L’Afghanistan (letteralmente: terra degli Afghani), situato tra le steppe centroasiatiche, la catena himalayana e l’altopiano iraniano, è il crocevia dell’Asia centrale, anche sotto l’aspetto geostrategico: il suo essere la “porta” naturale di passaggio tra il Medio Oriente e il subcontinente indiano ne ha fatto teatro di guerre, violenze, invasioni.La sua popolazione, distribuita non uniformemente su un territorio vasto, arido e montuoso e privo di sbocchi al mare, è composta dal ceppo mongolo, comprendente le etnie uzbeke, turkmene e hazare, e dal ceppo iraniano, che raccoglie le etnie pashtun e tagika (queste ultime costituenti insieme oltre il 60% della popolazione); altre minoranze compongono il restante 10% degli abitanti. Si tratta di popoli di cultura rurale, seminomade e nomade, spesso dotati di struttura tribale, accomunati dalla fede islamica, diffusasi qui tra VII e XII secolo, per lo più sunnita; attualmente la minoranza sciita non raggiunge il 20% della popolazione.