La bellezza salverà il Mondo. Un motto vivo e vegeto che rimbomba, grazie ai Parchi letterari, nel tempio di essa : Palazzo Altemps.

Comunicato stampa: il 27 aprile 2022 i rappresentanti istituzionali e culturali dei 30 Parchi Letterari si sono riuniti a Palazzo Altemps ospiti del Museo Nazionale Romano

La bellezza salverà il Mondo. Un motto vivo e vegeto che rimbomba, grazie ai Parchi letterari, nel tempio di essa : Palazzo Altemps.

Se non potrò piegare gli dei del cielo scatenerò quelli dell’inferno”. Così Virgilio impose al Mondo della cultura, una sorta di sfida che spesso e volentieri premia gli audaci.

E l’audacia, la volontà di cambiare gli ordini degli addenti per ridonar splendore ad un perfetto viso, quello della cultura, da tempo senza sorriso e senza lacrime di gioia, ha premiato lo sforzo posto in campo dall’Associazione Nazionale dei Parchi Letterari. Dopo due anni di oblio forzato, di incontri mai pregnanti di sentimenti e di abbracci, le porte della convivialità e dell’incontro hanno riaperto i loro battenti.

Meglio non si poteva! Si è chiusi gli occhi, si è proceduti al sogno, ed al risveglio un principe dal palazzo d’oro, Stephane Verger, ha spalancato le porte del suo Gioiello Romano: Palazzo Altemps.

Magnificenza e cultura fuse in un abbraccio che dell’amore per la bellezza han reso magica una giornata all’insegna della Cultura tra i Parchi Letterari d’Italia. Virgilio, Jovine, Petrarca, Leopardi, Grazia Deledda, Montale, Carlo Levi, d’Annunzio, Ovidio, Silone, e tanti altri, si son chiamati per nome e ritrovati in uno scenario che ha ridonato loro la vita da esseri viventi. Pian piano, senza fretta, gli ospiti, accolti dalla splendida Luana Alita MICHELI, da Stefano MANGONI e dal Presidente, inopinabilmente emozionato, Stanislao DE MARSANICH, al cospetto delle meraviglie poste in bella mostra nel chiostro e nelle sale del palazzo, hanno colmato il vuoto del bellissimo teatro, posto al piano seminterrato del palazzo “ Altemps “. Un gioiello che premia oltremodo il lavoro svolto dall’Associazione Nazionale dei parchi Letterari. Gli ospiti, accolti senza pari dallo staff del Palazzo governato dal direttore VERGER, hanno così potuto godere dell’esperienza, e non solo oratoria, del sottosegretario di Stato Bruno TABACCI, non prima dei saluti del padrone di casa, del Segretario Generale Stefano MANGONI e del Presidente Stanislao DE MARSANICH 

Notevole lo spazio alle relazioni, peraltro interessantissime e di notevole condizione riflessiva. La presenza massiccia di sindaci ed amministratori, oltre sessanta, e di tutti i rappresentanti dei trenta parchi Italiani, ha mostrato l’interesse e la voglia di partecipazione attiva alla responsabile azione culturale, anche ai fini turistici, che tutti siamo chiamati a svolgere al di là dei campanili e delle visioni politiche. – “L’uomo ha come nutrimento la cultura. E’ l’unico elemento di aggregazione che va oltre ogni confine “– ha esordito il sottosegretario di Stato, Bruno TABACCI. Gli fa eco Alfonso PECORARO SCANIO , che va oltre la bellezza ed il compendio di biodiversità. –“ I Parchi Letterari siano lo strumento per respirare aria di qualità sia dal punto di vista strettamente materiale che da quello immateriale “- conclude un intervento appassionato e pieno di suggestione. Il generale di Brigata, comandante della Regione Carabinieri Forestale Lazio, Cinzia GAGLIARDI, nella sua esposizione convincente e di valore etico senza pari, ha manifestato gratitudine per il lavoro svolto dai Parchi letterari, aggiungendo che il valore aggiunto apportato in merito alla salvaguardia del paesaggio è sicuramente quell’elemento che determina unicità e differenza positiva. Le sue parole –“ Meglio curare e porsi in maniera culturale. Ci sarebbero meno repressioni e sicuramente meno danni da riparare che a volte risultano irreparabili “-.-“ L’unione fa la forza e la rete è l’unica arma possibile per abbattere le indifferenze e le resistenze”- le esaustive parole di esortazione di Antonino LA SPINA, presidente nazionale delle Proloco Italiane, che ha proposto un azione sinergica volta alla partecipazione attiva delle proloco nel mondo dei Parchi Letterari. – “ Una vera sfida condivisa tanto da aver suggellato un gemellaggio con il Parco Molisano nel ricordo di Francesco Jovine “- così ha esordito nel suo intervento il direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, Simone QUILICI. –“ E’ auspicabile trovarsi immersi nel mondo della poesia per estraniarsi dal buio in cui l’uomo vaga senza poterne uscire. Costruiamo un percorso insieme”- ha così concluso. All’unisono il direttore VERGER ha auspicato presto di poter ospitare la sede dei Parchi Letterari e condividere la nascita di un Parco letterario cittadino. La musica del cantautore Lino RUFO ha reso magiche le ore intense. Leggere, nella conduzione, le parole di Maurizio VARRIANO che con la musica di Lino RUFO, hanno condotto l’assemblea a ricondur principe lo scopo.

Dopo l’esaustiva esposizione delle ragioni, che ha inteso proporre l’Assemblea, tra cui la programmazione per l’imminente anno del turismo delle radici, la già Console Generale di Valona, collaboratrice e colonna della Associazione, Luana Alita MICHELI, ha accentuato la proposta di una schedatura delle eccellenze culturali, ambientali ed enogastronomiche delle singole realtà. Lo scopo, trarne condizione per un osservatorio atto all’attuazione di strategie comuni. La condivisione dovrà necessariamente avvenire tramite una cabina di regia che abbia in sé un Comitato Tecnico Scientifico di rilievo. Lo spazio fondamentale, dato ai rappresentanti di Parchi ed ai Sindaci dei luoghi essi ospitanti, è stato fondamentale per determinare contezze, stati, condizioni di sviluppo e di apertura all’esterno. Nota positiva la presenza del Sindaco di Matera, Domenico BENNARDI, il quale ha manifestato la necessità di continuare nel solco segnato e di auspicarsi, convintamente unitariamente all’intera amministrazione, di poter condividere anch’egli, la nascita di un Parco materano. L’occasione di manifestare la convinzione di aver intrapreso la strada giusta, è stata conclamata dal sindaco di Pescina, Mirko ZAURI, che ha presentato all’assemblea il disegno di legge che la Regione Abruzzo ha inteso adottare, affinché si riconosca la rete dei Parchi d’Abruzzo. La vulcanica giornalista Amy ROSENTHAL, nel rimarcare l’importanza ed il grande successo della rivista dei Parchi letterari “ParkTime Magazine“ nella convinzione di quanto lo scrittore israeliano Eshkol Nevo diceva in maniera eloquente : “Casa è un posto in cui puoi tornare se vuoi. E non c’è bisogno di avere più di un posto del genere”, si è dichiarata felicissima di poter dirigere, da ora in poi, tale perla di saggezza. L’emozione e la partecipazione sono state le componenti essenziali dell’incontro, che ha visto innalzare il battito cardiaco nell’ascoltare il racconto della Principessa Soraya MALEK nel porre l’accento sulla dannosa, nonché penosa, situazione delle donne in Afghanistan. –“La presenza di tanti amministratori ha inteso suggellare il successo. Condivisione, passione, cambio di rotta verso un Mondo migliore che saprà sicuramente porre al centro di ogni condizione di vita, la solidarietà culturale per vincere contro ogni mostro atto a depauperare e detronizzare la bellezza. “- Singolari e forti le parole, queste, del sindaco di Monterosso Al Mare, nonché vicepresidente del Parco delle cinque terre, Emanuele MOGGIA –“ La cultura è il saggio elisir per contendersi la bandiera della Pace. Acculturiamoci.”-  così l’assessore Recanatese Rita SOCCIO. I tanti temi affrontati determineranno condizioni di sprono, e le parole di ogni singolo attore hanno già scritto un copione che difficilmente sarà sovvertito da cancellature o sottolineature in rosso.  

Un insieme di premianti esperienze al servizio dell’uomo, affinché i campanili siano vedette per guardar lontano, e non solo salite o scese di scale che non permettono più neanche di riportar le bellissime rime di Montale : “ ho sceso, dandoti il braccio , almeno un milione di scale. E ora che non ci sei  è il vuoto ad ogni gradino”. Che il braccio continui ad essere perno di aiuto e che le scale siano salite sino all’eterno – guardar l’infinito -.

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