Vita di periferia romana: scatti da Nuova Ponte di Nona

L’ultimo piano regolatore ha fatto sì che migliaia di ettari di campagna che circondano la capitale venissero resi edificabili, dando vita a nuovi quartieri. Molti di questi, tuttavia, sono privi di valide infrastrutture che possano collegarli al centro della città e lo stesso vale per i servizi rivolti agli abitanti. La vita nelle nuove periferie romane non è facile né scontata ma sono in molti a non saperlo: relegata ai margini dell’Urbe giace nascosta, rimane confinata in uno spazio geografico e sociale nel quale si addensano i problemi di chi ci vive, i soli a provarla e conoscerla nella sua totalità.2mar

La fotografa Laura Aggio Caldon si è interessata ad una di questa realtà, vale a dire quella di Nuova Ponte di Nona. Costruito a partire dal 2002 lungo la via Collatina, nella periferia orientale della Capitale, il quartiere si estende a ridosso della via del Ponte di Nona, due km prima di Lunghezza, e si costituisce oggi come un enorme complesso di circa ventimila abitanti. Si tratta del primo di una serie di quartieri progettati da zero, in virtù di una nuova tipologia di convenzione fra l’ente locale ed  i costruttori. Nel 2007 è stata aperta l’uscita dell’autostrada A24 e nello stesso anno è avvenuta l’inaugurazione di Roma Est, uno dei più grandi centri commerciali d’Europa.

Ciò che emerge con forza all’interno del breve ma incisivo progetto fotografico della Caldon è di fatto uno dei più grandi problemi del quartiere, ossia l’ emergenza abitativa. Ad esserne interessati principalmente i giovani: circa il 60% dei cittadini del quartiere, infatti, ha meno di 35 anni e numerose sono le famiglie che si ritrovano in difficoltà per via della mancanza di servizi adeguati.

Ogni scatto è una storia di precarietà e disperazione. Valentina e Daniele sono due giovani genitori, immortalati nell’intimità della loro camera da letto. I due hanno occupato un appartamento quando la ragazza era incinta ed adesso sono pervasi da un costante timore, quello di perdere la casa. Evelina è una 20enne che divide una piccola stanza con il fratellino e la madre all’interno dell’edificio che un tempo ospitava l’Asl Roma B. L’occupazione è avvenuta nel dicembre 2013, dopo che circa quaranta famiglie sono state sfrattate da una palazzina privata occupata in precedenza. Attualmente ci vivono sedici famiglie circa.

La Cladon è una giovanissima fotografa di origini milanesi. Dopo aver studiato fotografia all’ISFCI di Roma fino al 2013 ha orientato il proprio lavoro su temi specifici, quali l’approfondimento sociale e giornalistico non solo in Italia ma anche all’estero.

 

 

 

 

Michela Graziosi

 

 

 

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