“Divino”!
E chi non lo direbbe?
Davanti a un cioccolatino.
Alla cioccolata in generale.
Ancor più davanti alla cioccolateria “Divino” ad Aprilia.
Questo laboratorio è nato con l’idea ben precisa di fare un cioccolato diverso: 100% artigianale, partendo dalla selezione delle fave di cacao.
Il padre di Valerio Esposito, Umberto, aveva avuto una pasticceria per quasi 30 anni, diventata poi gelateria, fino ad approfondire la lavorazione del cacao. Uno studio dettagliato, completo, che parte dalla genetica alle varie tipologie, per arrivare al cioccolato prodotto in laboratorio. In questo cammino di progressivo miglioramento, nel 2018 sono andati a visitare le piantagioni di cacao in Colombia: per imparare tutti i processi da mettere in campo, fino all’essiccazione.
Ma, come si sa, lo studio (oltre che gli esami!) non finisce mai!
Si continua pertanto a studiare costantemente e Valerio, assieme alla compagna, Jennifer, ha studiato un bombon composto dal 77% cacao, con dentro whisky giapponese. Una camicia di finissimo cioccolato fondente, con il cacao che arriva dal nord del Perù, e all’interno il whisky giapponese che si sposa perfettamente con il cioccolato. Su ogni pralina il disegno dei fuochi d’artificio.
E va bene, come diceva Nanni Moretti “Continuiamo così, facciamoci del male!”. Anzi, dico io, “facciamoci del bene e andiamo ad Aprilia a provare questa prelibatezza!”.
“’Divino’ cioccolato nasce per dar sfogo alla nostra passione e per mettere in pratica quello che avevamo studiato”, spiega Valerio, che aggiunge “non nascondo che non è stato facile e siamo riusciti ad aprire solo il 7 dicembre 2019 e poco dopo abbiamo dovuto chiudere per il lockdown.”
Tanto più che la cioccolateria è stagionale: va “forte” dai primi di novembre fino a Pasqua.
Ma come nasce l’idea di dedicarsi a una cioccolateria?
Lui, Valerio, era un bambino goloso e ha avuto la fortuna di avere un padre pasticcere: dolci genuini, tanti dolci freschi disponibili ogni giorno. Il suo palato dunque è stato abituato a distinguere e a selezionare il coccolato in maniera “naturale”.
Attorno ai prodotti artigianali c’è uno studio continuo e una attenta selezione delle materie prime.
Qualità che sa benissimo si può combinare con un costo economico contenuto. Queste praline di capodanno, per esempio, ci mostra, vanno dai 7 ai 9 grammi e costano un euro.
Un bacio perugino costa 1,10/1,20.
Nel corso del suo soggiorno in Colombia ha preso contatto con i fornitori e ha verificato che nel loro laboratorio usano proprio quelle fave di cacao prodotte dai contadini che hanno conosciuto. L’intenzione è quella di fare altri viaggi-studio, in altre piantagioni, per imparare cose nuove.
Veder nascere dal seme la pianta di cacao è una emozione incredibile, racconta.
Il cacao, sotto certi aspetti, è simile al vino: ci sono oltre 1200 varietà di cacao, con caratteristiche sensoriali specifiche, che cambiano anche a seconda delle lavorazioni svolte all’interno del laboratorio.
È necessario, inoltre, ricercare la sostenibilità: quello del contadino è un lavoro duro e deve essere adeguatamente retribuito.
E poi, quando mangi cioccolato etico, ha tutto un altro sapore, dice Valerio Esposito.
La cioccolateria richiede impegno e dedizione, ma è anche faticosa?
“Quando lavori per la tua passione le giornate ti volano”, precisa Valerio.
Guardandola dal punto di vista del consumatore/della consumatrice, invece, in una cioccolateria il tempo passa troppo velocemente!
Intanto, “gustiamo” con lo sguardo:
https://barefoodinrome.it/pasticcerie/divino-cioccolateria-aprilia/