Un ristorante vegetariano ad Orvieto, nel cuore dell’Umbria, fondato sulla passione: Vìs a Vìs è una realtà culinaria di alto livello nata dall’amore di Rea ed Emanuele, coppia nella vita privata e professionale.
Un incontro che ha completamente stravolto le loro vite: scoccata la scintilla e conosciuti i rispettivi interessi, infatti, i due hanno deciso di collaborare per dare vita ai propri sogni, costruendo qual-cosa che unisse le rispettive passioni. La voglia di stare insieme li ha spinti a buttare le carte in ta-vola e a condividere talenti, interessi, scelte di vita già fatte ed una comune – ed immensa – voglia di fare. Da qui ha preso vita un progetto di ristorazione basato sulla solida promessa: portarlo avanti con la stessa tenacia necessaria nei rapporti d’amore, fatta non solo passione, ma anche di dedizione, pazienza e capacità di rialzarsi. I due, dicono, sono convinti che sia necessario godersi il presente lavorando per il futuro faccia a faccia – Vis à Vis, appunto.
Rea Picchiarati è appassionata, eclettica, devota all’arte e alla bellezza. Lavorativamente par-lando, vanta un’esperienza di quasi 20 anni nell’organizzazione eventi, nella ristrutturazione d’in-terni e nella creazione di concept incentrati sulla ricerca di nuovi approcci.
Emanuele Rengo invece è, come lui ama definirsi, semplicemente, immensamente cuoco in tutto il suo essere. Alla continua ricerca dei Sapori, è un vero appassionato della tradizione, delle mate-rie prime e delle eccellenze italiane e internazionali. Per oltre dieci anni lavora nelle cucine di vari ristoranti e ruba con gli occhi tecniche, metodi di lavoro e segreti (perché, spiega, per lavorare in cucina non basta saper cucinare). Intanto continua a studiare, provare e ricercare, con l’intento di arrivare ad un risultato che gli permetta di esprimersi al meglio.
Per Emanuele la cucina è vita: un modo di comunicare emozioni, un luogo in cui poter ritrovare se stesso creando piccoli capolavori per gli altri. Qui studia, prova, inventa, si arrabbia, gioisce, si concentra. La sua tavolozza è fatta di colori, di sapori, di consistenze, di abbinamenti e di contrasti. I suoi piatti sono esperienze, che attraverso i sapori evocano ricordi della tradizione e nuove tecni-che per stupire e coinvolgere tutti i sensi.
Per Rea, invece, la cucina è lo studio di un’artista. A sua detta, vedere Emanuele in azione è come osservare un processo creativo da valorizzare con cura. Gli artisti introversi e poco chiac-chieroni, infatti, hanno bisogno di qualcuno che sappia far vedere al mondo cosa succede nel loro studio privato, senza che nulla della loro attività sia snaturato. Tutto questo deve essere fatto attra-verso la contestualizzazione e la narrazione, la calorosa accoglienza e la professionalità.
Il loro ristorante è un contenitore caldo e accogliente, dove l’arte della cucina mescola tutte le arti, dalla fotografia alla pittura passando per il teatro e le scienze olistiche. Per questo mo-tivo, la coppia è in grado di creare collaborazioni e sinergie con chiunque arrivi al Vis à Vis.
L’energia che spinge Emanuele e Rea, del resto, nasce dalla passione stessa: come raccontano, Vis à Vis è un progetto di cucina e vita; una certezza fondata su basi solide e amore per il futuro. E le recensioni dei clienti confermano il tutto. Molti i clienti a raccontarsi completamente soddisfatti, nonostante non siano vegetariani e fossero inizialmente intimoriti dalla mancanza di carne e pe-sce. I piatti di Emanuele sono una gioia per gli occhi e un trionfo di gusto per il palato, fra sapori ben distinguibili e piena valorizzazione delle materie prime, proposte sempre in piena armonia tra loro. Il ristorante, inoltre, è caldo, accogliente e curato nei minimi dettagli.
Nel futuro, la coppia vorrebbe che il progetto fosse conosciuto da un pubblico sempre più vasto, affinché la cucina vegetariana possa affermarsi nei luoghi sacri della cucina italiana. Difatti, l’Italia
è un posto fortunato in cui il clima, il territorio e la cultura contadina permettono di avere stagiona-lità, biodiversità ed eccellenze nel mondo vegetale che ancora oggi non vengono prese in conside-razione dalla ristorazione. Troppo spesso quest’ultima si riduce ad attività imprenditoriale con solo scopo di lucro, quando invece dovrebbe essere veicolo della cultura italiana fra prodotti e profes-sionalità, senza mai livellarsi verso il basso.
Il loro percorso verso il futuro, del resto, è già iniziato: Emanuele sta partecipando al contest di Sky “il migliore chef d’Italia”, nel quale è arrivato in semifinale proponendo ricette 100% cruelty free. Inoltre, nell’ultimo anno ha ricevuto il premio “5 stelle d’oro della Cucina” ed è stato nominato Re-sponsabile provinciale dall’Associazione Italiana Cuochi. Nel frattempo, il ristorante ha avuto vari riconoscimenti da parte dell’Accademia italiana della Cucina, del Touring club e da altre realtà.
Con uno sguardo Emanuele e Rea sono in grado di superare stanchezza e difficoltà, sempre in-sieme nella stessa direzione: il futuro di Vis à Vis. Non resta che aspettare lo sviluppo della loro splendida storia