LVNAE: RICERCA,TRADIZIONE E UNO STILE UNICO

Siamo davanti ad una delle realtà enologiche più significative del nostro Paese che ha fatto della ricerca uno strumento per valorizzare la tradizione. Lo ha fatto con uno stile unico sia nella produzione che nella comunicazione, facendo emergere un amore incondizionato per il proprio territorio. La Liguria, infatti, terra di nicchia e di eccellenze, viene impersonificata da quest’azienda-gioiello situata nel Colli di Luni come forse nessun altro potrebbe fare in termini d’immagine, qualità e comunicazione. Una Famiglia dedita all’agricoltura da tre generazioni e che grazie alla passione e alle visioni di Paolo Bosoni, attuale patron di Lvnae, si fa carico anche moralmente della conservazione della cultura di questo territorio: “E’ una responsabilità che ci accompagna da sempre- esordisce Diego Bosoni, figlio di Paolo e punto di riferimento della nuova generazione della Cantina- un valore importante imprescindibile che cerchiamo di riportare in ogni ambito del nostro lavoro, dal vigneto, alla cantina, alle relazioni umane. Noi siamo il nostro territorio e conservare la cultura locale per noi non vuole dire solo aver creato a Ca’ Lvnae il “Museo della Cultura Materiale del Vino” – che racconta con oggetti e fotografie d’epoca la storia della viticoltura locale – ma anche essere da sempre, stimolo e sostegno a piccole realtà contadine che costituiscono quel tessuto economico e sociale che è l’anima di un territorio. Lvnae, un nome che trasuda fascino e curiosità anche solo nel pronunciarlo e che sembra riportarci indietro nella storia: “Il nome LUNAE– continua Diego- si ispira all’antica colonia romana “LUNA”. Questa colonia fu fondata nel 177 a.C. alle foci del fiume Magra e denominata “Portus Lunae” già in epoca Etrusca. La tradizione vitivinicola del territorio, affonda le proprie radici nella storia millenaria di questa terra: Plinio il Vecchio, nella sua opera “Naturalis Historia”a proposito del vino di questo luogo scriveva: “Etruriae Luna palma habet…”(65 d.C.) : “…dell’Etruria, quello di Luni ha la palma…” Questa tradizione millenaria è stata l’origine e l’ispirazione per la scelta del nostro nome. Un nome affascinante, dunque, ed intriso di significato così come il paesaggio nel quale si trova questa splendida realtà quasi al confine con la Toscana, in un territorio molto variegato tra colline, pianure, le Alpi Apuane ed il mare. Condizioni pedoclimatiche queste che non possono non avere un impatto condizionante nella produzione dei loro vini e nello stile che essi veicolano: “I Colli di Luni– ci chiarisce con dovizia di particolari il giovane ma preparatissimo Diego- sono in effetti un microcosmo ricco di differenze. In generale il territorio si può suddividere in tre fasce: la zona pianeggiante, più vicina al mare, quella pedecollinare e infine quella collinare. I nostri Vermentino Labianca, Etichetta Grigia e Etichetta Nera, ne interpretano le differenze in maniera esemplare”. Storia, tradizione e territorio dunque, ma un altro presupposto appartiene di diritto alla forza di questa realtà unica, un presupposto che si lega a doppia mandata alla filosofia aziendale: il Rispetto. Dare amore alla Natura per riceverne in cambio i suoi frutti migliori è un must per una Cantina come Lvnae che interagisce perfettamente con il terroir e che ha intrapreso ormai da anni una politica produttiva che prevede esclusivamente l’utilizzo di concimi naturali. Una filosofa, quella di Lvnae, che implica attenzioni e sforzi quotidiani per il mantenimento dei principi produttivi attraverso i quali realizzano i loro prodotti e che eticamente porta al coinvolgimento diretto di un nutrito nucleo di vignaioli locali che mettono a disposizione le loro piccole produzioni. L’assaggio dei loro prodotti però, è l’aspetto che più ci colpisce durante la nostra visita in quanto riesce a sintetizzare tutti gli aspetti di quest’affascinante visita attraverso le espressioni dei colori e dei profumi dei vini degustati. Tanta sostanza, dunque, idee chiare e una passione che da generazioni è rimasta una costante inossidabile ed in continua crescita. Non potevamo chiudere il nostro approfondimento però, senza farci raccontare da dove nasce la bellezza delle loro etichette che comunque rappresentano il primo impatto con il prodotto e che abbracciano pienamente lo stile di Lvnae rivelando un’attenzione comunicativa importante anche attraverso il “vestito” della bottiglia:” Prima di tutto nasce l’idea di un vino – chiude Diego Bosoni con orgoglio crescente- e spesso è un luogo che ci ispira o una combinazione di elementi. Una volta che il vino ha preso forma, vestirlo è tutta un’altra faccenda! Si tratta di concentrare in pochi cm quadrati tutto un mondo di elementi naturali, storie e sensazioni. Spesso i nomi dei nostri vini sono nati “dal basso”, dall’osservazione, dal lessico famigliare… al quale, a seconda dell’ispirazione, aggiungiamo il nostro tocco creativo… Ogni etichetta è un piccolo biglietto d’invito”Un’perla ligure che impreziosisce orgogliosamente il nostro Paese e che s’incastona con assoluta unicità nell’Olimpo delle Eccellenze del Made in Italy.

 

 

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