Follador, molto più che bollicine: “Qualità che riconosci”

Il Veneto è una delle regioni italiane più importanti dal punto di vista vitivinicolo, con numerose realtà produttive storiche, in cui l’amore e la passione per il mondo del vino si tramanda di padre in figlio per diverse generazioni.

È questo proprio il caso dell’azienda Follador di Col San Martino: una realtà sorta nel 1769 e da sempre legata indissolubilmente a questo terroir.

Ci troviamo nel cuore della DOCG Conegliano, casa d’elezione per l’uva Glera: qui gli 8 ettari di vigneto dell’azienda si sviluppano in appezzamenti di piccole dimensioni, caratterizzati da microclimi e situazioni pedologiche diverse.

Una passione, quella per la viticoltura, che il titolare, Gianfranco Follador, alimenta con la propensione all’eccellenza e condivide con tutta la famiglia: dalla moglie Italia Rossi ai quattro figli, MicheleMaria CristinaFrancesca ed Emanuela.

Mille sfumature di bolle: così potremmo definire Follador, brand sempre più famoso ed affermato nel mondo del Prosecco, ora anche grazie alla prestigiosa medaglia Trophy, conseguita al The Champagne & Sparkling Wine World Championship 2020, con il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry 2019.

Un riconoscimento che premia anche il lavoro di Michele, responsabile tecnico di produzione, che ha saputo trasmettere un importante valore aggiunto, grazie ad alcuni passaggi innovativi legati al processo di vinificazione, che hanno consentito di innalzare ai massimi livelli la qualità delle uve.

Fin dalle origini perseguiamo un obiettivo comune con i nostri collaboratori: la qualità, che deve essere al centro di ogni fase produttiva e al primo posto nella scala dei valori dell’azienda – ci spiega Maria Cristina, Direttore Commerciale e Marketing dell’azienda, che aggiunge – Penso che il senso di unione e l’attenzione all’eccellenza, trasmessa da nostro padre, ci abbia permesso di ottenere quel successo di prodotto al quale si ambisce da sempre.”

Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. Extra Dry 2019 è una bollicina elegante, dal tipico colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli e con un perlage fine e persistente. Al naso i suoi sentori sono fruttati, con una chiara percezione di mela golden, pesca, pera, ma anche floreali, con un delicato sentore di glicine.

Oltre alla giuria del The Champagne & Sparkling Wine World Championships 2020, questo prodotto ha conquistato anche i palati della giuria del Vinoway Wine Selection dello scorso ottobre.

È per noi importante che l’impegno e il know how vengano riconosciuti dai nostri clienti innanzitutto, ma è altrettanto significativo quando a regalarci soddisfazioni sono giurie internazionali tanto prestigiose”: questo il commento, sempre di Cristina, ai nostri microfoni.

Una gioia da condividere assieme a tutta l’azienda: una famiglia dove la componente femminile è preponderante e dova la guida di mamma Italia si è sempre contraddistinta per la grandissima serenità trasmessa, frutto di una forte convinzione nel progetto, portato avanti assieme al marito.

Il settore del vino, pur essendo ancora ampiamente guidato dal mondo maschile, è allo stesso tempo costellato di figure femminili, come in qualsiasi altra realtà imprenditoriale. In Follador, ad esempio, è infatti frequente che la parte amministrativa, commerciale, creativa e del marketing sia spesso materia femminile e venga seguita da Maria Cristina e dalla sorella Emanuela.

L’azienda Follador è stata all’avanguardia nell’applicazione della macerazione a freddo delle uve Glera, avviata già alla fine degli anni ‘60; in quell’epoca era stato da poco introdotto un nuovo sistema di spumantizzazione, sviluppato dall’Ingegner Eugène Charmat, che rappresentava una evoluzione del Metodo dell’italiano Martinotti. Si passava, così, dall’utilizzo di contenitori in acciaio pressurizzati, all’autoclave, tutt’ora utilizzata.

L’azienda Follador decise di investire sul metodo Charmat acquistando autoclavi ed introducendo la macerazione a freddo per le uve Glera: si andavano, così, ad esaltare le caratteristiche fruttate del vitigno, impreziosendo il bouquet del vino. Nel 2018 il “Metodo Gianfranco Follador” è stato depositato: l’applicazione della criomacerazione alle uve Glera, che vengono lavorate a basse temperature ed in assenza di ossigeno, permette di estrapolare al massimo le note agrumate e floreali dalle bucce. In questo modo si riduce drasticamente l’utilizzo di solfiti e si aumenta in maniera naturale la longevità del vino.

Lo stesso spirito di ricerca di Gianfranco Follador, si ritrova oggi in Michele, il primogenito, che segue con passione tutti gli aspetti tecnici della cantina, curando con particolare attenzione l’innovazione dei processi.

Una famiglia coesa, che lavora con passione e con un forte spirito di ricerca ed innovazione, atto ad apportare costanti miglioramenti: questi gli ingredienti di un’eccellenza della nostra Nazione che siamo certi continuerà a stupire anche i palati più esigenti. Follador: “Qualità che riconosci.”

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