UN ALTRO MUSEO PER RENZO PIANO. DOPO IL WHITNEY A NEW YORK L’ARCHITETTO PROGETTERÀ IL NUOVO MUSEO ARCHEOLOGICO DI ERCOLANO

Ercolano, famosa nel mondo per gli scavi archeologici della città romana, fondata secondo la leggenda dallo stesso Ercole e distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., potrà a breve vantare un altro lustro.1111

Renzo Piano sta progettando il nuovo museo archeologico di Ercolano. Un’attività in corso da alcuni mesi, che si sta svolgendo nel riserbo più assoluto.

Ma il mese prossimo il lavoro del senatore a vita potrebbe giungere a una prima conclusione, con la consegna dei primi elaborati del progetto.

Del progetto si sa ben poco, certo è che il museo sarà concepito secondo le più recenti tecniche museografiche. Sembra inoltre che l’edificio sarà a bassissimo impatto ambientale, verrà probabilmente realizzato sotto terra per evitare l’alterazione del paesaggio circostante. Il tetto, sull’onda del California Academy of Sciences di San Francisco, potrebbe essere ricoperto da vegetazione, per mimetizzare ulteriormente la costruzione.

Si realizza così uno dei principali sogni di mister David W. Packard, figlio di uno dei fondatori di Hewlett-Packard, il filantropo americano che dal 2000 ha investito qualcosa come 16 milioni di euro nel progetto Ercolano.

Packard, ex professore di latino e greco, ha scelto di lavorare con discrezione, non ama mettersi in mostra e tiene molto alla costruzione di un museo a ridosso dell’area archeologica. È stata una delle prime cose alle quali ha pensato quando 15 anni fa decise di impegnare tutte le sue energie per salvare Ercolano che lo ha nominato cittadino onorario.

L’incontro con l’architetto genovese si è svolto in California. Negli Stati Uniti infatti, Piano ha realizzato alcune delle sue opere più significative, come il Resmick Pavillon a Los Angeles (2010) o il Whitney Museum at Gansevoort di New York, a Manhattan, sulle rive dell’Hudson, che sarà inaugurato il primo maggio prossimo.

Renzo Piano è stato nei mesi scorsi a Ercolano, per effettuare un sopralluogo nell’area che ospiterà il nuovo edificio. Si tratta di una zona ubicata alle spalle dell’attuale Padiglione della barca di Ercolano, un manufatto poco funzionale che potrebbe anche essere rimosso per far posto al nuovo progetto di uno dei maestri dell’architettura contemporanea.

Sarà Un museo destinato a ospitare le migliaia di reperti che sono stipati nei depositi degli scavi. in primis i mobili e gli elementi di arredo in legno conservatisi a Ercolano grazie alle particolari condizioni di seppellimento della città durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d. C.: qui, a differenza che a Pompei, i materiali organici si sono conservati. Ecco allora i resti di cibo, gli infissi, un argano, un’intera barca, le reti, le ceste, i resti di cibo in fondo alle anfore, gli alberi, le travi. Nel museo di Renzo Piano saranno anche esposti gli straordinari gioielli in oro rinvenuti tra il 1980 e 1984 sugli scheletri dei trecento ercolanesi che cercarono rifugio nelle arcate in riva al mare sotto le Terme suburbane. Ampio spazio sarà dato ai depositi, anche per poter conservare e restaurare i materiali antichi che nel corso dell’ultimo decennio di esplorazione stanno venendo alla luce. Come con tutte le altre attività promosse nell’area archeologica, anche il museo sarà progettato e costruito a totale carico della fondazione Packard.

Grazia Manna

 

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