Tiepolo e altri maestri del Settecento. Una mostra alla scoperta della pittura del secolo e del dialogo tra Bergamo e Vicenza
Grazie all’impegno della Fondazione Credito Bergamasco per il restauro di alcuni capolavori di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, di proprietà della Pinacoteca di Vicenza, l’iniziativa Grandi restauri si arricchisce di un nuovo appuntamento, con la mostra a Bergamo intitolata Tiepolo. Genio del secolo. Il Settecento dei protagonisti. L’esposizione, in programma dal 7 ottobre al 28 ottobre 2016 presso il Palazzo Creberg, prevede apertura durante i fine settimana ad ingresso libero, e possibilità di visite guidate gratuite e di catalogo in distribuzione gratuita.
Curatore del progetto è Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Bergamasco, che per l’occasione ha selezionato una trentina di opere, abitualmente conservate all’interno del Palazzo Chiericati a Vicenza. Sulla scia di un fruttuoso dialogo tra Brescia e Vicenza, la mostra si configura come un percorso intriso di arte settecentesca veneta ed europea, che mescola pittura mitologica e di paesaggio, scene sacre e di storia. La rassegna di opere svela il fascino della tradizione decorativa veneziana, rappresentata dal maestro Giambattista Tiepolo, attento ad assorbire con naturalezza le intonazioni stilistiche di altri autori, ed a rielaborarle in chiave personale a livello di sensibilità e tecnica rapida.
Il Salone principale e il Loggiato del Palazzo Storico del Credito Bergamasco ospitano opere di maestri del XVIII secolo, Giambattista e Giandomenico Tiepolo su tutti, svelando ed approfondendo i segni della loro presenza in Italia. Oltre alla Verità svelata dal Tempo di Tiepolo, tela originariamente collocata a Palazzo Cordellina a Vicenza, ed alla Decollazione di San Giovanni Battista, entrambe di Tiepolo padre, in mostra è presente Enea e Anchise realizzata dal figlio Giandomenico Tiepolo.
L’itinerario espositivo si aggancia ad un percorso parallelo, che da Piazza Vecchia con gli affreschi della Cappella Colleoni e la tela del Duomo conduce all’Accademia Carrara, dove sono conservati bozzetti tiepoleschi; si spinge poi alla chiesa parrocchiale di Rovetta, la cui pala d’altare di Giambattista Tiepolo è il risultato di un passato restauro eseguito sempre con il contributo della Fondazione Credito Bergamasco. Il percorso territoriale è oggetto di una sezione del catalogo del progetto, a cura dello storico d’arte Simone Facchinetti, reduce da altre collaborazioni a Londra nell’ambito di alcune mostre alla Royal Academy.
La mostra presenta anche due dipinti di Giovan Paolo Cavagna: La Vergine in gloria e i santi Cristoforo, Rocco e Sebastiano, proveniente dalla chiesa di San Giuliano di Albino, e Miracolo annuale dell’acqua che sgorga dall’arca dei Santi Fermo e Procolo, proveniente dal monastero di San Benedetto a Bergamo. Da segnalare, altresì, due capolavori di Giovan Battista Moroni, quali Ultima cena, dapprima nella chiesa di S.Maria Assunta e S.Giacomo Maggiore Apostolo di
Romano di Lombardia, ed il Polittico della chiesa di S.Giorgio di Fiorano al Serio, composto da sei tele raffiguranti S.Giorgio e una principessa, S.Alessandro, S.Defendente, S.Lucia, S.Apollonia e la Madonna col Bambino.
L’impostazione dei restauri porta il nome di Eugenia De Beni, scomparsa di recente, alla quale la Fondazione Credito Bergamasco ha voluto dedicare l’evento, il catalogo della mostra e le iniziative collaterali in calendario.
I lavori sono stati eseguiti per mano di un gruppo di restauratori bergamaschi, nel quadro di interventi condotti sotto la direzione della competente Soprintendenza. Le date e gli orari di apertura della mostra sono consultabili nel sito www.fondazionecreberg.it.