltre, fino al 26 luglio sarà possibile visitare la mostra – presso il Loggiato dei Lumi in via Giacomo Matteotti – Maschere in Mostra, un’esposizione d’arte di maschera teatrali, manufatti di proprietà dell’attore e collezionista Leonardo Gasparri che ad oggi conta circa 150 pezzi, 125 dei quali sono indossabili e/o indossate. La collezione oltre ad offrire un’interessante varietà di maschere di diversi materiali come cuoio, legno, cartapesta, metallo e tecniche miste, spazia fra esemplari di diverse origini geografiche: come Europa, America latina, Indonesia e Africa. Inoltre l’assortimento proposto di maschere ha degli esemplari che rappresentano varie forme performative, dall’attività teatrale a quella rituale, da quella carnevalesca a quella apotropaica e propiziatoria. Nello specifico il genere teatrale “Commedia dell’Arte” è rappresentato da un numero cospicuo di maschere.

Contestualmente sarà possibile anche visitare la mostra di liuteria “Strumenti dal Mondo” e vedere i preziosi violini di San Ginesio, nonché i quadri del Maestro Maurizio Ermanni, pittore ginesino

prestato alla Provenza. una danza a tre dove le arti si fondono in un unico spazio visivo mantenendo però in egual modo ognuna la propria autenticità. Un incanto per gli occhi e una carezza all’anima.

Tutte le info su: https://www.ginesiofest.it/

Promosso e organizzato dal Comune di San Ginesio in collaborazione con l’Associazione Culturale GINESIO FEST, il festival si avvale della media partner di Rai Radio 3 e di Teatro e Critica, del patrocinio di: Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche, Fondazione Aristide Merloni, Svem Sviluppo Europa Marche, Provincia di Macerata, Parco Nazionale Monti Sibillini, Unione Montana Monti Azzurri. Partner culturali del Festival sono: Amat Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Fondazione Marche Cultura, Unimc, Universita’ di Urbino, Unicam, Univpm. Si ringraziano: C.P.M. Gestioni Termiche, Servizi Stradali S.N.C., Banco Marchigiano, Crucianelli Rest-Edile, Azzacconi, T.E.C. Di Pelacani Luca, Impresa Alidori Mario, Merelli Cave, Papa Nicola, Associati Fisiomed, C.F.L. Ceroni Costruzioni. Grazie a Radio Godot per il sostegno.

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