28° SALUZZO ARTE dal 28 maggio al 18 giugno

start/storia e arte – Saluzzo

28° SALUZZO ARTE

dal 28 maggio al 18 giugno

START/ARTE – 28ª Mostra di Arte Contemporanea di Saluzzo Powered by PARATISSIMA

Il Quartiere, Piazza Montebello 1

a cura di Francesca Canfora

sabato dalle ore 15 alle 19

domenica dalle ore 10 alle 19

START/ARTE – 45ª edizione del Premio Matteo Olivero

by Esperienza e The Blank Contemporary Art

Il Quartiere, Piazza Montebello 1

Opera d’arte site specific sempre visitabile

Nessun Dorma installazione site specific a cura della FONDAZIONE GARUZZO

Giardini dell’Annunziata – Primo Cortile presso la Fondazione Scuola APM

Installazione di David Reimondo e Alessandro Sciaraffa

a cura di Alessandro Carrer e Clemente Micciché

Nicola Bolla. The Ghosts of My Friends

La Castiglia – Piazza Castello

a cura di Nicola Davide Angerame

Lunedì – Giovedì – Venerdì – Sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle 18;

Domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle 19

A partire da sabato 27 maggio 2023 alle ore 17.30 prende il via START ARTE con EFFETTO START – la Notte Bianca dell’Arte Contemporanea. In programma un percorso inaugurale a tappe che, a partire dalle 17.30 e con cadenza di un’ora esatta, farà scoprire al pubblico le Mostre e le bellezze della Città di Saluzzo.

In uno slancio di continuità dalla tradizione dell’Antiquariato e dal presente che sempre si rinnova nell’Artigianato, Saluzzo allarga il suo sguardo verso il futuro, sempre di più, città dell’arte contemporanea. Diverse le proposte, diverse le energie che insieme portano nuove proposte in Città e fanno di Saluzzo uno dei poli del contemporaneo.

Da domenica 28 maggio a domenica 18 giugno nella sede de Il Quartiere, in Piazza Montebello 1, sarà possibile visitare la 28ª Mostra di Arte Contemporanea di Saluzzo per la seconda volta Powered by PARATISSIMA. L’esteso progetto espositivo, a cura di Francesca Canfora si articolerà nelle ampie sale del Quartiere, Ex Caserma Musso, e coinvolgerà in tutto circa una trentina di artisti, che interpreteranno il tema Essenziale attraverso le più varie tecniche e linguaggi espressivi. Al fianco dei talenti emergenti più giovani, esporranno artisti più noti e dal curriculum espositivo di lungo corso. Non mancheranno workshop e proposte capaci di costruire relazioni a doppio filo con ragazzi, giovani e territorio. In collaborazione con Maux e le politiche giovanili andrà in scena il workshop Il Giardino Magico di Stefano Fiorina, che si concluderà con un’azione performativa il 26 maggio che coinvolgerà i bambini e le famiglie saluzzesi per la realizzazione di una grande opera collettiva.

La 45ª edizione del Premio Matteo Olivero porta a Saluzzo ogni anno una nuova opera permanente e site specific: promosso dalla Fondazione Amleto Bertoni, dal Comune di Saluzzo e organizzato da The Blank e

Esperienza il premio seleziona il migliore fra i progetti presentati da una selezione di artisti per la realizzazione di un’installazione che troverà collocazione in uno spazio della Città di Saluzzo. Il vincitore dell’edizione 2023 del Premio è Patrick Tuttofuoco che arriva a Saluzzo dopo Marinella Senatore, che con la sua opera Dance First, Think Later ha illuminato il foyer del Cinema Teatro Magda Olivero. Sinestesia Eco dell’Italiano Roberto Pugliese (2021), Campi Flegrei Conferenza del tedesco Veit Laurent Kurz (2020), Harp del colombiano Santiago Reyes Villaveces (2019), Analemma del duo newyorkese Mark Barrow e Sarah Parke (2018).

Dal 27 maggio al 18 giugno la Fondazione Garuzzo presenterà nel cortile della Fondazione Scuola APM Nessun Dorma, un’installazione degli artisti David Reimondo e Alessandro Sciaraffa, un lavoro che metterà in dialogo luce e suono così che il pubblico possa immergersi nella totalità dello spazio riflettendo sull’insieme delle sue caratteristiche e peculiarità.

In occasione della nuova edizione di Start/Arte dedicata al tema dell’Essenzialità, i due artisti dialogheranno con lo spazio del cortile interno della Scuola di Alto Perfezionamento musicale realizzando un lavoro congiunto, un’installazione inedita prodotta ad hoc per la principale manifestazione culturale saluzzese. La ricerca di Reimondo è incentrata sui temi dell’essere umano e del linguaggio, e nel corso degli anni ha elaborato alcuni modelli formali immaginari da cui sono stati sviluppati nuovi codici e sistemi di comunicazione, mentre il lavoro di Sciaraffa è fondato sul suono e sulle molteplici relazioni tra materia, spazio e tempo, combinando spesso performance, scultura e installazione. Nessun Dorma gioca con gli aspetti immateriali dell’arte, in una continua interazione tra sfera visiva e sonora, trasformando il cortile interno dell’APM, già palcoscenico naturale, in uno spazio d’interazione con il pubblico e con la celebre scuola saluzzese. Grazie all’uso di elementi intangibili e in perenne trasformazione, l’installazione chiamerà gli spettatori a farsi parte attiva: nell’esplorare o attraversare lo spazio, oppure sperimentando con una parte del lavoro, il pubblico muterà di continuo la forma e il contenuto dell’opera e potrà averne percezioni differenti con la luce e con il buio.

Nicola Bolla sarà invece protagonista in Castiglia con la mostra NICOLA BOLLA. The Ghosts of My Friends a cura di Nicola Davide Angerame. Il titolo della mostra, di dimensioni museali, proviene da un’epifania vissuta dallo stesso artista quando ritrova un piccolo taccuino inglese manoscritto del primo Novecento che riporta le firme degli amici del proprietario, elaborate in un gioco surrealista che le rende altrettante figure spettrali. Il titolo di questo oggetto è The Ghosts of My Friends. In queste parole Nicola Bolla vede riflesso il senso profondo del suo abitare, ormai da 40 anni, il luogo della propria creatività in quanto spazio occupato da sculture, installazioni e dipinti che egli riconosce come altrettanti “fantasmi di amici”, come presenze al tempo stesso impalpabili ed incisive del proprio immaginario. Curata da Nicola Davide Angerame, la mostra viene costruita come un “viaggio dentro questo teatro dei fantasmi amici” che sorge da un mondo interiore in costante dialogo con la cultura medievale, la storia dell’arte, la spiritualità, la religione, la politica, la guerra e il gioco, proponendo al pubblico circa cento opere prodotte negli ultimi trent’anni di lavoro, tra cui 16 grandi installazioni, decine di sculture, un’installazione inedita più alcune opere site-specific per la prima volta esposte in “versione estesa”. Le opere inedite e gli allestimenti pensati ad hoc, nascono da un dialogo con la storia e gli ambienti della Castiglia di Saluzzo, la quale segna le vicende del marchesato fin dall’epoca medievale, per poi diventare nel 900 un carcere di massima sicurezza. Ed è alla presenza dei carcerati e alle loro storie, che si legano alcuni ricordi d’infanzia di Bolla, la cui casa natale dista poche decine di metri dalla roccaforte.

Novità di quest’anno il workshop Plastic is fantastic! ideato e condotto dall’artista Enrica Borghi che rientra nelle attività collegate al progetto espositivo Essenziale, realizzato da Paratissima per START Saluzzo e curato da Francesca Canfora. L’arte contemporanea diventa il filo conduttore per la progettazione di una serie di iniziative rivolte alla comunità per promuovere la cura dell’ambiente e il riciclo, contro l’abbandono dei rifiuti. Partner di progetto è l’azienda Acqua EVA che nella sede di Paesana ospiterà il workshop nella sua sede e fornirà i materiali utili alla sua realizzazione.

Tutte le informazioni, i dettagli sulle modalità di ingresso e il programma si trovano sul sito http://startsaluzzo.it/ e sui profili social con l’hashtag #Start23 su Facebook e Instagram @StartSaluzzo

 

start/storia e arte – Saluzzo

28° SALUZZO ARTE dal 28 maggio

Inaugurazione Sabato 27 maggio

START/ARTE – 45ª edizione del Premio Matteo Olivero

by Esperienza e The Blank Contemporary Art

Il Quartiere, Piazza Montebello 1

Opera d’arte site specific sempre visitabile

PATRICK TUTTOFUOCO HA VINTO LA

45° EDIZIONE DEL PREMIO MATTEO OLIVERO

L’opera sarà inaugurata il 28 Maggio 2023

e troverà collocazione permanente nell’ex Caserma Mario Musso di Saluzzo

La città, con le installazioni di artisti nazionali e internazionali del Premio Olivero,

ha costruito un percorso culturale e turistico in continua espansione

Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974) ha vinto la quarantacinquesima edizione del Premio Matteo Olivero. Con le sue opere fatte di luci, superfici specchianti e neon colorati, Tuttofuoco inventa dialoghi con il pubblico e con lo spazio che riflettono la radice dinamica e corale della sua ricerca artistica. Le sue opere esprimono uno stato di felice immersione nella realtà intesa come un organismo vivente, positivo, fonte di energia.

Promosso dalla Fondazione Amleto Bertoni, dal Comune di Saluzzo con la curatela di The Blank Contemporary Art e Esperienza Srl, il premio affida a un artista selezionato da una giuria la realizzazione di un’installazione che troverà collocazione permanente in uno spazio della Città di Saluzzo.

Per l’edizione 2023 del Premio, la Giuria è composta da Arturo Demaria Consigliere Fondazione Amleto Bertoni, Valentina Gervasoni curatrice della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Roberto Giordana Direttore Generale Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Tiziana Buccico Istituto Garuzzo per le Arti Visive Saluzzo. L’opera, che sarà inaugurata il 27 maggio 2023, troverà collocazione permanente negli spazi dell’ex Caserma Mario Musso di Saluzzo, andando ad arricchire l’offerta di arte contemporanea della città.

Dal 2018, con la Direzione Artistica di Stefano Raimondi, il Premio Matteo Olivero invita artisti nazionali e internazionali a realizzare delle installazioni nei luoghi più significativi della città, costruendo nel tempo un percorso culturale e turistico in continua espansione. L’installazione di Patrick Tuttofuco nel Quartiere, ex

Caserma Mario Musso, si inserisce in un percorso che comprende le installazioni permanenti di Marinella Senatore presso il Cinema Teatro Magda Olivero (2022), di Roberto Pugliese alla Casa della Musica (2021), del tedesco Veit Laurent Kurz presso Casa Cavassa (2020), del colombiano Santiago Reyes Villaveces negli spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio (2019) e del duo newyorkese Mark Barrow e Sarah Parke che ha creato la sua opera nella Cappella Cavassa (2018).

La ex Caserma Mario Musso – oggi Il Quartiere – è un prestigioso complesso sabaudo, che si trova nel centro cittadino di Saluzzo; un tempo utilizzata come quartiere militare, è stata riconvertita nel tempo a polo culturale. L’insediamento del “quartiere militare” fu deciso dai Savoia subito dopo il Trattato di Lione (1601) che sancì il definitivo passaggio del Marchesato di Saluzzo dalla dominazione francese a quella sabauda. Nel 1683 la città ospitò la cavalleria sabauda; nel 1776, l’architetto saluzzese Michele Borda progettò la sistemazione del “nuovo quartiere della Cavalleria”. La struttura è diventata negli anni uno dei principali poli culturali della città, e con i suoi 2500 mq è oggi tra gli spazi espositivi coperti più grandi della provincia di Cuneo.

Patrick Tuttofuoco (Milano 1974). Frequenta la facoltà di architettura del Politecnico di Milano e l’Accademia di Brera, e tiene la sua prima personale nel 2000 presso lo studio Guenzani del capoluogo lombardo. Partecipa a Exit (2002), mostra di apertura degli spazi espositivi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, alla 50a Biennale di Venezia (2003), a Manifesta 5 (2004) e alla 6a Biennale d’arte contemporanea di Shanghai (2006), dedicata all’hyper design. Nel 2006 la Fondazione Sandretto re Rebaudengo ospita la personale Revolving landscape, progetto nato da un viaggio intorno al mondo di tre mesi attraverso diciotto megalopoli (Milano, Mumbay, Udaipur, Jaipur, New Delhi, Bangkok, Kuala Lumpur, Jakarta, Singapore, Shanghai, Beijing, Seul, San Francisco, Las Vegas, Los Angeles, Mexico City, São Paulo, Rio de Janeiro). Nello stesso anno presenta l’installazione dal titolo Chindia presso la Haunch of Venison gallery di Londra e nel 2007 la grande installazione Future city viene esposta a Roma, in Piazza del popolo, per chiudere la rassegna Enel Contemporanea. Ha esposto le sue opere in mostre personali al Künstlerhaus Bethanien di Berlino (2008), alla Gallery Pilar Corrias di Londra (2009). Tra gli artisti selezionati per la mostra Italics: Italian Art between Tradition and Revolution 1968-2008, al Museum of contemporary art di Chicago (2009), espone al Palazzo di Abrantes di Madrid l’installazione site specific Focus on his eyes nell’ambito della Fiera dell’arte contemporanea della capitale spagnola (2013).

Tutte le informazioni, i dettagli sulle modalità di ingresso e il programma si trovano sul sito http://startsaluzzo.it/ e sui profili social con l’hashtag #Start23 su Facebook e Instagram @StartSaluzzo

 

Nessun Dorma

Installazione di David Reimondo e Alessandro Sciaraffa

28 Maggio – 18 Giugno 2023

Inaugurazione sabato 27 Maggio alle ore 18,30

Giardini dell’Annunziata presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale – Saluzzo

a cura di Alessandro Carrer e Clemente Miccichè

In occasione della settima edizione di StArt/Arte, dedicata al tema dell’Essenzialità, la Fondazione Garuzzo presenta Nessun Dorma, un intervento site specific di David Reimondo e Alessandro Sciaraffa. I due artisti dialogheranno con lo spazio del cortile interno della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale realizzando un lavoro congiunto, un’installazione inedita prodotta ad hoc per la principale manifestazione culturale saluzzese.

L’installazione Nessun Dorma gioca con gli aspetti immateriali dell’arte, in una continua interazione tra sfera visiva e sonora, trasformando il cortile interno dell’APM, che già si presenta quale palcoscenico naturale, in uno spazio d’interazione con il pubblico e con la celebre scuola saluzzese. Il lavoro sarà il frutto di un meccanismo di contrasti, in cui stabilità e movimento, suono e luce, classicità e contemporaneità contribuiranno a coinvolgere il pubblico stimolando una riflessione su molteplici aspetti.

La ricerca di David Reimondo è incentrata sui temi dell’essere umano e del linguaggio, e nel corso degli anni ha ideato dei modelli formali per sviluppare nuovi codici e sistemi di comunicazione; il lavoro di Alessandro Sciaraffa si concentra

invece sul suono e sulle molteplici relazioni tra materia, spazio e tempo, combinando installazione, scultura e performance.

Al centro del cortile è installata l’opera di Sciaraffa Per Sempre e Mai Più, una scultura generata attorno a una coppia di campane utilizzate da Puccini per la Turandot e la Tosca. Il pubblico avrà la possibilità di far risuonare questi straordinari strumenti, la cui voce si propagherà all’interno del cortile rievocando la storia che essi hanno incarnato, dalla vita di Puccini alla strage di Filettole dell’agosto del ‘44, e a cui si aggiunge il nuovo capitolo scritto dall’intervento dell’artista torinese. Le campane sono un tema ricorrente nella ricerca di Sciaraffa, presentato per la prima volta ad Artissima nel 2008 con un’opera monumentale costituita da lastre d’ottone percosse e suonate da un sistema robotico.

A terra e sulle facciate della scuola saluzzese si sviluppa invece il lavoro di Reimondo, che utilizza due differenti modalità di fruizione per comunicare attraverso linguaggi non convenzionali. Sulla superficie in ghiaia del cortile l’artista interverrà disegnando con dei ciottoli neri uno dei suoi simboli etimografici, risultato del tentativo di voler creare nuove relazioni tra significanti e significati, e immaginare un linguaggio che crei con la realtà esterna una connessione più diretta e autentica. Ad oggi Reimondo ha dato vita ad un nuovo e personale vocabolario visivo di segni che copre più di 400 significati diversi. Dalle finestre apparirà invece una sequenza luminosa in alfabeto morse, un codice ormai uscito dall’immaginario e dall’abitudine comune ma che risulta ancora utilizzato in alcuni ambiti specifici, come le comunicazioni aeree e navali. Nuovi linguaggi generano nuovi mondi, reciterà la serie in morse.

L’installazione complessiva chiamerà le persone ad essere partecipi: il pubblico è invitato a esplorare e attraversare lo spazio, interagendo in prima persona con i lavori, mutando di continuo forma e contenuto delle opere. Si produrranno così reazioni differenti a seconda del momento della giornata e delle condizioni atmosferiche circostanti, poiché tanto la parte materiale quanto quella luminosa e sonora non potranno mai essere percepite allo stesso modo, esaltando così la natura processuale

e performativa del lavoro, che proprio come l’opera pucciniana dà vita a un’esperienza diversa a ogni sua esecuzione.

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