“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, diceva Seneca circa 2000 anni fa: frase sempre attuale, specie in una zona di mare, come quella della Riviera del Conero: è dalle Marche, infatti, che ha inizio un storia di riscatto, amicizia e arguzia imprenditoriale; la storia di Francesco Ferrini e Daniele Degano, ex calciatori con alle spalle una carriera di tutto rispetto tra la serie B e la serie D.
Oltre alla passione comune per quello che possiamo ritenere lo sport più importante (e sicuramente il più praticato) del Bel Paese, è il mare a fare da vero trait d’union nel costruire le basi di una solida amicizia, divenuta poi anche sodalizio nel mondo degli affari.
Affari che intrecciano tre famiglie, Ferrini, Pigini e Degano, con il mare, portando in dote un bene prezioso: l’Oro nero, ovvero la cozza di questo lembo di costa della nostra meravigliosa Italia, che solo nell’area a ridosso dell insenatura rocciosa di Portonovo prende il nome di mosciolo, più piccolo e carnoso della cozza a cui siamo normalmente abituati.
I suoceri di Francesco disponevano di un impianto di allevamento che il nostro perito agrario ha rilevato e gestisce in maniera molto metodica; “allevare una cozza è molto difficile – ci spiega Francesco – un processo industriale che richiede impegno e grande attenzione: se si sbaglia qualcosa si rischia di buttar via quintali di prodotto”.
Un prodotto che viene raccolto, pulito e commercializzato in vasetti da 100, 200 e 500 grammi: frutto di un lavoro faticoso che richiede tanto impegno, ma che sta portando belle soddisfazioni, conclienti importanti, in Italia ed all’estero, che apprezzano la di qualità della cozza della Riviera del Conero, presentato in maniera elegante e squisito da gustare sia tal quale, che cucinato in salse o brodetti vari.
Una delizia da accompagnare con un buon calice di vino, lasciando allo sguardo la possibilità di perdersi nell’immensità del mare, elemento che ha fatto la differenza per Daniele, anima commerciale dell’azienda: appesi gli scarpini al chiodo, il nostro ex calciatore, originario di Milano, si è gettato in questa nuova avventura, scoprendo la sua anima più “marinara”, tanto da rivelarci che: “Il primo giorno di lavoro è stata una visione: andare in barca è meraviglioso!”
Meraviglia, stupore, amicizia, impegno: quando dietro il prodotto c’è qualcosa di vero, allora niente è impossibile e dietro “l’oro del Conero” c’è veramente sostanza, affetto e voglia di dimostrare. Quella voglia che traspare dai loro sguardi e che li sta portando ad emergere in un mercato molto competitivo: “Il primo imprenditore di successo è quello che si sporca le mani”, dice Francesco che ha trovato in Daniele la persona che lo completa, dal punto di vista societario.
I nostri moderni “lupi di mare” hanno una meta chiara e tanta voglia di raggiungerla, lavorando alacremente ogni giorno per sviluppare un’attività che possa anche assicurare un futuro ai loro figli; del resto, “Non si diventa marinai restando in porto a sognare gli oceani…”
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