Il pregiato Lambrusco Salamino DOP di Carpi spicca il volo grazie alla Cantina Santa Croce.

La nebbia avvolge la vigna, la temperatura è amica, eppure il cielo impedisce lo sguardo limpido, le ciglia hanno timide goccioline e nemmeno sbattendo le palpebre, il panorama può aprirsi, però l’immaginazione regala contorni bellissimi e la mente viaggia. Le mani toccano la nebbia e il cuore ha freddo, riscaldato poi da un’emozione: all’orizzonte freddo e opaco nasce il Lambrusco, un liquido familiare e amico di cene e tavolate, il vino del territorio coccola il cuore e diventa calda coperta in inverno così come fresco compagno nelle sere d’estate. Siamo alla scoperta del territorio di Carpi, qui il Re dei Lambruschi è il Salamino DOP e le vigne sono ordinate, precise, i filari suggeriscono un compito importante: celebrare il mito del buon vino sulle tavole degli italiani. La pluri-premiata Cantina Santa Croce dà il benvenuto nelle sue terre e nel luogo di produzione di numerose etichette di qualità, tra cui Il Primo, un Lambrusco Biologico d’eccezione che si mostra al mondo in una bottiglia della tipologia “albese” dalle forme eleganti e classiche, scura e con l’etichetta invece chiara e sincera come i chicchi da cui è stato creato: qui domina una potente farfalla, nel pieno della sua bellezza e pronta a spiccare il volo. Il Lambrusco Salamino DOP diventa biologico e il bruco si trasforma in farfalla: la magia non crea solo incantesimi nelle vigne, qui, ma anche splendide bellezze, come questo delicato animale, appunto, quando muta e sfida il cielo, la gravità e il tempo per un solo giorno di vita che sia pieno di senso e di gioia. Allo stesso modo, la bottiglia muove le ali: mesi per coccolarne l’essenza e la sua produzione, numerosi giorni per catturarla in bottiglia e prepararla alla tavola e poi l’oggetto prezioso vive il tempo di degustazione da quando salta il tappo e il liquido prezioso danza nei calici, fino a quando anche l’ultima goccia è ormai un ricordo. Eppure una preziosa bottiglia di questa cantina non è solo piacere e condivisione, non è la fatica nei campi e poi la lunga e dolce fermentazione, è anche il regalo ideale per offrire emozioni, per esprimere gratitudine e amicizia e poi anche possesso, regalo e cimelio da esibire in casa dove anche la timida polvere la rende pregiata. Una piccola cantina sociale nata nel 1907 con le regole ancora oggi di una grande cantina privata, così è definita l’azienda dai suoi padri fondatori. Qui si crea il Lambrusco di qualità, e non solo, e la degustazione invita a chiudere gli occhi e assaporare il vino per sentirne il “terroir” con tutti i sensi, per percepirne l’essenza e catturarla in un ricordo: è proprio il clima unico del territorio, l’umido prezioso ingentilito dalla pioggia quando incontra un terreno sabbioso e permeabile, a rendere il Lambrusco Salamino, un vino di qualità e d’eccezione. Ogni bottiglia vuole ricrearne la natura più sincera e gustosa e legata al luogo d’origine: la cantina ha oggi un metodo di raccolta principalmente meccanico e ha voluto sostituire antichi metodi di produzione con nuove tecniche moderne per evolvere il ciclo produttivo, sempre presente e attento alle disciplinari di produzione. Siamo al cospetto di una realtà che negli anni ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: il Lambrusco di Sorbara DOP della Cantina di Santa Croce ha ottenuto il premio come miglior vino frizzante all’evento 5 Star Wines the Book nell’estate del 2021, e nel corso del 2020 diverse etichette di Lambrusco Salamino DOP della cantina hanno ottenuto importanti riconoscimenti di cui l’azienda va fiera. Qui le regole sono importanti, eppure mai ci si dimentica della passione per un mondo ricco di sfumature e sapori, dove l’ultima parola e il punto decisivo lo scrive il territorio.

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