Vino e musica, Brut & Bruce

Sono nel mondo del vino da molti anni, ormai due decadi, ho assaggiato tanto, molto ho bevuto nelle tantissime serate degustazioni, corsi di aggiornamento, corsi veri e propri eccetera, non vorrei annoiarvi. In tutti questi incontri oltre ad assaggiare i vari vini si è sempre discusso degli abbinamenti gastronomici, cioè cosa e perché abbinare tal vino a tal piatto. E’ indubbio che il posto perfetto di una bottiglia di vino è la tavola, è un vero e proprio godimento, ma come tutte le regole esistono delle eccezioni. Il recente lock down, ancora in parte esistente, mi costringe a stare in casa, ma le serate sono sempre più calde ed invitanti da trascorrere fuori… in terrazza ovviamente. È un luogo in cui mi ci trovo benissimo, lontano dalla tv e con aria fresca ed il rilassamento è assicurato. Proprio una delle ultime sere ho riscoperto un piacere diverso a cui mancavo da un po’, l’abbinamento di un calice di vino con un bel disco in sottofondo. Da sempre sono stato un fanatico di questo binomio, la scelta è caduta su un mito musicale, Bruce Springsteen e il suo album “Born to the run” del 1975, e la mia mente è partita alla ricerca del vino giusto da abbinarci. Le musiche rock, forse nella sua versione più incisiva mi suggerivano un vino altrettanto brioso, quindi con un piccolo gioco simpatico di assonanza la scelta è caduta sul “Brutsprintstin” di Vittorio Graziano, vulcanico produttore modenese di approccio il più naturale possibile tanto da risultare rustico. Il vino è uno spumante da vitigni tradizionali modenesi (5 diversi cloni di trebbiani, da sempre presenti in quel territorio) e come il nome suggerisce è un brut. In realtà è molto più secco di un brut, proprio come il rock del quasi omonimo Bruce, ma in bocca è imponente, a tratti duro, esattamente come i testi dell’album. Ha freschezza e sapidità da vendere, che invogliano il sorso successivo, cavalca il palato con irruenza ma stando sempre al suo posto senza infastidire, ed ha un finale di agrume che rinfresca il palato estremamente lungo. Devo sottolineare la corrispondenza con l’album in ascolto?

Il risultato finale è stata una piacevolissima serata di relax con due delle mie passioni maggiori, e l’abbinamento ha quasi raggiunto il mio apice di abbinamento enomusicale, ossia il Porto con sottofondo di musica bossanova, ma questa è un’altra storia.

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