ENOTURISMO, UNA FUGA “GREEN” PER COMPLETARCI

Godere semplicemente della convivialità che il vino è in grado di regalarci, appassionarsi ai suoi abbinamenti con il cibo, amarlo, studiarlo, sono attitudini che inevitabilmente ti portano, in maniera quasi naturale, a volerlo conoscere “direttamente”. Ed ecco allora che le Cantine diventano luoghi di visita, di assaggio, di conoscenza diretta. Ed ecco che negli anni, i Produttori, hanno saggiamente reso questi luoghi sempre più accoglienti, sempre più confortevoli ed atti ad ospitare platee di persone totalmente ben disposte a recepire il bello che c’è dietro la creazione di una bottiglia di vino: e così si svela la magia della conoscenza che va al di là del bere, che ti aiuta ad apprezzarla meglio, la magia che quasi completa.La cosiddetta “wine experience”, nei sereni tempi di “normalità”, veniva vissuta principalmente in Cantina, che rappresenta un po’ “l’altare” sul quale viene esposto il sacro nettare nel suo bellissimo abito che ogni produttore cuce rispecchiando la propria personalità o quella del territorio in cui nasce. L’altare sul quale si può toccare e degustare l’oggetto del nostro desiderio guidati dalle sapienti spiegazioni di chi a quell’oggetto ha dato forma e vita. Ma all’altare, normalmente, ci si arriva calpestando le fondamenta ed attraversando un bellissimo colonnato che spesso viene solo intravisto per arrivare alla meta: e senza quel colonnato e quelle fondamenta, non esisterebbe neanche l’altare. La metafora della vigna e del vino. E allora approfittiamo di questo momento buio che ci costringe a dover stare più distanti, a non poter stare seduti “vicini vicini” a ridere delle cose buffe e a piangere per quelle tristi se non con le maledette mascherine che nascondono anche la bellezza del sorriso di un amico: approfittiamone per dedicarci alla riscoperta dello stare insieme in quel luogo magico da dove tutto parte. La Vigna. Approfittiamone per ripartire dal territorio e dalla condivisione all’aria aperta con le persone. L’enoturismo di prossimità ci apre ad una forma perfetta di fruizione del nostro tempo libero attraverso meravigliosi “riti” che aprono alla conoscenza ed alla convivialità: degustazioni tra i filari spesso accompagnate da eccellenze gastronomiche del territorio, vendemmie didattiche e rispettose passeggiate tra il silenzio dei vigneti. Se poi ci accostiamo a quelle realtà che hanno fatto dell’etica ecologica, un modus vivendi, allora ci troveremo a guidare una macchinina elettrica per addentrarci con rispetto tra la Natura che abbraccia i vigneti o su una bicicletta a pedalata assistita per immergerci in un vero e proprio “safari” tra le vigne: nessun prodotto può raggiungere un valore che va al di là della sua intrinseca bontà, se non quelli che derivano dal rispetto per l’Ambiente.

 

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