Al Pigneto la scoperta sotterranea del rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi recuperato e destinato a visite guidate e degustazioni di vini pregiati.

Al Pigneto la scoperta sotterranea del rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi recuperato e destinato a visite guidate e degustazioni di vini pregiati.

Necci dal 1924 inaugura da giovedì 23 settembre 2021 il suo inedito IPOGEO, uno spazio sotterraneo che ha vissuto diverse epoche, con le sue conseguenti trasformazioni. Nell’arco dei secoli il luogo, nato in antichità come cava di pozzolana, in epoca ottocentesca divenne una cantina vinicola e, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzato come un rifugio antiaereo.

Nel 2021, l’anno in cui il mondo ha rallentato la sua corsa a causa dell’emergenza pandemica, lo spazio sottostante il bar del quartiere Pigneto, “rivede la luce” grazie al ritrovamento ed al recupero da parte di Agathe Jaubourg e Massimo Innocenti, gestori del Necci che, dopo un’accurata opera di ristrutturazione conservativa, restituiscono ai romani un luogo suggestivo e decisamente unico nel suo genere.

L’Ipogeo del Necci inizia il suo nuovo corso il 23 settembre, con la mostra fotografica Cosplay di Fabio Trojani, che sarà esposta nell’ipogeo fino al 26 settembre, nell’ambito della quarta edizione del Pigneto Film Festival. L’ipogeo sarà poi visitabile dal pubblico solo su prenotazione e al suo interno, gli avventori saranno accolti dalla cantina di vini incastonata nel tufo e dall’incredibile “cave bar”, già ribattezzato come il “Sotto Sotto”.

Il processo di ristrutturazione, dalla scoperta alla bonifica degli spazi (durato nel complesso 8 mesi), insieme alle testimonianze degli abitanti più anziani del quartiere, hanno dato vita a un documentario in programma al Pigneto Film Festival, dal titolo “ERICOVERO. Storia profonda del quartiere Pigneto” (2021, 25 minuti). Il film, scritto e sceneggiato da Massimo Innocenti per la regia di Alessandro Menale, sarà presentato in anteprima durante il festival nella giornata di sabato 25 settembre.

Le planimetrie del locale, così come quelle del quartiere, mostravano da sempre uno spazio sottostante al bar, che Agathe e Massimo non erano ancora riusciti a trovare. La scoperta è stata un vero e proprio caso – un atto di routine -, come quello d’interrare una pianta che avrebbe adornato il giardino del Necci e che invece, è stata la causa di un disvelamento inedito quanto strabiliante. “I grandi vecchi” del Pigneto lo ricordano ancora. Quel luogo li ha accolti quando per le strade piovevano bombe e la Seconda Guerra Mondiale, minacciava i romani che popolavano la zona. Da questa scoperta è nato il nuovo IPOGEO del Necci, luogo al cui interno si respira ancora la sacralità di quei momenti vissuti dai cittadini.

Gli spazi, divisi in tre macro aree, sono stati bonificati e resi agibili dal lavoro di recupero della coppia, che ha destinato l’insolito luogo a preziosi locali-cantina, un’identità che non è nuova poiché già vissuta in epoca ottocentesca. All’interno dell’ipogeo è stato anche installato un suggestivo cave bar per la degustazione di drink e la mescita delle più pregiate bottiglie di vino e bollicine, selezionate dal locale che da tempo svolge con successo l’attività di ristorazione. A partire da fine settembre infatti, sarà possibile scegliere dalla carta dei vini del locale, esclusive bottiglie conservate alla più ideale delle temperature per vivere un’esperienza originale per tutti i sensi.

L’IPOGEO del Necci, c/o NECCI dal 1924

Via Fanfulla da Lodi, 68 – Pigneto, Roma

INFO e PRENOTAZIONI: 06 97601552 – www.necci1924.com

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