Toni Levantino, il “cuoco pensatore” che incanta Palermo

Una grande cucina brillante e vuota. No, scusate, non vuota: dormiente. In attesa di essere usata, di essere riempita da invitanti odori, da rumore di olio sfrigolante e di stoviglie tintinnanti, da chef e camerieri indaffarati a svolgere il loro lavoro. Nell’angolo in basso a sinistra, un cuoco è chino su di un pianale. Si gode la solitudine. Sta scrivendo; sta pensando. La lista della spesa? Un’intuizione di una nuova ricetta? Chissà. Ciò che risulta immediatamente palese è la dedizione, l’impegno di un uomo che ama il suo ruolo e sa che la differenza ai fornelli la fa la preparazione perché, quando il fuoco e acceso e l’orologio corre, non si può sbagliare. Non si può non sapere cosa fare.

Quel cuoco è Antonio Levantino, detto Toni,  secondo chef del San Paolo Palace Hotel di Palermo e protagonista dello splendido scatto che compare sulla pagina Facebook dell’ importante struttura recettiva del capoluogo siciliano, famosa per essere stata sottratta alla criminalità organizzata e gestita con successo dall’Agenzia dei beni confiscati, e diventata in pochi anni un punto di riferimento per gli amanti delle cene gustose, per ricevimenti importanti e organizzazioni di eventi di portata nazionale. Una fotografia che riassume a pieno la filosofia che Levantino, che si autodefinisce “cuoco pensatore”, mette in pratica nella sua professione, fatta sì di estro creativo, ma soprattutto di dedizione, studio, aggiornamenti, sperimentazioni.

Antonio è nato con la cucina nel sangue e, dopo essersi diplomato presso l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e di Ristorazione “Paolo Borsellino” di Palermo, ha subito iniziato una faticosa ma soddisfacente gavetta, che lo ha portato in pochi anni a dirigere le cucine di importanti ristoranti e hotel. Dopo diverse esperienze che lo hanno portato in giro per l’Italia, soprattutto sulla Riviera Romagnola, e in Europa, specialmente in Francia, Levantino è tornato nella “sua” Sicilia e non l’ha più lasciata. E così, dopo essersi fatto conoscere e grazie anche alla famiglia Tasca,– concedeteci il gioco di parole – riconoscere nei maggiori ristoranti di varie ed importanti cittadine siciliane, arriva la proposta di affiancare lo staff del San Paolo Palace Hotel, con la precisa intenzione di esaltare la tradizionale cucina mediterranea ma con uno sguardo sempre attento alle tendenze più innovative del momento. “Per una cucina in grado di soddisfare occhi, bocca e anima”, è stata la promessa dell’hotel all’arrivo di Levantino.

E il giovane chef l’ha decisamente mantenuta, con la passione che lo ha sempre contraddistinto e la voglia costante di migliorare e migliorarsi. Ultime in ordine di tempo le sue preziose esperienze in un seguitissimo show-cooking presso l’Expo Cook 2019 alla Fiera del Mediterraneo nonché un corso di aggiornamento dal titolo “La piccola prosciutteria artigianale e carni”, a cura del grande maestro executive chef Giorgio Nardelli.

Perché, come ha affermato Gualtiero Marchesi, “La cucina è di per sé scienza, sta al cuoco farla diventare arte”. Ma senza conoscenza, senza studio – Levantino ne è convinto – non è possibile tirare fuori il meglio di un professionista, anche se talentuoso. Ecco perché ha fatto della ricerca costante non solo una caratteristica della sua cucina, ma una vera e propria missione e i clienti lo sanno e apprezzano, magnificando la sua arte culinaria ovunque sia loro concesso.

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